Nec audiendi qui solent dicere, Vox populi, vox Dei, quum tumultuositas vulgi semper insaniae proxima sit
"Vox Populi, vox Dei"... .cresce, cresce, monta, monta. Diventa Tsunami.
Non
ci sono santi. La saggezza degli Antichi non si smentisce mai, e il
titolo ne è un’ennesima riprova.
Dunque. L’Europa
è nata, tanti anni fa. La vidi nascere: mio padre era uno dei
funzionari della CCIAA di Milano che si dannò l’anima per
costruire regolamenti, smussare angoli, aggregare consensi dei primi
sei Stati che fondarono il sogno Europeo.
Poi
l’Europa si è allargata, è cresciuta ed è diventata grande.
Meglio dire, grossa.
Ma
non le fecero, per motivi politici e finanziari, cari ai “poteri
forti”, le “vaccinazioni” che si fanno a tutti i bambini che
crescono.
Così è cresciuta male, storta, gobba, intrisa di valori
fasulli, che tanto sono distanti dalle speranze di partenza. E’
diventata una baldracca sfiorita, asservita alle cento “famiglie”
che contano, nelle mani delle criminali banche d’affari d’oltre
Atlantico, pressoché tutte semite. In più c’è il cancro della
city di Londra, mezza dentro all’Europa quando le conviene, mezzo
fuori, idem. E’ il gancio col quale gli yankee, asserviti alla
Federal Riserve, alla Goldman Sachs, alla Stanley Morgan, alla
sconosciuta e terribile banca Boen, la banca della regina Elisabetta,
di cui è proibito parlarne anche nel Parlamento inglese, per darvi
un’idea, è il gancio, dicevo, col quale i “poteri forti” della
quinta strada tengono per il collo l’economia europea, legata agli
States.
Naturalmente
molte parti politiche, in vari Paesi della vecchia, cara Europa,
hanno cominciato a interpretare il malcontento che, dapprima
inconsciamente, con lo stomaco ed il fegato, poi sempre più
consapevolmente, la Gente d’Europa sentiva nascere dentro di sé.
Non c’è peggior odio di un amore tradito. Non c’è peggior
rabbia di una speranza violentata e delusa. L’Europa che cresceva
senza le “vaccinazioni” contro il consumismo avido, vuoto,
straccione, sterile e usuraio non era quello che i Popoli chiedevano
e speravano. Non questa Europa di banchieri usurai e finanziarie
criminali.
Ungheria,
Catalogna, Scozia, Danimarca, Grecia, Belgio, gran parte della
Germania, ed ora, fortemente la Francia, hanno visto crescere in modo
imprevisto e terrorizzante per i “poteri forti”, i cosiddetti
euroscettici, cioè gente che di questa
Europa non ne vuole
sapere.
Ed
in Italia? Come sempre non siamo così seri come altri Paesi. Però
anche da noi varie parti politiche si stanno muovendo in tal senso:
le prossime elezioni europee saranno molto interessanti, con buona
pace dell’ex fascista, ex filo nazista, ex migliorista comunista,
che siede sul Colle. Buono per tutte le stagioni,, in ogni occasione
appropriata o no, tira fuori la storiella dell’Europa che salva il
futuro.
Questa Europa? Ma per favore! Si ricordi, il Signor Giorgio,
Presidente Napolitano che “vox populi, vox dei”. Il che è vero
ed anche più democratico dei patti europei firmati, obbedienti ai
“poteri forti”, senza consultare il Popolo. Ma i nodi stanno
arrivando al pettine.
Europa,
erwache!
Fabrizio
Belloni
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