Il questore prima non ha autorizzato il corteo, con motivazioni pretestuose, poi agenti delle forze dell’ordine hanno bloccato i pullman e allontanato i manifestanti.
Nonostante tutto, oltre 700 persone si sono radunate vicino la base di Teulada per protestare pacificamente.
Il movimento 5 stelle sta presentando una interrogazione urgente al Senato, a firma Roberto Cotti“. A renderlo noto sono i parlamentari del M5s nelle commissioni Difesa di Camera e Senato.
“Gli oneri delle esercitazioni militari che gravano sulla Sardegna non sono più sostenibili. Si parla di costi in termini sanitari, economici, ambientali che ricadono sulla popolazione, in un territorio che da oltre 50 anni è gravato dal 62% del totale delle servitù militari italiane“, aggiungono. “L’Italia secondo il trattato della Nato non avrebbe l’obbligo né di partecipare a queste esercitazioni né di concedere l’uso dei propri poligoni – proseguono i pentastellati – il M5S è per un nuovo modello di Difesa che sia, appunto, difesa del nostro Paese e di non ingerenza nelle controversie internazionali che non hanno ripercussioni sull’Italia. Invece – prosegue la nota – a Teulada si stanno svolgendo esercitazioni di tipo offensivo che non servono per difendere il nostro territorio ma per attaccare – insistono i parlamentari – e per questo ricordiamo quanto scritto nell’articolo 11 della Costituzione. Chiediamo che venga riaperta una riflessione sul nostro modello di Difesa”.
Fonte: http://www.sardiniapost.it/
…il 4 novembre ricorre il giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate….
RispondiEliminaRinnegare il passato non ha senso… l’Unità d’Italia è stata raggiunta con fatica, lotta e sacrificio… Anche se potrei obiettare che non serviva e che la prima guerra mondiale (ed ultima del risorgimento) poteva essere evitata poiché l’Austria si era impegnata a cedere Trento e Trieste in cambio della non belligeranza italiana.
Comunque non sono d’accordo con il sistema corrente in cui il servizio militare è riservato a forze prezzolate, semplici volontari (per ora cittadini italiani), credo che l’onere della difesa (dico “difesa”…) della nostra terra o dei legittimi interessi dei suoi abitanti non possa essere delegata a “professionisti”.
L’Italia oggi è alla mercé delle truppe “d’occupazione” della Nato e della polizia straniera Eurogendfor, che non risponde alla Magistratura per il suo operato. In caso di manifestazioni o rivolte popolari non c’è più un esercito fedele al popolo. Solo “mercenari” al servizio del sistema.
Insomma se in Italia ci fosse bisogno di controllare il territorio un esercito di leva potrebbe aiutare mentre quello vigente dei mercenari serve solo a combattere le guerre della Nato in varie parti del mondo (sempre a spese dei cittadini) mentre il popolo può essere oppresso e vilipeso sia dai burocrati e tassatori che dai delinquenti comuni e mafiosi (in santa alleanza).
La coscrizione obbligatoria può sembrare una sopraffazione, se serve ad una causa ingiusta, ma è l’unico modo per riconoscersi tutti figli dello stesso paese.
Vediamo che alla fine dell’Impero Romano, allorché i legionari erano solo professionisti di origine barbara, è stato sufficiente l’arrivo di una masnada di invasori per sconfiggere l’Impero… Le famose invasioni dall’Est contavano a malapena orde di poche migliaia di individui mentre Roma aveva oltre un milione e mezzo di abitanti ma quei pochi barbari determinati bastarono per annichilire e distruggere un sistema… forse marcio, forse indegno di essere mantenuto.. come probabilmente sta succedendo ai giorni nostri…!
Paolo D'Arpini - Circolo Vegetariano VV.TT.
Scrive Fulvio Grimaldi a commento dell'articolo:
RispondiElimina“C'è da fare solo una semplice osservazione. Nessuna delle molteplici iniziative, convegni, manifestazioni, contro guerra, Nato, Trident Juncture 15, ha avuto la minima attenzione nei mainstream media. La manifestazione di Teulada, invece, è riferita con servizi dettagliati in tv e nei giornali. Vogliamo chiederci perché? Forse perché hanno disobbedito agli ordini, hanno sfondato, hanno occupato il poligono, si sono scontrati con la polizia? In ogni caso, con le punte avanzate, mature e coscienti di Sicilia e Sardegna, come con quelle delle altre lotte in Friuli, Lampedusa, Pisa, Vicenza, si dovrebbero intrattenere rapporti organici e fattivi. Un po' più convinti che finora...”