"Muori mentre vivi, vivi mentre muori, e sii assorto nel Silenzio". (Djalal-ud-Din Rumi)
Egli ascendeva al Monte. Scendeva i dirupi, scavalcava le creste, s'inoltrava fra gli arbusti, saltava i rustici ruscelli. Infine, quasi sulla vetta e nell'ombra crepuscolare, Egli vide stagliarsi nel cielo del tramonto una sagoma apparentemente umana.
Preso da irrefrenabile curiosità per una presenza inaspettata in quel luogo apparentemente disabitato, Egli accelerò il passo. Avvicinatosi ulteriormente a quella vetta così miracolosamente abitata, Egli poté accorgersi che la figura intravista in precedenza era effettivamente apparenza di un uomo o androide che fosse.Un vero umano in carne et ossa che in "quel preciso momento" stava, per l'appunto, cagando.
Egli fu giuocoforza costretto a dedurre che, anche se i letterati non ne trattavano MAI e poi MAI nelle loro opere di varia ispirazione, purtuttavia si trattava del comportamento umano più frequente e più banale.
Si trattava a questo punto di tornare sui propri passi, chiudersi in un gabinetto, e rileggere i "Sacri Testi" in suo possesso alla ricerca di sinonimi, allusioni, false interpretazioni, pseudo-traduzioni, commenti falsati e reinterpretati nel tempo..."
Commenti di di G.Q. e di G.V.:
RispondiElimina“In tutti i libri sacri, compreso il Corano, non si parla mai di "cagare" ma di tutte le azioni da censurare e di quelle a cui attenersi. Un aspetto umano, questo, normalissimo, ma volutamente dimenticato... - “Appunto, e mi risulta che solo nel presepe spagnolo si trovano uno o più pastori intenti a questa naturalissima funzione...”
Commento di Liana Maccari: “Adversos statisticos. Ci pensi che secondo la statistica gli esseri umani non hanno mai cagato in tutte le epoche della letteratura...poi due volte con Catullo, una volta a settimana con Boccaccio...poi niente. Questa funzione è stata raggiunta ai tempi der Monnezza, Tomas Milian fu il prometeo, con lui la funzione è registrata ogni tre secondi!”
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