L'euro, come il dollaro, non è propriamente una moneta, bensì uno strumento di governo, che genera falso debito fraudolento, espropriazione, impoverimento, perdita di sovranità politica e necessità di guerra imperialista.
Peggio di così si muore.
Cosa che nel Donbass, zona di confine tra economia eurostatunitense e Brics, esattamente accade.
Ma anche in Grecia si rischia di morire: di fame, se non ci si libera del giogo eurozona.
Senza sovranità monetaria e proprietà popolare della moneta è impossibile uscire dalla crisi, chiarisce l'economista Bruno Amoroso.
E la tecnica di emissione dell'euro è la stessa di quella dei falsari, secondo il Nobel Maurice Allais.
L'euro infatti non è la moneta del popolo, bensì una moneta scritturale privata con il suo copyright, una moneta speculativa: una falsa "nota di banco" (banconota), poiché falsa ricevuta, in quanto ricevuta di niente, il cui valore convenzionale è determinato solo come accettazione quale simbolo econometrico del NOSTRO lavoro.
e' il lavoro del popolo il valore di tale moneta, non alcun valore fornito dal banchiere, che però se ne appropria fraudolentemente.
Un aspetto tragicomico della situazione è che la Repubblica aveva ereditato dal fascismo una banca d'Italia nella sostanza nazionalizzata quindi una effettiva sovranità monetaria), poiché, formalmente Spa, le sue quote erano proprietà delle aziende di stato, mentre i barbarodemocratici sono riusciti a svendere sia Bankitalia (privatizzata al 95%) sia le aziende di stato (ex Iri).
Vincenzo Zamboni
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