Il 25 maggio 2018 si è svolta presso il XII Municipio di Roma Capitale un incontro tra la Commissione Ambiente (presenti il Presidente Antonio Caprioli, il Vice Presidente Massimiliano Quaresima, il Presidente della Commissione Scuola Domenico Basile e il Presidente della Commissione Urbanistica Claudio Cardillo) di detto municipio, rappresentanti delle associazioni ISDE, European Consumers, Equivita, Vivi Vegan e ricercatori ISPRA avente per ordine del giorno la discussa Ordinanza Zanzare di Roma Capitale del 2018 firmata dalla Sindaca Virginia Raggi.
European Consumers si considera del tutto insoddisfatta dell’incontro. Per quanto i componenti della Commissione non abbiano sostanzialmente replicato alle critiche delle Associazioni, di fatto è mancato il numero legale per validare le posizioni prese.
Le Associazioni hanno osservato che detta Ordinanza rappresenta un passo indietro rispetto alla precedente, lasciando di fatto libero arbitrio alle disinfestazioni adulticide a trattative private non adeguatamente supportate da un serio monitoraggio della necessità delle stesse.
Per quanto sia obbligatoria la lotta preventiva prima di effettuare eventuali interventi adulticidi la pubblicazione al 9 maggio dell’ordinanza è in ritardo rispetto all’organizzazione di questa fondamentale attività che deve svolgersi prima del periodo di riproduzione.
Inoltre poiché le segnalazioni di “manifesta infestazione” e la dichiarazione di avere “effettuato trattamenti preventivi” dipendono sostanzialmente da amministratori di condominio e ditte vi è l’evidente rischio di conflitti di interesse in mancanza di seri monitoraggi. Le Associazioni hanno inoltre ribadito il diritto dei cittadini a non subire irrorazioni dirette e indirette nelle loro proprietà e negli spazi pubblici da loro frequentati.
Come affermato dai ricercatori ISPRA convenuti (dr. Pietro Massimiliano Bianco e dr. Carlo Jacomini), vi è inoltre la necessità di equiparare la normativa sui biocidi a quella degli insetticidi, più restrittiva nei confronti della diffusione di sostanze tossiche in ambienti frequentati dalla popolazione.
Riferendosi all’ordinanza è stato fatto notare che le frasi di rischio H dei prodotti (che ne indicano gli effetti nocivi) da evitare è parziale. Per il cittadino e il controllore delle attività di disinfestazione è importante avere un elenco completo delle frasi H riferibili ai prodotti pericolosi per la popolazione.
Per quanto riguarda il rischio sanitario un uso eccessivo di adulticidi determina l’eliminazione dei predatori naturali e la selezione di ceppi resistenti di zanzare come già verificatosi per Aedes albopictus proprio con i piretroidi, le sostanze tossiche più utilizzate dalle ditte.
Le frasi H sono utilizzate per limitare la diffusione ambientale di sostanze tossiche e per informare sulle loro caratteristiche nocive. Tutti i convenuti hanno riconosciuto che il termine “evitare l’impiego di (tali) prodotti ” in una buona ordinanza dovrebbe essere sostituito da “è proibito l’impiego di (tali) prodotti” e le frasi H riferirsi, secondo il principio di precauzione, a quelli definiti dal Decreto Interministeriale del 22 gennaio 2014 adozione del Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e dal Decreto 15 febbraio 2017. Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d'appalto per l'esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o lungo le strade. In generale nessuno prodotto con determinate frasi di rischio dovrebbe essere utilizzato nelle aree urbane e lungo strade e ferrovie e conseguentemente i Sindaci, per la tutela di salute e ambiente, dovrebbero proibirne l’uso in tutto il territorio urbano.
Inoltre è stato ricordato come tutte le linee guida europee attuali tendano all’ecosostenibilità delle città e al superamento delle pratiche ad alto impatto comprese quelle insetticide.
Si è fatto notare come in altri Comuni la lotta adulticida non venga richiesta dai privati ai responsabili dell’ente locale, in accordo con il disinfettatore, ma devono essere autorizzate dalle ASL di competenza sulla base della presenza di un reale rischio sanitario e di un riconosciuto stato di “intenso disturbo” per la popolazione, spesso effettuato da Enti di ricerca indipendenti. Inoltre in altre aree urbane e in collaborazione con Enti di ricerca ed Università sono disponibili numerosi esempi di efficienti interventi ecocompatibili e appropriati monitoraggi.
Tutti i convenuti hanno giudicato molto scarsa l’informazione ai cittadini sui metodi alternativi agli adulticidi e su un efficiente rete di comunicazione con gli enti amministrativi per individuare reali situazioni di emergenza e le cause delle stesse. Nel piano del Comune di Roma sul problema zanzare non c’è una strategia basata su un efficiente monitoraggio e nemmeno su un serio coinvolgimento della popolazione per risolvere il problema in modo integrato. Dati generali sulle disinfestazioni, sulle sostanze adoperate e analisi dell’efficacia degli interventi non sono forniti alla popolazione.
Ma per quanto le legittime richieste delle associazioni e le delucidazioni proposte dai ricercatori di ISPRA sono state prese in considerazione la commissione, iniziata con forte ritardo a causa di problemi nella disponibilità di locali del XII Municipio, ha perso valore legale a causa dell’abbandono del Consigliere Claudio Cardillo.
Attendendo un eventuale verbale della riunione svoltasi, per verificare quanto realmente ufficializzato dall’Ente Locale, l’Associazione European Consumers si riserva di continuare le attività, anche in sede legale, per contrastare le conseguenze di tale Ordinanza.
Marco Tiberti
(Presidente European Consumers)
Roma. I rappresentanti delle Associazioni che hanno partecipato all'incontro
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