mercoledì 5 marzo 2014

Un'altra Europa è possibile... senza i soliti marpioni



Con in prima linea il
tiggiTrenzi
della bianca berlinguèr
seguito a ruota dalla
“silicon balley”
della rossa lilligrubèr

i mezzi di disinformazione di massa, negli ultimi giorni, si esibiscono nel tiro al bersaglio ai 5 stelle, arricchendo le notizie di sterco della menzogna e privandole degli elementi utili alla valutazione obiettiva!

Questi mercenari (as)soldati dalla politica, nelle ultime ore sono tutti affannosamente impegnati nella denuncia delle dovute epurazioni all’interno del Movimento!!

Gli stessi che hanno taciuto in omertoso silenzio l’epurazione del Presidente del Consiglio Enrico Letta – avvenuta improvvisamente e senza la minima, se non posticcia e inverosimile, spiegazione della mancata efficacia di azione di governo…. gli stessi che tacciono in mafiosa ipocrisia le infiltrazioni del pregiudicato di Arcore nel governo dell’astro nascente baciato da

la ruota della fortuna

proprio loro, parlano di espulsioni e fantomatiche impostazioni dittatoriali all’interno del M5S, la sola realtà nell’intero arco dello scenario politico venuta realmente dal basso e che sta in piedi solo sulla base della condivisione civile e della partecipazione!!!

Non abbiamo bisogno dei servi del
governo delle menzogna

Abbiamo bisogno di trasparenza e coerenza! Non di

TraspaRenzia e CoeRenzia

Passaparola,….l’Europa è vicina!!

Adriano Colafrancesco - adrianocolafrancesco@gmail.com


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Un'altra Europa è possibile - Intervento integrativo geopolitico

Quello cui stiamo assistendo in Europa oggi, con le “frizioni” tra Russia e Ucraina è l’ennesima riprova dell’esistenza di un equivoco geo politico che, per fortuna, va schiarendosi e palesandosi.
La situazione: Putin si è stancato delle trame viscide e subdole che i “poteri forti” stavano intessendo a danno della Russia. E, tanto per non parlare politichese, le trame di cui sopra miravano e mirano a sgretolare ed accerchiare la Russia ed i suoi alleati. E, sempre per non usare il fumoso politichese, i “poteri forti”, sono quelli finanziari che hanno come porta bandiera la Goldman Sachs, la banca ebrea degli ebrei fratelli Rotschild. Attraverso il loro “gaulaiter” europeo, l’ebreo Soros, hanno provocato e finanziato i moti di piazza a Kiev, per portare anche l’Ukraina, dopo le tre repubbliche baltiche, nell’ambito e sotto il controllo della finanza occidentale. (Del resto le guerre scatenate contro Libia, Iraq, Iran, Siria ecc, sono, guarda caso tutte portate a Paesi le cui banche Centrali non sono sotto il controllo della famigerata Goldman Sachs).
Ma l’Ukraina è geopoliticamente indispensabile alla Russia: nel Mar Nero vi è gran parte della flotta Russa, ed attraverso la stessa repubblica passano essenziali gasdotti con i quali la Russia riversa enormi quantità di energia nell’Europa occidentale, ricavandone cospicui fondi.
L’Ukraina è divisa in due parti: quella occidentale, più sensibile alle sirene consumistiche europee, e quella orientale, che si sente sorella della Russia, di cui parla pure la lingua. Con tutto ciò in libere elezioni, tutta l’Ukraina ha eletto un Presidente filo russo. Piaccia o non piaccia.
Le dimostrazioni di Kiev sono state una forzatura, provocata ad arte.
Putin si è scocciato ed ha mostrato i muscoli.
E ha provocato la crisi.
Gli SUA dicono che non lo invitano a merenda. La Francia galletteggia, al solito, ma soffre della posizione geografica decentrata. L’Inghilterra sta con i figlioli prodighi yankee, né potrebbe fare diversamente, visto che non si è più risollevata dalla Seconda Guerra Mondiale. Diversa nella sostanza la posizione di Germania ed Italia: più smussata, anche se nelle alleanze, più disponibile al dialogo, alla difesa d’interessi contingenti e, soprattutto, futuri.
Putin lo sa, e giocherà il vecchio gioco delle docce scozzesi: un po’ sorrisi, un po’ Armata Russa. E’ sicuro che potrà anche far leva sull’elastico economico, senza dover pagare dazio né correre rischi. Ha in mano l’energia e le materie prime.
E, così facendo, ha messo a nudo l’equivoco di cui si parlava.
Che è la differenza fra “Occidente” ed Europa.
L’Occidente è formato da Inghilterra, Canada, Stati Uniti e Israele.
L’Europa è quella che ci consegnano le carte geografiche, “pulita” dell’isola albionica.
E, pian piano, la differenza si sta delineando sul teatro della Storia. Ci sarà fumo, si faranno lunghe ed inutili e sterili polemiche. Si dibatterà in mille tavole rotonde e si affacceranno in televisione e sulla carta stampata centinaia di facce di politichetti che faranno i bizantini. Tutto sterile e tutto inutile: la nuova Europa, vivaddio, sta nascendo attorno all’asse Berlino – Mosca.
E, al di là dei miliardi di parole e di distinguo, si avvicina il giorno dell’Armaggheddon, il giorno della chiarezza, “Han till Ragnarock!”, finalmente.
Europa, erwache!
Ancora una volta, come nella nostra millenaria storia, alziamo le nostre insegne e prendiamoci il posto nel mondo che da sempre è stato nostro.
Europa, erwache!

Fabrizio Belloni

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Intervento di  Vincenzo Mannello: "Conversazione, liberamente riproducibile, con Giuseppe Turrisi, di Accademia della libertà:
http://www.youtube.com/watch?v=8-jONoQlvfk&sns=em"

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