Con in prima linea il
“tiggiTrenzi”
della bianca berlinguèr
seguito a ruota dalla
“silicon balley”
della rossa lilligrubèr
i mezzi di disinformazione di massa, negli ultimi giorni, si esibiscono nel tiro al bersaglio ai 5 stelle, arricchendo le notizie di sterco della menzogna e privandole degli elementi utili alla valutazione obiettiva!
Questi mercenari (as)soldati dalla politica, nelle ultime ore sono tutti affannosamente impegnati nella denuncia delle dovute epurazioni all’interno del Movimento!!
Gli stessi che hanno taciuto in omertoso silenzio l’epurazione del Presidente del Consiglio Enrico Letta – avvenuta improvvisamente e senza la minima, se non posticcia e inverosimile, spiegazione della mancata efficacia di azione di governo…. gli stessi che tacciono in mafiosa ipocrisia le infiltrazioni del pregiudicato di Arcore nel governo dell’astro nascente baciato da
la ruota della fortuna
proprio loro, parlano di espulsioni e fantomatiche impostazioni dittatoriali all’interno del M5S, la sola realtà nell’intero arco dello scenario politico venuta realmente dal basso e che sta in piedi solo sulla base della condivisione civile e della partecipazione!!!
Non abbiamo bisogno dei servi del
governo delle menzogna
Abbiamo bisogno di trasparenza e coerenza! Non di
TraspaRenzia e CoeRenzia
Passaparola,….l’Europa è vicina!!
Adriano Colafrancesco - adrianocolafrancesco@gmail.com
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Un'altra Europa è possibile - Intervento integrativo geopolitico
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Intervento di Vincenzo Mannello: "Conversazione, liberamente riproducibile, con Giuseppe Turrisi, di Accademia della libertà:
http://www.youtube.com/watch? v=8-jONoQlvfk&sns=em"
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Un'altra Europa è possibile - Intervento integrativo geopolitico
Quello
cui stiamo assistendo in Europa oggi, con le “frizioni” tra
Russia e Ucraina è l’ennesima riprova dell’esistenza di un
equivoco geo politico che, per fortuna, va schiarendosi e
palesandosi.
La
situazione: Putin si è stancato delle trame viscide e subdole che i
“poteri forti” stavano intessendo a danno della Russia. E, tanto
per non parlare politichese, le trame di cui sopra miravano e mirano
a sgretolare ed accerchiare la Russia ed i suoi alleati. E, sempre
per non usare il fumoso politichese, i “poteri forti”, sono
quelli finanziari che hanno come porta bandiera la Goldman Sachs, la
banca ebrea degli ebrei fratelli Rotschild. Attraverso il loro
“gaulaiter” europeo, l’ebreo Soros, hanno provocato e
finanziato i moti di piazza a Kiev, per portare anche l’Ukraina,
dopo le tre repubbliche baltiche, nell’ambito e sotto il controllo
della finanza occidentale. (Del resto le guerre scatenate contro
Libia, Iraq, Iran, Siria ecc, sono, guarda caso tutte portate a Paesi
le cui banche Centrali non sono sotto il controllo della famigerata
Goldman Sachs).
Ma
l’Ukraina è geopoliticamente indispensabile alla Russia: nel Mar
Nero vi è gran parte della flotta Russa, ed attraverso la stessa
repubblica passano essenziali gasdotti con i quali la Russia riversa
enormi quantità di energia nell’Europa occidentale, ricavandone
cospicui fondi.
L’Ukraina
è divisa in due parti: quella occidentale, più sensibile alle
sirene consumistiche europee, e quella orientale, che si sente
sorella della Russia, di cui parla pure la lingua. Con tutto ciò in
libere elezioni, tutta l’Ukraina ha eletto un Presidente filo
russo. Piaccia o non piaccia.
Le
dimostrazioni di Kiev sono state una forzatura, provocata ad arte.
Putin
si è scocciato ed ha mostrato i muscoli.
E
ha provocato la crisi.
Gli
SUA dicono che non lo invitano a merenda. La Francia galletteggia, al
solito, ma soffre della posizione geografica decentrata.
L’Inghilterra sta con i figlioli prodighi yankee, né potrebbe fare
diversamente, visto che non si è più risollevata dalla Seconda
Guerra Mondiale. Diversa nella sostanza la posizione di Germania ed
Italia: più smussata, anche se nelle alleanze, più disponibile al
dialogo, alla difesa d’interessi contingenti e, soprattutto,
futuri.
Putin
lo sa, e giocherà il vecchio gioco delle docce scozzesi: un po’
sorrisi, un po’ Armata Russa. E’ sicuro che potrà anche far leva
sull’elastico economico, senza dover pagare dazio né correre
rischi. Ha in mano l’energia e le materie prime.
E,
così facendo, ha messo a nudo l’equivoco di cui si parlava.
Che
è la differenza fra “Occidente” ed Europa.
L’Occidente
è formato da Inghilterra, Canada, Stati Uniti e Israele.
L’Europa
è quella che ci consegnano le carte geografiche, “pulita”
dell’isola albionica.
E,
pian piano, la differenza si sta delineando sul teatro della Storia.
Ci sarà fumo, si faranno lunghe ed inutili e sterili polemiche. Si
dibatterà in mille tavole rotonde e si affacceranno in televisione e
sulla carta stampata centinaia di facce di politichetti che faranno i
bizantini. Tutto sterile e tutto inutile: la nuova Europa, vivaddio,
sta nascendo attorno all’asse Berlino – Mosca.
E,
al di là dei miliardi di parole e di distinguo, si avvicina il
giorno dell’Armaggheddon, il giorno della chiarezza, “Han till
Ragnarock!”, finalmente.
Europa,
erwache!
Ancora
una volta, come nella nostra millenaria storia, alziamo le nostre
insegne e prendiamoci il posto nel mondo che da sempre è stato
nostro.
Europa,
erwache!
Fabrizio
Belloni
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Intervento di Vincenzo Mannello: "Conversazione, liberamente riproducibile, con Giuseppe Turrisi, di Accademia della libertà:
http://www.youtube.com/watch?
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