martedì 5 marzo 2013

Dibattito economico fuori dal coro ma dentro ad uno spazio




Scrive Federica di AAM Terra Nuova:

Caro  Paolo D'Arpini. 
ABBIAMO PUBBLICATO UNA LETTERA DI ROBERTO DALLERA, NON SO SE LO CONOSCI, DAL TITOLO "ECONOMIA ALTERNATIVA: APRITE GLI OCCHI"... è UN TESTO PROVOCATORIO, UNA VOCE FUORI DAL CORO, ALLA QUALE TERRA NUOVA HA DECISO DI DEDICARE UNO SPAZIO SU TERRA NUOVA DEI LETTORI.


AVREI PIACERE TU LA LEGGESSI E SE TI VA COMMENTASSI IL SUO CONTENUTO, MAGARI INOLTRANDOLA A CHI TI PARE. IO SONO ARRIVATA A META' LETTURA E DEVO ANCORA RIFLETTERCI IN MERITO. LO SCOPO COME INDICATO DAL CAPPELLO INTRODUTTIVO E' QUELLO DI CREARE UN DIBATTITO IL PIU' COSTRUTTIVO POSSIBILE SULL'ARGOMENTO.
ECCO IL LINK: http://www.aamterranuova.it/Terra-Nuova-dei-lettori/Economia-alternativa-aprite-gli-occhi


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Risposta ricevuta:


Carissimo Paolo D'Arpini,

Colgo l’occasione dell’invito ad intervenire sulle riflessioni del Sig. Roberto Dellera su Terra Nuova, relative ad un argomento da lui citato suddiviso in vari punti di un modello di sviluppo Economico a suo parere distruttivo e pensa che occorre cambiare le cose e anche in fretta.

Non nascondo che l’argomento nella sua complessità, giudicato con allarmante semplicità mi spaventa non poco. Secondo la Scienza vi è un solo modo di interpretare l’Economia, ma esistono infinite filosofie e interpretazioni, sino a raggiungere la delinquenza Politica applicata all’Economia, come si può riscontrare nel nostro Paese.

L’Economia va interpretata con una regola matematica di mercato “richiesta / offerta / disponibilità / qualità e Costi”. Non risponderò a tutte le citazioni della recensione altrimenti dovrò allungarmi troppo nella risposta.

L’articolo originato sul pensiero personale del sig. Roberto Dallera che apprezzo per il senso dato al problema, allargandosi sino a spingersi quasi fuori tema, per aiutare a capire la sofferenza che avvolge non soltanto l’agricoltura, ma quasi tutti i Produttori e Imprenditori Italiani, che in realtà si trovano a fare a pugni con se stessi, in conseguenza di una Politica Nazionale esercitata da persone non qualificate o in male fede, maggiormente attente a promuovere interessi personali.

A parte i danni spesso provocati da Politiche Economiche nel tentativo di progredire, bisogna riconoscere che il mondo della Produzione e del Commercio è in continuo cambiamento per bilanciare i costi e nell’era attuale i Super Mercati nei vari settori della scarpa, del vestiario, dell’alimentazione, ecc., a contatto con le masse, hanno generato nuove forme di sviluppo con la Pubblicità a mezzo carta stampata, TV - E-mail sostituendo attività intermedie, creando nuovi posti di lavoro ai danni dei sistemi tradizionali. Il punto è di sapersi adattare in fretta ai cambiamenti.

Una volta l’Ingegnere, il Dottore, l’Avvocato, ecc., erano professioni nobili di prestigio, oggi invece non scandalizziamoci nell’incontrare un Ingegnere alla guida di un tram, un Dottore a consegnare la posta, un Avvocato a  ricevere i clienti in un Albergo.

Nella recensione il sig. Dallera fa riferimento all’opinione inquadrata esclusivamente dalla parte del Produttore Agricolo, e non accenna minimamente alle varie problematiche intermedie sino all’utilizzatore finale, a volte limitato nelle disponibilità economiche, obbligato a scelte confacenti alla diversità dei propri gusti e disponibilità finanziarie.

Le funzioni principali dell’Economia sono assoggettate in primis al “Capitale disponibile / scelta del prodotto / metodi o tecnologie / qualità / onestà che determina l’immagine del produttore / costi / efficienza del personale / spese dirette & indirette / tasse & imposte / imprevisti / trasporti / Agenzie di rappresentanza Internazionali / Pubblicità / Costi e condizioni Fiscali della Politica nell’area / regalie / ecc.  

Resta inteso, ogni Nazione ha i suoi problemi specifici ed ogni Nazione è favorita da privilegi naturali che prediligono lo sviluppo di determinati prodotti e determinate ragioni a preferire lo sviluppo di un prodotto piuttosto che un altro, come pure servirsi da un determinato fornitore, ecc.

Il problema è certamente di natura molto complessa e non riguarda soltanto l’Imprenditoria, ma abbraccia tutto l’iter formato dalle disponibilità finanziarie, dalla produzione, trasporto, promozione, sino all’utilizzatore finale il quale deve fare i conti con le proprie disponibilità e requisiti. Quindi il costo e la scelta del prodotto viene indirettamente attribuito dal consumatore finale, pubblicizzando da bocca a bocca le soddisfazioni o contraddizioni relative al prodotto.

L’autocostruzione, l’autoproduzione di alcuni prodotti di consumo fatti in casa, fanno parte delle limitazioni economiche di molte famiglie con limitato reddito e devono forzatamente rientrare nei budget di spesa per arrivare a fine mese. Nessun egoismo, ma tanta bravura improntata sul risparmio per far fronte ai costi speculativi degli affitti e dei mutui, di cui non trovo nessun accenno.

Basti pensare che in 40 anni in Italia abbiamo subito un’inflazione relativa al costo delle abitazioni in proporzione  dell’11.000%, mentre i salari hanno subito una rivalutazione del 400%.
Il risparmio ottenuto col fai da te, specie nelle famiglie a mono reddito non alterano l’Economia poiché il limitato reddito convoglia l’ammontare risparmiato in necessità diverse e più urgenti.

Il danno maggiore nel fallimento della nostra Economia è stato individuato  nel sistema Italia, con i costi esorbitanti della Politica, della Corruzione, del finanziamento ai Partiti, dei Monopoli Statali che non pagano tasse ne contributi, danneggiando i mercati, per rifocillare ulteriormente i Partiti. ecc.  

Basti immaginare che dobbiamo sostenere spese aggiuntive per adattarci ad un sistema che fa acqua in tutte le direzioni con:
Un Governo Centrale più 20 Super Governi Regionali.
Cento dieci Governi Provinciali.
Ottomila e 92 Comuni con migliaia di Uffici Comunali sparsi per le città.

Centinaia di migliaia di Consiglieri Nazionali.
Migliaia di Consulenti esterni con costi esorbitanti.

Un Parlamento e Senato Nazionale con migliaia di bocche sempre aperte in rappresentanza dei personali interessi, presentandosi con tante promesse soltanto in periodo di elezioni e poi spariscono

Un sistema formato da una infinità di Organizzazioni esterne associate alle Istituzioni, gestite da anime corrotte super rimunerate.
Una Corte Costituzionale che non interviene sulle centinaia di offese alla Costituzione.

Una Corte dei Conti incapace di segnalare al Governo le spese superflue dello Stato e gli sforamenti di spesa pubblica.
Decine di Partiti Politici inutili al Paese e tutti mantenuti ai danni dell’Economia Nazionale

Sindacati collusi fra Politica e Mafia Istituzionalizzata, con milioni di danni al Paese.

Banche gestite da rappresentanti di Partiti Politici a danno della Comunità, con il tacito assenso dei Sindacati, Opposizioni e i Beati simpatizzanti disinformati.

Un Ente Nazionale di Malattia dove la metà delle spese sono rappresentate da furti Istituzionalizzati con miliardi che vanno in tasche diverse e non a sostegno degli ammalati.

Un Ente Pensionistico Nazionale dove la maggior parte degli esborsi è rappresentato dalle Pensioni d’oro, devolute a persone non meritevoli, invece di livellare un tetto Pensionistico Nazionale.
La lista potrebbe andare avanti per diverse pagine e per un ammontare annuo di oltre 140 miliardi di Euro che potrebbero essere risparmiati

Certamente é scoraggiante quando il produttore segue alla lettera tutte le funzioni economico produttive e si rende conto che la sua non concorrenzialità dei prodotti è causata dalla Politica Fiscale che genera sperequazioni speculative al punto di voler chiudere e andarsene.

Un esempio schiacciante ci è stato trasmesso recentemente dalla Fiat e tante altre Industrie famose, le quali hanno abbandonato il Paese, trovando altrove la giusta ricompensa per il rischio imprenditoriale.

Il Comunismo di cui Lei fa accenno, è avvitato soltanto nel pensiero di alcune persone distanti dalla realtà dell’informazione, ma il nuovo ordine mondiale è fondato sull’imprenditorialità privata, sulla cancellazione di tutti i Monopoli Statali, sulla libera circolazione delle merci, sulla concorrenzialità dei prezzi, sulla riduzione dei costi della Politica, sulla libertà della Fede, ecc.

Purtroppo il nostro Paese è ancora impostato su ideologie virtuali di grandezza che dimostrano l’incapacità dell’amministrazione Politica Nazionale, la quale per sopperire in parte alle manchevolezze, esercitano pressioni psicologiche come “l’Italia è Bella e il resto del mondo non compete con i nostri madonnari, la crisi non è nostra ma importata”, assoggettata  a sistemi di spiritualità che limitano l’uomo ad una visione più profonda sulla Divinità della Natura.

Con lo sviluppo della Globalizzazione, il nostro Paese soffre la mancanza di appropriate regole in difesa della produzione interna, promuovendo l’importazione di prodotti dai quattro angoli del mondo che giungono all’utilizzatore finale per favorire lo sviluppo dei trasporti interni e Marittimi, i quali danneggiano il mercato interno ma offrono introiti maggiori al Governo, benché in alcuni casi detti prodotti importati sono di qualità inferiore.

Lo sviluppo della Globalizzazione ha creato forti scompensi produttivi in varie Nazioni, ai danni della disoccupazione interna, con conseguenze Fiscali, riduzione dei consumi, generando sofferenze addizionali e lo sviluppo della delinquenza per ragioni di sostentamento.

La mancanza di buon senso Politico, aggravato dalla morte di tutti i Sindacati di categoria, hanno creato la degenerazione progressiva del sistema Paese.

Benché si dica sul Capitalismo, esso è la funzione principale sia per produrre come pure per condividere insieme ai propri cari uno standard più elevato della qualità della vita.
Se hai soldi, comprerai la migliore qualità di Champagne di importazione e se invece sei limitato finanziariamente ti accontenterai dell’acqua del pozzo a km zero.

In alcuni paragrafi dello scritto mi sembra di capire che il Sig. Dallera si sia fatto influenzare dalle filosofie dell’inizio 900 dove un noto Ideologo Tedesco riteneva che il mondo aveva già raggiunto il massimo sviluppo, mentre ogni epoca nella storia dell’umanità è stata fonte e merito di nuove scoperte e progresso tecnologico e sociale, malgrado le guerre, ed in ogni cambiamento di sistema darà origine a solenni critiche.

Il fatto di essere rilegati all’Euro e al Signoraggio, implica una situazione favorevole ed una contraria in dipendenza dell’intelligenza Economico Politica dei nostri Governanti.
Se non avevamo quel mostruoso debito pubblico, adoperando l’Euro esclusivamente per  transazioni estere, promuovendo una divisa locale per usi interni, l’effetto sarebbe completamente diverso.

Fra i più gravi errori Politici destinati a creare recessione in un Paese, l’elevata applicazione delle Tasse, Imposte, l’insicurezza e i costi della Politica, oltre alle Ingiustizie le quali tendono a creare rivendicazioni, scoraggiare le risorse umane “il Capitale Finanziario e il Capitale Umano” demoralizzando  lo sviluppo imprenditoriale e gli Investimenti.

In conclusione vorrei fare una premessa. In Italia è ormai diventata una abitudine comune riversare tutte le colpe sul Governo del Paese, è vero che siamo molto scarsi di uomini capaci e soprattutto onesti nel dirigere il transatlantico Italicus, è altrettanto verissimo che abbiamo una Giustizia Politicizzata che vorrebbe una scarpa in Tribunale, una in Banca, una in Politica ed una a sonnecchiare, è vero che la Politica è entrata di prepotenza a formare un Regime di Polizia falsamente denominata Democrazia, è vero che abbiamo un sistema Costituzionale da rivedere ed aggiornare, è vero che i Partiti hanno affondato le mani e i piedi nelle risorse dello Stato prosciugando la finanza pubblica, è vero che i Politici si sono attribuiti privilegi super naturali ai danni dei lavoratori, dei Pensionati, degli Ammalati, della Scuola, dell’Industria, dell’Informazione, ecc., ma è anche vero che il Popolo Italiano non è sufficientemente maturo per meritarsi un cambiamento della Politica di cui un terzo degli Italiani sventola ancora bandiere Rosse acclamando Marx mentre la Russia, la Cina, il Vietnam, e mezza Corea tutte Nazioni profondamente Comuniste si sono convertite al Capitalismo.

L’America è diventata grande per merito della fratellanza diffusa nel Paese, dove i cittadini condividono gioie e dolori, si aiutano a vicenda nello sviluppo di progetti per il bene comune, finanziano idee che creano occupazione, sono i primi della classe nello sviluppo della scienza e della tecnologia, il Presidente Americano ha uno stipendio equivalente alla metà del nostro Capo della Repubblica, hanno un sistema Politico Giuridico Istituzionale che costa un terzo del nostro, con una popolazione quattro volte quella Italiana.

Nel nostro Paese, presentare un progetto di sviluppo si passa per scemi, bisogna mettere l’idea, il capitale, garantire la continuazione del lavoro, il rischio d’impresa, seguire tutte le leggi ordinarie e quelle imprevedibili, reggere il peso dell’inflazione, sostenere il costo della vita, della Politica e dell’Energia, essere soggetto alle imposizione Sindacali, pagare le prebende ai Politici, pagare il pizzo per non subire danni all’attività, poi arriva il fisco e pretende l’80% del ricavato e per ultimo arriva Monti con l’IMU, il TARSU e il FICUS.

Pare sia una patologia dei popoli Latini fortemente condizionati da preconcetti Religiosi che frenano il libero progredire dell’umanità. Dalla Bibbia: puoi cibarti di tutti i frutti dell’albero ad eccezione dell’albero della Scienza del bene e del male.

Mi fermo ringraziandola per l’occasione per aver partecipato ad una semplice esposizione sull’Economia Italiana.

Anthony Ceresa

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