Siamo
alle solite! Talete, una società pubblica, responsabile della
gestione del servizio idrico nella provincia di Viterbo, è in mano
al solito manipolo di sindaci, a loro volta uomini di partito, i
quali ad ogni rinnovo del C.D.A. della società, anziché nominare
per meriti i membri che lo andranno a comporre, mettono in atto la
solita spartizione di poltrone tra centrodestra e centrosinistra.
È
quanto accaduto la scorsa settimana durante l’assemblea dei soci (i
sindaci), tenutasi nella sala consigliare della provincia di Viterbo,
durante la quale questi ultimi, oltre a dar vita ad una bagarre in
aula, degna della peggiore politica, proprio per spartirsi le
poltrone del C.D.A. di Talete, senza prendere minimamente in
considerazione, se chi stessero per eleggere avesse i meriti e
capacità per poi gestire la società.
Infatti,
abbiamo avuto come risultato, la rielezione di Salvatore Parlato alla
carica di presidente della società, che in questi anni non ha fatto
altro che incrementare ancora di più il debito della società e,
l’elezione di: Stefania Pierini e Giuseppe Fraticelli alla carica
di consiglieri, tutti personaggi vicini alla politica, come per
l’appunto il presidente, un uomo molto vicino al partito
democratico, tanto da essere stato il consulente personale
dell’allora Presidente della Regione Sicilia Crocetta e, allo
stesso tempo, Commissario
del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi
dell’economia agraria, quando al Ministero dell’agricoltura c’era
Maurizio Martina.
Tutti
incarichi che poco hanno a che fare con la gestione del servizio
idrico integrato, il quale dovrebbe essere garantito da Talete, ma
alla fine poco importa, l’importante è nominare uomini vicini alla
politica, sia pure che questi non abbiano le competenze necessarie.
Tutto
ciò però ha delle conseguenze, infatti ci ritroviamo con una
società come Talete piena di debiti, i quali peseranno poi sulle
bollette dai costi sempre più elevati che i cittadini si troveranno
a pagare e, una molteplicità di disservizi che ricadranno sempre
sulle spalle degli utenti del servizio.
Quindi,
come Movimento 5 Stelle, vogliamo ribadire la nostra posizione
totalmente contraria in merito a queste nomine esclusivamente
politiche, le quali negli anni hanno solamente prodotto danni al
servizio idrico integrato a discapito dei cittadini, sottolineando
altresì la necessità di applicare la legge Regionale n°5 del 2014,
la quale oltre a dare applicazione al referendum abrogativo del 2011
sull’acqua pubblica, individua la gestione del servizio idrico in
base ai bacini, cosi da evitare che la gestione di tale servizio sia
in mano a grandi società para pubbliche e che diventi motivo di
disputa politica.
M5S VT Stampa - m5svt.stampa@gmail.com
Gruppi M5S aderenti al comunicato:
Acquapendente
Bolsena
Civita Castellana
Fabrica di Roma
Montalto
Montefiascone
Ronciglione
Soriano
Sutri
Tuscania
Vetralla
Viterbo
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