E' iniziata la campagna "restiamo liberi" per dire "No" al progetto di legge liberticida sull'omotransfobia in discussione al parlamento. L'iniziativa culminerà sabato 11 luglio 2020 con una mobilitazione in 100 piazze di tutta Italia, collegate ad un evento principale nella città di Roma.
La mobilitazione, che nasce dal basso, intende contestare l'istituzione di un nuovo reato, quello di omotransfobia appunto, che lascia enormi spazi a interpretazioni e derive liberticide che colpiranno tutti coloro che promuovono il diritto naturale di ogni bambino ad avere un padre e una madre o, più semplicemente, che si riconoscono nel principio dell’identità sessuata biologica e non in quello delle variegate identità di genere.
Le manifestazioni sono aperte a tutti i cittadini che hanno a cuore la democrazia e la libera espressione del pensiero, a prescindere dal loro credo religioso e orientamento politico.
L'evento principale a Roma avrà luogo l'11 luglio 2020, a Piazza del Popolo, ore 11.00.
Le altre città dove ci sarà una mobilitazione sono numerose: l'elenco è costantemente aggiornato insieme al luogo e all'orario delle manifestazioni su questa pagina: https://www.restiamoliberi.it/elenco-citta/
Sono molti gli esempi di persone perseguitate o condannate per le loro opinioni in paesi dove le leggi anti omotransfobia esistono già:
- Negli Stati Uniti, la prof.ssa Lisa Littman della Brown University è stata accusata di transfobia per aver suggerito che la disforia di genere potrebbe essere dovuta a pressioni esterne e influenze dal web;
- Nel Regno Unito, Caroline Farrow, madre di cinque figli, è sotto processo per essersi rifiutata di usare pronomi transgender;
- Anche la madre di Harry Potter, J.K. Rowling è stata accusata di transfobia perché si è apertamente schierata contro il "transgenderismo", denunciando i pericoli che corrono tutte le donne "quando aprono la le porte dei bagni e degli spogliatoi a qualsiasi uomo che crede di sentirsi donna".
Ora, i progetti di legge anti omotransfobia intendono costringerci a riconoscere come "donna" o "uomo" chiunque affermi di "sentirsi" donna o uomo ("identità di genere") nonostante qualsiasi evidenza biologica contraria. Una donna che si opponesse all'ingresso di maschi transgender negli spogliatoi femminili potrebbe essere condannata per discriminazione o istigazione alla discriminazione fondata sull'identità di genere (transfobica).
Manifestare contro queste leggi è dunque una questione di rispetto, di uguaglianza e di libertà...
Per essere aggiornato sulla campagna e per maggiori informazioni sulle manifestazioni in tutta Italia ti invitiamo a visitare il sito: Restiamoliberi.it
Articolo collegato:
http://paolodarpini.blogspot.com/2012/11/educazione-ed-ecologia-sessuale-e.html
Commento integrazione di Alessio Piana:
RispondiElimina"Nell'era del politicamente corretto, dove si buttano le statue per presunte colpe postume, dove la storia si riscrive in funzione del sentimenti delle minoranze, la deriva revisionista entra nel codice penale. Si prevedono pene severissime per chi si dovesse macchiare del reato di omotransfobia. Ma l'Italia è veramente un paese omofobo? Lo vuole la solita narrazione sinistra, sebbene i dati dell'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori dicano che l'anno scorso le aggressioni fisiche legate all'orientamento sessuale e all'orientamento di genere in Italia sono calate a 29 (da 43 del 2018). Ventinove. E poi, cosa vuol dire odio omotransfobico? È uno psicoreato? Questa legge chiaramente repressiva, liberticida, vuole creare un clima intimidatorio, colpire la libertà di espressione, di opinione. Qualunque cosa infatti, anche la semplice espressione delle proprie opinioni, può essere intesa come reato di odio, “istigazione a commettere un reato contro un esponente della comunità Lgbt o in caso di un atto di discriminazione”. Si preannunciano tempi duri per la libertà di opinione e di espressione.
PS. Per favore non mi venite a dire che sono omofobo, razzista, suprematista bianco, maschilista, ecc. Da libertario io sono per la libertà di chiunque, senza distinzioni di razza, etnia, religione, sesso, orientamento sessuale, ecc. E sono per la libertà di opinione e di espressione. Per noi libertari non esistono psicoreati o i reati d’odio: esistono solo le violazioni del “principio di non aggressione” alla persona (chiunque sia, senza distinzioni artificiali, aribrarie e particolari) e alle sue proprietà personali..."