venerdì 26 settembre 2014

Informazione - L'altra campana.. e la voce del padrone



Dare una occhiata ai titoli dei quotidiani, specialmente alle pagine politiche ed economiche, è come camminare in una piazza popolata da borsaioli, ladri, truffatori e giocatori dei tre bussolotti: se li conosci li eviti.

Se invece credi a quello che dicono, l'inganno fraudolento è pressoché garantito, una trappola pronta a chiudersi appena ci entri.

Questo probabilmente a causa del fatto che non esistono più giornalisti: esistono i comunicati di agenzia dei padroni, ed educati impiegati di ufficio che per vivere li traducono in qualche modo in articoletti-fotocopia (non ce l'ho con i giornalisti: conoscendone alcuni, ho raccolto varie miserevoli storie sulla loro attuale condizione sotto ricatto, e non li invidio..).

"La voce del padrone" non stampa più musica, come ai bei tempi della splendida etichetta discografica col cane che ascolta il grammofono: stampa informazione. E, come il cane, il pubblico, chissà perché, la segue, scambiandola per vera.
Una vita da cani, insomma, meglio cambiare abitudini.
Chi proprio non può disintossicarsi dal consumo, può sempre impiegare un utile semplice antidoto: leggi qualcosa sui giornali ? Deducine che è vero il contrario. Ti sbaglierai pochissime volte (per esempio, le pagine dei morti di solito sono credibili, è abbastanza raro che sia annunciato defunto un vivo, casomai capita il contrario, che uno spacciato per vivente sia in realtà un defunto zombie, e per esempio stia al governo, un posto adatto). 

Un esempio di "altra campana"....

"Gli americani hanno sempre bisogno di ‘punire’ qualcuno, si tratti di Iran, di Milosevic, di Talebani, di Saddam, di Gheddafi. Sta nella loro cultura protestante. Un tempo, non tanto lontano, i bambini e le bambine riottosi venivano fustigati davanti a tutta la famiglia, a culo nudo per umiliarli (nelle scuole inglesi è esistita per tutto l’Ottocento e oltre, la pratica del ‘flogging’: frustare lo studente o la studentessa indisciplinati davanti a tutta la classe, con le vesti rialzate o i calzoni abbassati -Abu Ghraib si spiega anche così). Sono sempre lì a segnare ‘linee rosse’ invalicabili, ‘diritti umani’ inviolabili in nome di una morale (Saint-Just avrebbe detto una ‘virtù’) superiore, la loro. Io non riconosco agli americani alcuna superiorità morale. Hanno cominciato con un genocidio infame e vile (winchester contro frecce), usando anche le ‘armi chimiche’ del tempo (whisky) per distruggere un popolo spirituale come i pellerossa (e adesso si scandalizzano per gli iazidi).

Durante la seconda guerra mondiale bombardarono Dresda, Lipsia, Berlino uccidendo volutamente milioni di civili col preciso scopo, dichiarato dai loro comandi politici e militari, di «fiaccare il morale del popolo tedesco». 

Sono gli unici ad aver usato l’Atomica, e Nagasaki venne tre giorni dopo Hiroshima quando si conoscevano i suoi spaventosi effetti. Sono l’unico Paese occidentale ad aver praticato la schiavitù in epoca moderna, scomparsa in Europa dalla fine dell’Impero romano. Hanno avuto l’apartheid fino al 1960, salvo scagliarsi subito dopo contro quella sudafricana che qualche ragione in più ce l’aveva.  Io non sto con l’Isis. Ma l’ipocrisia americana mi fa più ribrezzo dei tagliatori di teste islamici".
Massimo Fini. (Fonte: Il Fatto Quotidiano).
Già, le cose stanno proprio così.

Anche perché, oltretutto, è inutile credere che il problema dei "tagliatori di teste" possa positivamente occuparsene chi taglia industrialmente teste, pance, gambe, braccia, piedi, in continuazione, come gli statunitensi con il loro eserciti terroristici e i loro bombardamenti sugli abitati civili in ogni angolo del mondo.

Chi volesse davvero affrontare il problema del "terrorismo" dovrebbe cominciare eliminando governo ed esercito degli Usa, di Israele, e dei loro alleati.
Poi, casomai, si potrebbe anche discutere del resto, naturalmente.
Ma le priorità vanno rispettate, bisogna cominciare dalla radice del problema.
Quanto meno, per la parte che ci riguarda, come cittadini europei, membri di nazioni alleate con i due governi più terroristi del pianeta.

Vincenzo Zamboni

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