Antonio Ingroia, ex magistrato palermitano, oggi avvocato, e fondatore del movimento 'Azione civile' propone un "un governo del presidente che duri due o tre mesi" il tempo necessario ad affrontare le 'scadenze' nazionali e internazionali per poi tornare al voto. Per Ingroia ogni ipotesi di alleanza Pd-M5s è un "accordo contro natura" e "sconcertante" sarebbe l'altra alternativa, ossia "una piroetta del M5s" che torni a un'intesa con la Lega.
Nei giorni caldi della crisi di governo Antonio Ingroia aveva lanciato un appello ai pentastellati e messo in campo la sua idea: "una grande lista civica con un coordinamento nazionale". Un 'cartello' di movimenti, associazioni ambientaliste, antimafia e anticorruzione che si allei con il M5s alle prossime elezioni politiche. Magari con Conte come candidato premier.
Un progetto che, giura l'ex pm del processo trattativa Stato-mafia, ha raccolto il sostegno di attivisti e militanti pentastellati. "Ho ricevuto tante adesioni da parte della base , di qualche consigliere comunale e regionale e l'attenzione di alcuni parlamentari" racconta all'Adnkronos.
Secondo Ingroia al M5s non resta che un'unica strada.
"L'M5s faccia un'inversione a U dicendo che non ci sono le condizioni per fare un governo duraturo perché mancano gli alleati. Si apra a un governo del presidente che duri due o tre mesi, il tempo necessario per superare le emergenze e si vada al voto". Un arco temporale utile al M5s per "tornare alla propria essenza identitaria, aprendo un dialogo non con il vecchio sistema politico contro cui è nato, ma con le realtà che sono fuori dal Parlamento". Il riferimento è al partito dell'astensione. "Oggi il 60 per cento degli italiani non va a votare, è un potenziale enorme in termini numerici, al momento disperso, a cui il M5s potrebbe tornare a dare voce". Un'alleanza civica che, secondo il fondatore di Azione civile potrebbe riportare il Movimento a vincere e a conquistare una maggioranza nel Paese e in Parlamento per "tornare al governo a testa alta e senza subire i prevedibili ricatti e condizionamenti che dopo Salvini anche il Pd imporrebbe".
Fonte notizie: https://www.today.it/politica/nuovo-governo-premier.html
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