Siamo sotto assedio e gli estremisti islamici ci attaccano inopinatamente, almeno stando agli strombazzamenti dei media e specialmente delle televisioni a reti unificate in tutto il continente.
E, di fatto, come conseguenza ovvia, le stragi e gli attacchi, da Charlie Hebdo in poi, hanno sprofondato l’Europa nella morsa della paura. E mentre i governi si affrettano a varare misure straordinarie, come nel caso della Francia in queste ore, i controlli si moltiplicano e le libertà personali diminuiscono in nome della sicurezza collettiva.
Ma viene da chiedersi, di fronte alle ultime cronache da Strasburgo: è un “puro caso” che l’ultimo giovanotto “radicalizzato in carcere”, si sia scatenato proprio nei giorni in cui la Nuova Rivoluzione Francese mette in discussione l’enfant prodige della massoneria che impera da mesi con grande arroganza nelle stanze dell’Eliseo?
Solo una semplice, sia pur singolare, coincidenza del tutto fortuita, si potrebbe obiettare, altro che dietrologie del Kaiser da inguaribili e impertinenti “complottisti” che osano chiedersi e chiedere “cui prodest, che senso hanno queste torbide vicende” e soprattutto: ”chi tira le fila di queste tragedie e a quale scopo?”
Ma siamo davvero sicuri che sbaglino i complottisti?
“Assistiamo a un fenomeno che subdolamente prende piede negli ordinamenti democratici: si tratta della “normalizzazione dell’emergenza” che, per definizione, è una situazione di extra-ordinarietà e, in quanto tale, dovrebbe essere affrontata con strumenti eccezionali e limitati nel tempo. Si osserva invece come lo stato di emergenza serva da fattore legittimante l’emanazione di leggi che sono speciali, poiché destinate alla regolamentazione di situazioni straordinarie, ma che risultano però prive del requisito di temporaneità, elemento indispensabile per conferire un senso concreto alla definizione formale di specialità. Accade così che la legislazione antiterrorismo non si affianca al sistema normativo ordinario, ponendosi come strumentale al superamento di uno stato di eccezione, ma si ripercuote sul diritto interno integrandosi nell’ordinamento in modo permanente e minando di fatto l’apparato di garanzie fondamentali che costituisce la base delle democrazie moderne e che perciò dovrebbe essere intangibile, indiscutibile e indiscusso” (1)
Non ci avevi pensato? .......noo? ....
Che dici: sono più pericolosi i complottisti o i fregnonisti?
Adriano Colafrancesco
(1) Carla Bassu – Democrazia e terrorismo. Diritti fondamentali e sicurezza dopo l’11 settembre 2001, Editoriale Scientifica 2006 Napoli
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Ha stato Putin - Ecco la prova provata fornita dalla Press:
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Ha stato Putin - Ecco la prova provata fornita dalla Press:
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