“Vale la
pena di difendere questo stato ? Dieci mesi fa ho detto: così com'è
no, non vale la pena di difenderlo. Oggi dico: così come va
diventando, siamo noi che dobbiamo difendercene".
(Leonardo
Sciascia, 4 aprile 1978).
Ormai le
notizie politiche di casa nostra tocca leggerle su Radio Irib, l'unica che dice ancora la
verità. Renzie ha rotto... non solo ha dimostrato di essere un
incapace ma in quello che ha fatto ha dimostrato anche di essere
capace di rompere senza costrutto. I parlamentari del PD che non
sono poi così cretini l'hanno capito in tempo ed ora si ribellano.
Metà PD forma un correntone anti-rottamatore... (Paolo D'Arpini)
Ci saranno bersaniani come Nico Stumpo, Danilo Leva e Davide Zoggia. Dalemiani come Enzo Amendola e Andrea Manciulli. Ma anche ex-ppi come Enrico Gasbarra e la lettiana Paola De Micheli. Punto di riferimento, il capogruppo Roberto Speranza. Padre nobile, Guglielmo Epifani. Si riuniranno alla Camera martedi' sera alle 20, finiti i lavori d'aula. Non hanno ancora un nome ma una linea precisa. "Siamo autonomi ma definirci anti-renziani e' sbagliato", specifica Stumpo all'Adnkronos.
Dopo una complicata fase post congressuale fatta di tensioni, sfarinamento e qualche divergenza, una parte della minoranza Pd ha deciso di uscire dalla 'palude', per dirla con Matteo Renzi. "Mettiamola cosi' -si spiega- c'e' un gruppo, anche generazionalmente nuovo, che si e' posto l'obiettivo di rilanciare un'area riformista e superare definitivamente congresso". Per contare e dire la sua, innanzitutto, nella organizzazione del partito. Anche nel segno di un ricambio generazionale. E Gianni Cuperlo, i 'turchi' che fine fanno? Con i 'turchi', si chiarisce, ci sono distanze anche restano punti comuni sulle politiche. In primis, l'impegno per migliorare il dl Poletti sul lavoro. "Quanto a Gianni, speriamo che sia con noi nel gruppo dirigente di questa nuova componente". Del resto, il lavoro e' appena iniziato. Si punta a strutturare l'area sul territorio e a organizzare, entro amministrative e europee, un appuntamento nazionale.
Nella nuova componente i big della vecchia guardia non saranno coinvolti direttamente. "Ma Bersani e' informato, ovviamente. Con Pier Luigi ci siamo confrontati -spiega Stumpo- e ha condiviso la nostra iniziativa. Bersani continuera' a fare politica anche strutturando la fondazione Nens e promuovendo momenti di formazione e riflessione sui temi economici soprattutto, ma l'ex-segretario non si mette a organizzare componenti...".
Quanto a chi guidera' l'area e' presto per dirlo. E' chiaro che sono in molti a guardare a Speranza come punto di riferimento, specie i piu' giovani, ma "lui fa il capogruppo -spiegano i suoi- e necessariamente deve avere un profilo istituzionale. Ma ci sono tante personalita' tra cui Epifani e soprattutto Cuperlo che nessuno vuole accantonare...". Cuperlo, intanto, ha accettato l'invito a partecipare alla riunione di martedi'. E, da parte sua, continuera' a lavorare per tenere unita la minoranza, anche se c'e' chi "non resiste all'atavico bisogno di costruire recinti piu' piccoli, che ha sempre caratterizzato la sinistra", dicono i suoi. Ma, sottolineano, "non ci sono tensioni. Gianni andra' martedi' sera alla riunione e allo stesso tempo va avanti nell'organizzazione dell'iniziativa del 12 aprile" a cui ha invitato tutta la minoranza, Pippo Civati compreso, e anche il neo-vicesegretario Lorenzo Guerini.
La minoranza si riorganizza, insomma. Anche in vista del percorso che Renzi ha delineato ieri in Direzione. Gruppo di lavoro sul partito da insediare nei prossimi giorni per occuparsi, intanto, della campagna elettorale. Poi, dopo il voto del 25 maggio, ci sara' un momento di confronto per capire come organizzare il Pd dell'era Renzi, la prima con un segretario che e' anche il presidente del Consiglio. Non dovrebbero quindi esserci ingressi di esponenti della minoranza, a breve, in segreteria. La gestione 'collegiale', se ci sara', ci sara' in estate dopo le europee e dopo la conferenza sul partito. Ma intanto, dalla prossima settimana, anche alcuni componenti del nuovo 'correntone' saranno chiamati da Guerini a far parte del "gruppo di lavoro sul partito" di cui ieri ha parlato Renzi. "Noi -dice Stumpo- siamo disponibili anche perche' siamo stati proprio noi a proporlo. Avevamo gia' chiesto di mettere su un gruppo di lavoro per la candidature alle amministrative e alle europee, poi i tempi si sono un po' allungati. Ora possiamo recuperare e lavorare alla conferenza sul partito in estate. E uno dei primi temi sara' quello del finanziamento pubblico. Il Pd e' improntato per essere un partito a finanziamento pubblico. Ora non c'e' piu' e qualche soluzione la dovremo trovare...". (AdnKronos)
Dopo una complicata fase post congressuale fatta di tensioni, sfarinamento e qualche divergenza, una parte della minoranza Pd ha deciso di uscire dalla 'palude', per dirla con Matteo Renzi. "Mettiamola cosi' -si spiega- c'e' un gruppo, anche generazionalmente nuovo, che si e' posto l'obiettivo di rilanciare un'area riformista e superare definitivamente congresso". Per contare e dire la sua, innanzitutto, nella organizzazione del partito. Anche nel segno di un ricambio generazionale. E Gianni Cuperlo, i 'turchi' che fine fanno? Con i 'turchi', si chiarisce, ci sono distanze anche restano punti comuni sulle politiche. In primis, l'impegno per migliorare il dl Poletti sul lavoro. "Quanto a Gianni, speriamo che sia con noi nel gruppo dirigente di questa nuova componente". Del resto, il lavoro e' appena iniziato. Si punta a strutturare l'area sul territorio e a organizzare, entro amministrative e europee, un appuntamento nazionale.
Nella nuova componente i big della vecchia guardia non saranno coinvolti direttamente. "Ma Bersani e' informato, ovviamente. Con Pier Luigi ci siamo confrontati -spiega Stumpo- e ha condiviso la nostra iniziativa. Bersani continuera' a fare politica anche strutturando la fondazione Nens e promuovendo momenti di formazione e riflessione sui temi economici soprattutto, ma l'ex-segretario non si mette a organizzare componenti...".
Quanto a chi guidera' l'area e' presto per dirlo. E' chiaro che sono in molti a guardare a Speranza come punto di riferimento, specie i piu' giovani, ma "lui fa il capogruppo -spiegano i suoi- e necessariamente deve avere un profilo istituzionale. Ma ci sono tante personalita' tra cui Epifani e soprattutto Cuperlo che nessuno vuole accantonare...". Cuperlo, intanto, ha accettato l'invito a partecipare alla riunione di martedi'. E, da parte sua, continuera' a lavorare per tenere unita la minoranza, anche se c'e' chi "non resiste all'atavico bisogno di costruire recinti piu' piccoli, che ha sempre caratterizzato la sinistra", dicono i suoi. Ma, sottolineano, "non ci sono tensioni. Gianni andra' martedi' sera alla riunione e allo stesso tempo va avanti nell'organizzazione dell'iniziativa del 12 aprile" a cui ha invitato tutta la minoranza, Pippo Civati compreso, e anche il neo-vicesegretario Lorenzo Guerini.
La minoranza si riorganizza, insomma. Anche in vista del percorso che Renzi ha delineato ieri in Direzione. Gruppo di lavoro sul partito da insediare nei prossimi giorni per occuparsi, intanto, della campagna elettorale. Poi, dopo il voto del 25 maggio, ci sara' un momento di confronto per capire come organizzare il Pd dell'era Renzi, la prima con un segretario che e' anche il presidente del Consiglio. Non dovrebbero quindi esserci ingressi di esponenti della minoranza, a breve, in segreteria. La gestione 'collegiale', se ci sara', ci sara' in estate dopo le europee e dopo la conferenza sul partito. Ma intanto, dalla prossima settimana, anche alcuni componenti del nuovo 'correntone' saranno chiamati da Guerini a far parte del "gruppo di lavoro sul partito" di cui ieri ha parlato Renzi. "Noi -dice Stumpo- siamo disponibili anche perche' siamo stati proprio noi a proporlo. Avevamo gia' chiesto di mettere su un gruppo di lavoro per la candidature alle amministrative e alle europee, poi i tempi si sono un po' allungati. Ora possiamo recuperare e lavorare alla conferenza sul partito in estate. E uno dei primi temi sara' quello del finanziamento pubblico. Il Pd e' improntato per essere un partito a finanziamento pubblico. Ora non c'e' piu' e qualche soluzione la dovremo trovare...". (AdnKronos)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.