Mi chiamo Francesco Moschini,sono di Capodimonte,ho 36 anni e due figlie.
Sono di Capodimonte da generazioni conosco tutti e mi conoscono tutti, sento l'erba che cresce e sono felice quando un 'capodimontano' vince o emerge in ogni aspetto della vita, lavorativo ,sportivo,creativo,musicale e personale.
Questo mi fa pensare che un paese di 1600 abitanti alla fine e' una grande famiglia,fatta di persone diverse che si uniscono nei momenti cruciali, che litigano ,che non si parlano per periodi e che si salutano a volte "a mezza bocca",pero' mi ha sempre colpito il fatto che se incontro un 'capodimontano' lontano dal paese, in un posto o citta' grande, il saluto diventa affettuoso e pieno di gratitudine, come se in quel saluto c'e' tutta la nostra storia condivisa, nel bello e nel brutto.
Mi dispiace quando vedo giovani che devono andare via per lavorare, talenti che potrebbero cambiare le cose, quando vedo giovani che seduti sul muro non hanno nulla da dire o che aspettano il sabato per anestetizzare tutta la settimana fatta di tante cose che sentono e vivono senza poter far nulla per cambiarle.
Il Comune di Capodimonte potrebbe dar lavoro ed attività a tanti giovani non solo nel suo paese ma di paesi vicini, attraverso il turismo, l'agricoltura e l'artigianato, però sembra che tutto peggiori.
Il turismo cala sempre di più e non si vedono idee e progetti concreti per poter cambiare rotta.
Per salvare una barca bucata che rema verso un isola chiusa.
Mi domando perché il tecnico comunale di Capodimonte come Luciano Cimarello sia contemporaneamente anche sindaco di Montefiascone, come fa a gestire i due impegni così importanti,a trovare il tempo,la disponibilità,la pazienza,le idee per sostenere i giovani, le persone dei due paesi.
Domando a lui, chi gestisce l'unica area camper di Capodimonte, l'unico campeggio?
Se sono suoi parenti? Se ci lavora sua figlia,se ci lavora anche lui?
Che differenza c'è tra lui e Berlusconi visto ch'è del Pd?
Ogni volta che vado al Comune di Capodimonte non lo trovo quasi mai e, quell'unica volta che riesco a parlarci, gli squillano sempre i telefoni e il tavolo è pieno di carte, non mi guarda negli occhi e porta avanti più cose, dialoghi e questioni.
Ci sono persone che grazie alla sua disponibilità e prontezza potrebbero cambiare la vita, migliorarla e migliorare il paese.
Chi fa tante cose le fa veramente bene? E perché fa tante cose? E' una persona profondamente insicura ed ha bisogno di sentirsi grande monopolizzando il mercato,le attività,le cariche istituzionali?
Creare una rete dove tutte le persone sono legate ad una sola e dipendono esclusivamente ad essa non e' come la dittatura?
E' difficile curare un male se non si conosce la causa del male, cosi' e' difficile curare un paese ed una nazione se non si percepisce la natura della mente di chi comanda,gestisce,prende decisioni.
I giovani in questa epoca devono essere ascoltati e sostenuti, gli adulti dovrebbero fare da argini non da dighe per canalizzare il flusso del cambiamento.
E' l'acqua che sgretola le rocce formate da anni di errate convinzioni,luoghi comuni ed i giovani sono l'acqua che cambia la storia.
Vorrei incoraggiare tutti i giovani a non mollare, quando trovano persone arroganti, megalomani, manipolatori.
Vorrei dirgli: “non vi preoccupate anche se non riuscite a dire la vostra in quel momento e magari la rabbia vi chiude,anche se abbassate lo sguardo, fate una promessa solenne nella vostra vita,una dichiarazione"
"Io non sarò mai come te"
Francesco Moschini - moschini.fra@gmail.com
Caro Francesco, la tua esternazione mi ha commossa. "Io sarò sempre con te!" e con quello che dici. Ho quasi il doppio di anni di te e ho vissuto per 9 anni quelle realtà di cui parli... me ne sono allontanata proprio perché ho pensato "io non sarò mai come te" . L'ingordigia, la prepotenza e l'arroganza rovinano il mondo intero. Rimani come sei, pulito e candido, sulle orme di un altro Francesco di cui spesso ci dimentichiamo.... Un abbraccio
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