martedì 1 settembre 2020

Coronavirus virulento e "mirabolante" e la moltiplicazione dei tamponi (e delle mascherine)

«È evidente che gli italiani sono disposti a sacrificare praticamente tutto, le condizioni normali di vita, i rapporti sociali, il lavoro, perfino le amicizie, gli affetti e le convinzioni religiose e politiche al pericolo di ammalarsi. La nuda vita – e la paura di perderla – non è qualcosa che unisce gli uomini, ma li acceca e separa.» (Giorgio Agamben)


Di fronte agli imbarazzanti e pericolosi accadimenti di Berlino, Londra, Parigi, Varsavia e mille città, la Cupola scatena le sue armate. Si parte dai “comander in chief”, gli assaltatori farmaceutici e digitali dei feldmarescialli Bill Gates e Anthony Fauci, sostenuti dal Deep State e, passando per le vivandiere tecnopolitiche nei governi amici, si finisce con gli strilloni della stampa d’angiporto. 

E così assistiamo a uno spettacolo più mirabolante di quelli di Arturo Brachetti o del Mago Silvan:
più oppositori e subito più tamponi e di conseguenza più casi, ovviamente finti (visto che, su disposizione del ministro del “No alle autopsie!”, il calcolo va potenziato anche con i perfetti sani, ma che in qualche passato hanno starnutito) e, dunque quello che risulta il poker d’assi: paura per tutti. 

Ed ora l’apocalisse punta con particolare compiaciuta virulenza sui nostri bambini e adolescenti a scuola: la generazione che non deve più disturbare.  Intanto, con i suoi prestiti miliardari, si stringe il cappio  della UE. Miliardi fatti brilluccicare al popolo in dissesto psicofisico-economico per placare la disperazione delle vittime VERE dell’Operazione Virus.

Infine, per divertirsi,
https://youtu.be/gyiBocNIa7w  Contro.tv di Massimo Mazzucco sulla moltiplicazione dei pani (tamponi) e conseguente moltiplicazione dei pesci (“casi”). Come bastea essere un giornalista vero per ridurre al silenzio e al ridicolo perpetuo qualsiasi pappagallo cui sia stata messa a disposizione una penna.

Fulvio Grimaldi - fulvio.grimaldi@gmail.com

Rubrica Berlinguer ti voglio bene: Maledetta Primavera di Fulvio Grimaldi |  cinema condiviso




E, per non dimenticare, un simbolo di tutto questo:



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