Da venditore di pentole a venditore di bottiglie
Se qualcuno di voi dovesse farsi rappresentare in riunione di condominio, per impossibilità a parteciparvi, delegherebbe forse un serial killer, che spenda i vostri soldi in nuovi acquisti d'arma, dopo avere consumato quelle vecchie ?
Personalmente, dal mio punto di vista, lo considero impossibile.
Eppure la maggiore parte dei nostri connazionali, coabitanti del supercondominio Italia, lo fa: anno dopo anno segue, vota, sostiene e conferma tenacemente per anni e decenni partiti e uomini politici dediti al gangsterismo internazionale compulsivo a spese degli elettori, i cui denari vengono dilapidati per inviare bombardieri e cannoni a scaricare morte in ogni angolo del pianeta (Irak, Somalia, Jugoslavia, Afghanistan, Libia, Siria....).
Ai tempi dello s-governo Monti i voti contrari alla prosecuzione della guerra imperialista furono, in parlamento, appena il 14%.
Attualmente la percentuale è salita grossomodo al 25%, e, dunque, tre quarti degli italiani si fanno ancora rappresentare da serial killer di professione, come evidenziato dal loro agire istituzionale, al comando di forze armate che inviano a sparare nel mondo.
Ora il signor Massimo D'Alema è al centro di un grosso scandalo, sulle prime pagine dei giornali, inerente.... 2000 bottiglie di vino.
Ma nessuno si preoccupò di cacciarlo e farlo processare per omicidio quando autorizzò la partenza dei bombardieri assassini sulla Federazione Jugoslava.
Una bottiglia di vino è dunque più importante della vita di un uomo, agli occhi dei nostri connazionali, agli occhi dell'informazione, agli occhi della politica ?
E' questo che interessa alla politica ed alla informazione ?
Quante bottiglie di vino sono state vendute o regalate o scontate ?
E tutti gli altri ?
Lo stato è diretto dai bombaroli in parlamento: ma come mai gli italiani ce li inviano, invece di cacciarli ?
Perché continuano a votarli ?
Da che razza di popolo è abitato ormai questo paese ?
Che speranze nel futuro può nutrire una nazione che si mette nelle mani degli assassini di stato, consegnando loro la Repubblica ?
"Hanno colpito e ucciso il cuore dello stato" titolò Repubblica, ai tempi dell'omicidio Moro.
"Non è possibile colpire il cuore dello stato", replicarono gli studenti del movimento bolognese in assemblea, "perché questo stato non ha cuore".
I fatti della storia impongono di riconoscere la ragione al movimento in assemblea.
E' ancora ora di riunirsi nuovamente in assemblea, dunque.
La verità è che non si può tollerare una banda di assassini al comando della società.
A meno di accettare una società psicopatica.
Ovvero profondamente malata.
Evidentemente squilibrata e pericolosa.
La rimozione di questa condizione di vita è patologica e patogena.
Riducendosi a quella di un mondo saturo di interessi ma privo di consapevolezza e privo di amore.
Qualità senza le quali ogni relazione sociale risulta impoverita e misera.
Hare Krishna, Hare Rama, Shanti Om,
Sarvamangalam
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Nota 1204.
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