Il presidente della Repubblica nomina i ministri proposti dal presidente del consiglio, e perciò non ha alcuna discrezionalità né possibilità di controllo sulle scelte del presidente del consiglio incaricato. La nomina è un atto dovuto e quindi l’atteggiamento assunto da Mattarella è costituzionalmente illecito.
Di fronte alla grave condizione in cui Mattarella ha fatto cadere l’Italia rispetto alla comunità internazionale, dove il Paese è ridicolizzato e dove la finanza d’assalto sta mettendo le mani per queste ragioni sulla nostra economia; e di fronte alla gravità delle crisi istituzionale che sta determinando la convinzione che la politica nuova sia incapace di governare il Paese, creando persino le premesse per un rivolgimento dell’attuale assetto costituzionale e magari per operazioni rivoluzionarie violente, Mattarella rischia di poter essere accusato di attentato alla Costituzione.
Impedendo la formazione del Governo per come voluto dal popolo italiano che si è espresso con democratiche consultazioni elettorali, e quindi sabotando l’operato dei rappresentanti eletti, mostra di essere fortemente colluso con i poteri forti e soprattutto con quella tecnocrazia europea da cui lo stesso popolo italiano ha dato disposizione alla nuova politica di staccarsi con l’opera altamente scientifica del nominando ministro Savona,sicuramente capace di ottenere il risultato voluto dagli italiani ma non da quei poteri occulti ai quali Mattarella mostra di essere legato.
Bisogna intimare a Mattarella di smetterla,e di far nascere il Governo che vuole Giuseppe Conte, che conta sulla maggioranza parlamentare. Bisogna intimare a Mattarella di varare il Governo entro ventiquattro ore, ed avvertirlo che, non ottemperando, sarà deferito al comitato parlamentare per attentato alla Costituzione.
Cleo Germano menzionato su https://www.facebook.com/carlo.taormina.35?fref=mentions
Articolo collegato: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/05/25/analisi-crudele-sul-possibile-governo-lega-m5s-e-sul-futuro-della-ue/
La cosa migliore sarebbe che Mattarella chiamasse a colloquio Savona per chiarire le reciproche posizioni e trovare un accordo...
RispondiEliminaAltrimenti vale quanto detto dall'amico G.S.: "si va a votare e concorrono regolarmente buoni e cattivi. Democrazia rispettata. Vincono i cattivi. Poffarbacco, leggo su giornaloni e tv, visto che i cattivi sono cattivi ma hanno vinto, allora è meglio non lasciarli governare. Infatti non appena i cattivi formano il governo, allora i buoni mettono subito i paletti ai ministri nominati. La democrazia ha le sue regole e tutti abbiamo la possibilità di esprimerci liberamente. Se lo facciamo troppo liberamente, allora intervengono correttivi, e i buoni, in una o altra forma, continuano a governare..."
Integrazione di Massimiliano Scafi: “Qualcuno pensa che alla fine spunterà una mediazione, tipo Paolo Savona alle Politiche comunitarie, e la Lega se ne farà una ragione. Ma la tempesta perfetta sta per abbattersi sull'Italia e nessuno al momento sembra in grado di fermarla. Salvini non molla, pretende Savona all'Economia: «Altrimenti il voto». Mattarella nemmeno, perché cedere ora significa abdicare, arrendersi, decretare la morte dell'istituzione. E lui non ha voglia di consegnare al suo successore «un Quirinale depotenziato». Pensa che Salvini bluffi, però intanto si prepara a riciclare il piano B, un governo del presidente che traghetti il Paese alle elezioni. O in subordine, prorogare Paolo Gentiloni, che ha già preparato gli scatoloni. In questo caso la battaglia sarà dura, con il Quirinale indicato come ostacolo al rinnovamento e bersaglio facile della propaganda di Lega e M5s...”
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