Cari amici, durante le migliaia di ipnosi regressiva che ho condotto per venticinque anni si è spesso verificato un fenomeno che pongo sotto la vostra attenzione. Durante la trance o più spesso al risveglio il paziente è colto da una benefica "risata senza oggetto", cioè senza sapere perché ride. Si tratta di un convulso di riso
incontenibile che reputo una proficua abreazione, cioè una scarica tensionale che dimostra il riequilibrio di un conflitto profondo.
Prima non ci facevo caso e passavo oltre, ma poi ho iniziato a studiare clinicamente il fenomeno collegandolo poi con un successivo risultato favorevole terapeutico. Anche un mese fa ho indotto in ipnosi regressiva una paziente, Teresa che al risveglio, tra l'altro scusandosi perché temeva di mancarmi di rispetto è stata colta da una risata convulsa ripetuta e incontenibile. "Non so perché rido dottore... mi scusi... non vorrei... essere maleducata..."
Con le lacrime agli occhi è uscita dallo studio ancora sotto effetto degli ultimi scoppiettii di riso.
Una ricerca scientifica pubblicata su Nature Genetics e condotta nel North Carolina ha confermato l'ipotesi che il riso induca la produzione di serotonina, beta-endorfine, stimoli la produzione di anticorpi e curi quindi l'ansia, la depressione, il panico e la fobia sociale.
Pare che negli anni 50 in Italia ridessimo all'incirca 45 minuti al giorno contro gli attuali 10 scarsi minuti.
Una ricerca della Indiana State University dal titolo “L’effetto della risata sullo stress e la citotossicità della cellula natural killer” conferma l’incremento dell’attività delle risposte immunitarie in seguito ai miglioramenti dell’umore.
In alcuni ospedali del Sudafrica esistono appositi reparti per i malati di cancro dove si applica la terapia del riso.
Legare la risata all'ipnosi regressiva mi entusiasma molto e devo ammettere che se prima osservavo il fenomeno rimanendo favorevolmente impressionato, ora cerco di produrlo volutamente perchè il riso guarisce. Ho adottato alcune strategie di "induzione al riso" che ritengo facciano parte del bagaglio terapeutico dell'ipnosi. Ad esempio al risveglio, quando il soggetto è ancora nel mondo del "forse" l'ordinare piccoli oggetti sulla mia scrivania, "riposizionare i gufetti" e altri soprammobili è indubbiamente esilarante.
Fondamentale quindi nel ridere di gusto è "il non sapere perchè" lo scollegare la ragione e la deduzione dalla scarica emozionale che si manifesta come sfogo irrazionale.
L'abreazione è conosciuta maggiormente come liberazione con il pianto di un dolore interiorizzato e questa catarsi è un mezzo fondamentale della psicoterapia. Meno frequente, ma parimenti salutare è quindi la risata di cuore o di pancia e vi posso garantire che il nostro sistema limbico, gli ippocampi, le amigdale e tutta la corteccia cerebrale non vedono l'ora che comprendiamo questa gioiosa verità.
Madre Teresa ci dona un pensiero illuminante: "Trova il tempo per pensare, trova il tempo per pregare, trova il tempo per ridere. È la fonte del potere, È il più grande potere sulla Terra. È la musica dell’anima".
Quindi il ridere non è soltanto uno sfogo, ma una guarigione, l'inizio di un percorso spirituale, che abbatte le porte della nostra ignoranza dell'Uno.
Domande: Considerate utile ridere? Vi manca il riso nella vita quotidiana? Il vostro partner vi fa ridere o piangere? Legate al ridere una causa o vi accade di ridere senza sapere perchè? Credete nella terapia del riso? Pensate che il riso come dicono i monaci taoisti guarisca lo spirito? Da quanto tempo non vi fate una favolosa risata di pancia?
Buona Vita Angelo Bona
Per appuntamenti: Tel. 3279011694 dalle 9,30 alle 12 e dalle 13 alle 17
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