sabato 21 novembre 2015

Soliloquio davanti un apparecchio TV



Cara TeleGuerrale della Sera, ti ringrazio sinceramente per l’attenzione al clima di paura nel quale è piombato il Paese negli ultimi giorni, dopo gli eventi tragici di Parigi.

Io, se devo essere davvero sincero, non ho paura della Jihād! Non la conosco e credo che anche lei non conosca me. Dunque non abbiamo alcuna ragione di temerci a vicenda! Invece ho una fottuta paura, anzi ho il terrore, per altre cose che conosco  e vedo bene (anzi subisco) ogni giorno sempre più impotente.

Ho il terrore di vivere in un paese in cui il presidente del consiglio è uno spregiudicato bugiardo che manda messaggi whatsapp ai giovani, con la scusa di rassicurarli, per puri scopi di propaganda. Ho paura di una classe politica farcita di incapaci e mascalzoni  in balìa di clan malavitosi e al soldo di delinquenti del calibro di Buzzi e Carminati. Ma soprattutto ho il terrore di vivere in un paese in cui il sistema dell’informazione specula su tragedie opache, come gli ultimi attentati di Parigi, propagando esso stesso panico e insicurezza, guardandosi però bene dall’approfondire gli aspetti più inquietanti che le caratterizzano. E qui vengo ai motivi per cui ti ringrazio.

Lo faccio perché sono sicuro delle risposte che dopo stasera arriveranno presto ai quesiti che appresso ti pongo.

Che volevano  dire l’ex comandante supremo NATO, Wesley Clark e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nelle rispettive interviste alla CNN e a Canal+ che riporto di seguito…….

Wesley Clark
 “Il nostro maggior problema in Siria erano i nostri alleati nella regione (——). I turchi erano meravigliosi, i sauditi e quelli degli Emirati sono stati ottimi alleati degli USA, tuttavia che hanno fatto? Hanno inviato centinaia di milioni di dollari e decine di migliaia di tonnellate di armi a tutti quelli che hanno accettato di combattere contro il Governo della Siria”. “L’ISIS si è fortificato per mezzo del finanziamento dei nostri amici ed alleati”

Benjamin Netanyahu
“Non è la guerra di Israele è la vostra guerra è la guerra della Francia, perché è la stessa guerra. Perché se riescono qui, ed è Israele ad essere criticata e non i terroristi, e se non siamo solidali allora questa peste di terrorismo verrà da voi. E’ una questione di tempo: verrà in Francia!”.

….e perché nessuno ne parla nei TeleGuerrali di questi ultimi giorni?!!

Da ultimo, se non chiedo troppo, ci potresti chiarire le cose che diceva sulla manipolazione mediatica il 5 giugno 2005 a Senza filtro la brillante giornalista de La7, Lilly Gruber?

Lilly Gruber del 5 giugno 2005 a “Senza Filtro”

Possiamo finalmente fruire di buon giornalismo o dobbiamo continuare ad accontentarci dei comici per capirci qualcosa?
Il Dado è tratto

Grazie, ci vediamo – pardon, volevo dire ti vedo – domani all’ora di cena


Adriano Colafrancesco - acolafran@gmail.com

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