Visto
che devo far appello a tutto “l’eroismo” nietzschiano per
mantenere alta la fede nerazzurra (Cesbronne, vecchio filosofo
cattolico francese, scrisse: “l’eroismo consiste nel credere
ancora in una idea, quando vedi gli esseri miserabili che la
incarnano”) ed urlare in faccia ai deridenti avversari:
nell’ora dei gufi e delle
cassandre, ora più che
mai forza Inter!, devo
ringraziare almeno la politica, che mi allieta e mi sollazza.
Bersani-Gargamella
lo ho definito una terza/quarta linea. Sempre magnanimo e
caritatevole: sono troppo buono.
Fateci
caso.
Usate
tutto il cinismo e lo scetticismo che trenta o più secoli di storia
vi hanno caricato sul groppone ed impresso nel DNA, e riandate con la
memoria ai tempi recentissimi delle cosiddette “primarie”
del trinariciuto PD.
In
quell’occasione i media – linguetta dettero uno spazio infinito e
sproporzionato alle vicende rosse. Non sembrava vero ai linguacciuti
ed appecoronati giornalisti radical chic di sciorinare tutto il loro
servilismo. Finalmente!
Grillo
dimostrò di essere un animale di lucida intuizione: si eclissò e si
astenne da qualsiasi azione od iniziativa che lo portassero alla
ribalta. Mise in atto lo spietato principio: “diamo
loro la corda, che finiranno per impiccarsi da soli”.
Puntualmente
avvenuto.
Bersani
– Gargamella era
terreo. Tremava. Renzi
sembrava san Giorgio pronto ad infilzare il drago Gargamella.
Si
arrivò al ballottaggio. E qui cadde Gargamella.
Fece chiudere il trinariciuto PD
a riccio: “solo chi ha votato nel primo turno, può votare al
ballottaggio” pontificò la logica leninista tremebonda. Ed escluse
una mare di elettori, magari anche non di sinistra, che avrebbero
voluto almeno “provare” Renzi,
identificando il rottamatore come una opportunità. Subito dopo
Gargamella
chiese agli esclusi il voto.
“Tié”
gli risposero quelli lasciati fuori dalla porta, facendo il gesto
dell’ombrello.
Ed
il trinariciuto PD,
accreditato trionfalmente dai media – linguetta del 40% si ritrovò
a vincere sullo Psiconano
per soli 124.000 voti.
Gli
incazzati votarono Grillo.
Anche loro, aumentando la schiera degli anti casta, portando a otto
milioni e mezzo i consensi del M5S. A ri-tié. A ri-ombrello.
Ora
Gargamella
sembra abbia mangiato il manico della scopa di Amelia la
fattucchiera..
Si
trova in compagnia dello Psiconano
ospedalizzato a nuotare nel mare della paura, dell’impossibilità,
del tremore storico, dell’impotenza.
Gli
si è otturata persino la terza narice, quella che la natura ha
magnanimamente fornito con mutazione genetica ai rossi, per
permettere loro di far defluire i fumi che riempiono le microscopiche
scatole craniche. Nebbia da Val Padana. Radar politico in tilt.
Visibilità zero.
Non
hanno capito i B-B
che è iniziata la fine del loro mondo. Non credo sarà Grillo,
il nuovo demiurgo. Ma sarà quello che, con la sua funzione di
Daiaco, di tagliatore di teste, aprirà la strada ad una nuova epoca.
La
mia speranza è che sia un’epoca ove sia il Lavoro, cioè l’Uomo
ad essere al centro. E che il denaro torni ad essere considerato solo
uno degli strumenti, come la vanga, il computer, l’aereo, il
cuscinetto a sfera…… strumenti, appunto. E lasciamo il liquame
delle banche sporche ed usuraie, ai B
– B di turno. Magari
in galera. Tutti.
Divertiamoci,
cinici e scettici, ad osservare gli spasmi rivoltanti di un sistema
che finisce.
Era
ora, per Odino!
Fabrizio
Belloni
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