Caro Paolo, devi sapere che da qualche mese sono presidente di un comitato di quartiere - nato ovviamente con nobilissimi intenti di recupero e valorizzazione del territorio (verde, artigianato , attività ricreative, culturali ecc.) - che si è recentemente aggiudicato l'affidamento in gestione di un'area pubblica, all'interno della quale intendiamo sviluppare ogni forma utile di partecipazione e socializzazione intelligente.
Di seguito trovi il progetto con cui abbiamo vinto l'assegnazione.
Partendo dal presupposto della collegialità e al tempo stesso non esclusività da parte di alcuno, andiamo a sviluppare programmi e Iniziative con una unica vocazione condivisa: coesione sociale finalizzata al bene comune.
Tutti i percorsi culturali, tutte le confessioni e tutto ciò che è utile alla causa è il benvenuto.
CHISSA' CHE NON SI RIESCA A FARE TESORO DI QUESTA OPPORTUNITA' ANCHE CON LA COMUNITA' CHE TU RAPPRESENTI.....IO CREDO DI SI!
Il 28 giugno, festa dei Santi Patroni a Roma, pur con tutti i limiti di una organizzazione ancora un po' raccogliticcia, inauguriamo.....tu - e chi vuoi con te - potreste essere tra i benvenuti!... non credi?
Un caro saluto e buona lettura, Adriano Colafrancesco
Affidamento e gestione
del parco attrezzato AMA
di via dell’Ateneo Salesiano
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Premessa
La premessa è quella di uno scenario attuale particolare, caratterizzato da
disagio urbano più o meno diffuso in gran parte del territorio capitolino -
generalmente percepito ma tollerato senza soverchie rimostranze - con punte di
reazione in alcuni casi, però, tanto gravi da meritare, come si è verificato
recentemente nella periferia di Tor Sapienza, addirittura trasmissioni
televisive dedicate da parte di una emittente nazionale (La 7, Bersaglio Mobile
del 14 novembre u.s., a cura di Enrico Mentana).
Inutile nascondersi, pur senza voler additare responsabilità e colpe, che
il grado di soddisfazione dei cittadini, rispetto ai servizi attesi, risulta a
vario titolo deficitario rispetto alle aspettative. Molti i fattori che
incidono in questo, compresa la responsabilità del cittadino stesso nella
inottemperanza, talvolta, a doveri civili in una sorta di scambio negativo, con
conseguente circolo vizioso tra diritti negati e doveri disattesi. Un caso
classico può essere ravvisato, ad esempio, nello smaltimento differenziato dei
rifiuti.
A fronte di tutto ciò, più che mai in questo momento, c’è la necessità di
intraprendere iniziative di raccordo tra territorio, enti pubblici e istituzioni.
Vista in quest’ottica la richiesta di intervenire sul recupero del parco
AMA può rivelarsi una importante operazione di condivisione sociale che
sancisce in positivo le dinamiche tra le parti. L’idea peraltro dei comitati di
quartiere che sta montando, come di soggetti rivendicativi e di contrasto, può
e deve cedere il passo a quella di soggetti responsabili e propositivi nella
direzione di obiettivi positivi fondati sul dialogo costruttivo.
Sottovalutare tutto ciò può rappresentare un errore da parte di aziende
pubbliche e istituzioni, per nulla banale e, al tempo stesso, un’occasione
persa per la valorizzazione della “partecipazione attiva” dei
cittadini.
Come comitato di quartiere crediamo nella
possibilità che tutti i cittadini, ma in particolare gli anziani, i giovani, i
bambini, i meno abili, possano vivere pienamente il nostro quartiere che ha una
buona dotazione di aree verdi, ma che la scarsità di risorse pubbliche rende
poco utilizzabili.
Di qui la necessità di aumentare la
partecipazione della cittadinanza per far rivivere aree abbandonate o poco
utilizzate mettendole “in rete” con gli altri punti verdi del quartiere
attraverso un percorso pedonale e ciclabile (la “Strada dei Parchi”…).
Localizzazione del parco
Il parco in questione, visitabile attraverso il
video al link https://www.youtube.com/watch?v=-UMaSnACt60
è descritto nelle due immagini che seguono:
contesto
parco
Il progetto
Il progetto trova attuazione mediante il ripristino di condizioni d’uso - e
dunque recupero e valorizzazione – del parco realizzato circa 10 anni fa, come
compensazione per l’impatto ambientale causato dall’insediamento della
cosiddetta “Isola Ecologica”, le cui caratteristiche vedono la disponibilità
di:
·
un’area recintata di circa 7.000 mq;
·
una “casetta” in muratura (con servizi) per funzioni di attività di ufficio
e/o comunque al coperto;
·
un’area attrezzata per giochi per bambini;
·
un anfiteatro con capienza di 120 posti a sedere, per manifestazioni ed
eventi;
·
spazi verdi per orti e floricultura per circa 4000 mq;
·
panchine e camminamenti mattonati dotati di impianti di illuminazione.
Fondato sull’utilizzo delle risorse disponibili appena descritte, il
progetto vede l’articolazione progressiva nel tempo di programmi definiti dal
comitato, secondo priorità e modi da concordare. L’elemento base per
l’attuazione dei programmi è dato dal concorso volontaristico di
persone selezionate e accolte per il relativo inserimento, sulla base di
attitudini, interessi e competenze.
In tal senso, il progetto intende accogliere da un lato singole
disponibilità individuali, dall’altro esperienze già presenti sul territorio
cui conferire mandato per “specifiche competenze”.
Con il coinvolgimento di tali competenze e di quelle già presenti
all’interno del CdQ Porro Lambertenghi promotore del progetto, secondo una
calendarizzazione opportunamente concordata, troveranno attuazione “attività
di laboratorio e in campo” su discipline specifiche che
caratterizzeranno la vita del sito nel corso dei mesi:
·
attività pro verde pubblico ecologia e paesaggio, giardini e orti didattici
·
attività artistiche musicali e/o teatrali
·
decoupage e restauro
·
ecc.
producendo eventi che ne scandiranno il tempo
·
mostre
·
convegni a tema
·
concerti e spettacoli
·
ecc.
concorrendo all’obiettivo fondamentale della socializzazione.
Rifondato come luogo di incontro per il tempo libero delle diverse
categorie coinvolgibili - bambini, giovani, adulti e anziani, ciascuna secondo
le rispettive esigenze e disponibilità – il parco mira pertanto a divenire
essenzialmente punto di aggregazione, animato dal principio della
partecipazione, oltre che del confronto responsabile e costruttivo tra
cittadini e istituzioni.
Piano di attività
Breve-medio
termine
1) la manutenzione ordinaria
·
pulizia
periodica dell’area (viali e piazzole);
·
sfalcio
dell’erba e delle siepi;
·
controllo
periodico dell’impiantistica fuoriterra e interventi di piccola manutenzione
per impianti elettrici e idrici;
·
controllo e
ripristino verniciatura di muri e altri manufatti fuoriterra;
·
controllo
periodico dei pozzetti elettrici/idrici;
·
controllo e
manutenzione delle panchine e dei giochi per bambini.
per la quale sono necessarie le seguenti attrezzature
·
macchina
tagliaerba
·
decespugliatore
·
cesoie per siepi
·
scope, pale e
rastrelli per pulizia e raccolta rifiuti
·
sacchi per
raccolta rifiuti
al momento non disponibili.
2) la realizzazione di orti/giardini didattici,
attività da realizzare con il concorso di tutti ma in particolare in collaborazione
con le istituzioni scolastiche del quartiere.
Si prevede la realizzazione iniziale di uno o più
bancali (aiuole rialzate) per realizzare un orto sinergico da creare sotto la
supervisione di un agronomo esperto. Per l’installazione dell’orto sarà necessaria
la realizzazione di un piccolo impianto di irrigazione con il sistema a goccia.
L’orto sarà realizzato tenendo conto delle consociazioni ideali tra le varie
specie di piante ed una volta impiantato non necessiterà di cure quotidiane, né
di utilizzo di concimi chimici, antiparassitari o diserbanti. Accanto all’orto
potrebbe essere realizzata/installata una piccola compostiera per educare al
riciclo ed un piccolo semenzaio da realizzare nell’ambito di un laboratorio
destinato ai bambini. In prossimità delle diverse essenze arboree esistenti o
da piantare saranno apposti cartellini esplicativi con il nome dell’essenza ed
una descrizione della stessa.
Medio-lungo
termine
1) realizzazione di eventi e altre attività
socio/culturali
Organizzazione di eventi e programmazione di
laboratori, attività sociali, culturali, formative e sportive (ginnastica
all’aperto) sarà svolta nel parco accogliendo disponibilità e competenze del
Comitato e di realtà ed esperienze già presenti nel territorio e/o di singoli
cittadini. In tal modo il parco mira a divenire punto di aggregazione, animato
dal principio della partecipazione attiva e volontaria, oltre che del confronto
responsabile e costruttivo tra cittadini.
2) manutenzione straordinaria - potatura degli
alberi per quanto riguarda il verde, o altri interventi per guasti o ripristino
dell’impiantistica o delle opere civili - facendo ricorso al supporto di enti
esterni qualificati, concordandone le modalità di coinvolgimento con AMA.
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