domenica 6 maggio 2012

Sovrappopolazione, emigrazione, razzismo ed ideologia nichilista

La grande ammucchiata


Le considerazioni qui sotto riportate sono pertinenti e oserei dire drammatiche.
Di fatto con una immigrazione selvaggia e forzata stanno, a poco a poco, distruggendo tutto il patrimonio etnico, culturale e storico dell’Italia. Le nascite di bambini figli di extracomunitari o comunque di non italiani opputre razzialmente misti, stanno superando quelle degli italiani, il che dimostra quanto facilmente ipotizzato: la scomparsa dell’italiano.

Ma questa maledetta società multietnica, anticamera del crogiolo spaventoso del miscuglio razziale, “melting pot”, avrà conseguenze devastanti non solo per gli italiani, ma anche per tutte quelle altre razze così forzate a miscelarsi.

Sarà la perdita di ogni tradizione propria, di ogni cultura peculiare ai vari popoli, tradizioni e culture specifiche, guscio di difesa di ogni razza, formatesi nei millenni.

Avremo invece l’avvento di individui psicologicamente “spezzati”, senza punti di riferimento, privi financo di un semplice retaggio storico a cui aggrapparsi.

Le conseguenza saranno devastanti soprattutto con il moltiplicarsi dei delinquenti e dei criminali, naturale attitudine di soggetti così sradicati.

Ma a proposito di criminali assistiamo impotenti anche all’arrivo di etnie notoriamente dedite al crimine, che arrivano da noi e dove si fermano passano come cavallette compiendo ogni genere di crimine nei confronti di una popolazione inerme. Soprattutto le donne, gli anziani, i bambini e gli invalidi, sono i più esposti a queste torme di criminali. I TG ne danno continuamente notizia, raccontano anche di pene mai completamente consumate o di altre pene del tutto ridicole grazie ai vari cavilli giudiziari. In definitiva non gliene frega niente a nessuno.

Questo sta accadendo, vogliono trasformare l’Europa tutta in una specie di Brasilia, dove secoli di melting pot ha generato l’avvento di uno strato popolare penoso con individui aperti ad ogni decadimento morale e spirituale e dove non si trova un minimo di capacità intellettive e manageriali. L’ideale per chi vuol dominare il mondo.

Ringraziate la Chiesa, i Sindacati, i partiti politici le ideologie neoradicali.
Ma attenzione, l’esperienza ci insegna che i gruppi, presunti “razzisti”, che sembrano opporsi a questa immigrazione selvaggia, sono in realtà eterodiretti da centrali di intelligence che li usano per creare incidenti, che poi i mass media espressione del potere mondialista, sfrutteranno per criminalizzare e deviare ogni sana forma di protesta e ribellione popolare. E’ l’esatto caso dei cosiddetti gruppi neonazisti e antisemiti che ben sappiamo di chi fanno il gioco. Se non ci fossero il Sistema dovrebbe inventarli, e infatti....
Qualcuno mi dirà che sono catastrofico e pessimista. Sarà, ma datemi voi una speranza.

Maurizio Barozzi


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Con nessun altro nome, potrebbe essere descritto quel che sta accadendo in Italia, e che sta accadendo sotto i nostri occhi. Attoniti e imbelli.
Una sostituzione lenta e pacifica, e per questo più subdola, della popolazione autoctona con elementi estranei. In nome dell’accoglienza, dell’apertura all’altro, della resa incondizionata all’ideologia nichilista dell’interscambiailità-degli-individui, stiamo assistendo all’occupazione del nostro Paese. E dell’intero continente europeo.
Quello che un tempo era un valore non-negoziabile, l’indipendenza e l’autogoverno, è oggi bollato come “razzista”. Quello che era, e dovrebbe essere, il valore fondante di ogni Democrazia, l’Identità, viene oggi deriso e vilipeso in nome di un assurdo multiculturalismo e autolesionismo etnico. Mentre i politici europei, sempre più in balia della demenza senile che coglie ogni élite al tempo del proprio tramonto, si arruffano come vecchie comari inacidite in stolte diatribe elettorali, quello che stiamo perdendo è l’unica cosa che conta: noi stessi.
La nostra Civilizzazione. Dante, Shakespeare, Goethe, Boudelaire, Cervantes: tutti seppelliti da un’ondata indistinta. Dall’immigrazione che sta sconvolgendo, e distruggendo, l’entità etno-culturale del nostro continente. Non resterà, nulla. I nostri teatri, le nostre Chiese, i musei e i cimiteri ove riposano i nostri avi, tutto verrà seppellito dall’ingordigia del consumismo e dall’ignoranza dei nuovi venuti. Tutto verrà dimenticato sotto le muffe e l’erba, come le rovine di Roma. Una civiltà cadrà sotto l’impeto e l’ignoranza dei nuovi barbari.
Al di là delle statistiche manipolate, oggi, gli abitanti non-autoctoni di nascita o di origine, di prima seconda o terza generazione non importa, sono già il 30% degli abitanti della Francia e della Gran Bretagna. Più del 25% in Germania e più del 10% nell’agonizzante Spagna. Quasi il 10% in Italia. Se nulla verrà fatto, tra meno di due generazioni, Gran Bretagna e Francia, saranno i primi due paesi a cadere sotto il giogo dell’occupazione. Il resto d’Europa seguirà. Sepolta per sempre, sotto l’ignavia di chi non l’ha difesa. E di chi ha fatto di tutto, perché non ci fossero motivi per difenderla.
Arrendetevi! Gridano sempre più assatanati i sacerdoti del nuovo culto. Il futuro è multietnico, vaticinano. E voi, non potrete farci nulla, ogni “resistenza è vana“.
E lo dicono, perché è con l’ineluttabilità dell’esito, che si cerca di disarmare la resistenza all’invasione. E’ con questo senso di “destino ormai compiuto”, che si cerca di “anestetizzare” la ribellione.
Non credete a quello che dicono. Sempre più Italiani si stanno svegliano dal “sonno indotto”. La Grande Depressione farà il resto. Il nostro compito è farci trovare pronti, non cedere un millimetro della nostra Identità: nelle scuole, nelle persone che frequentiamo, nei locali dove andiamo, nelle persone a cui diamo lavoro e a quelle a cui non lo diamo. In quel senso di appartenenza che non deve mai abbandonarci. (...) Non arrendetevi.

(Fonte: http://networkedblogs.com/)

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Commento di Giorgio Vitali:

IL PROBLEMA NON è SEMPLICE, MA VA VISTO IN UN'OTTICA CONCRETA.
CONCRETAMENTE: NATURA NON FACIT SALTUS! E' UNA QUESTIONE DI FISICA...che per ciò stesso non è eliminabile.

1) Poichè la Natura NON lascia spazi vuoti, è giocoforza attendersi che questi spazi vengano COPERTI da chi si trova in sovrabbondanza. Accade con le razze viventi, TUTTE! A cominciare da QUELLE VEGETALI! L'Italia si va svuotando di italiani e si va riempiendo di individui provenienti da paesi in cui la popolazione è in sovrabbondanza ANCHE RISPETTO ALLE DIPONIBILITA' ALIMENTARI. Stessa cosa accadde durante le INVASIONI BARBARICHE. IDENTICO DESTINO.

2)NOTA: la prima volta che andai in Francia, nel lontano 1952, NOTAI una altissima percentuale di Algerini. Si trattava peraltro, di PROFUGHI dalla lunga guerra interna d'Algeria. OGGI FRANCESI A TUTTI GLI EFFETTI. ( Di cui però NON noto la presenza...almeno dal punto di vista politico.)

CONCLUSIONE: ritengo che anche in questi casi sia questione di LEADERSHIP. Una comunità che ha capi responsabili, affronta il problema. ALTRIMENTI non è una COMUNITA'. Come l'Italia di oggi. UNA MASSA SBANDATA vittima di RIFLESSI CONDIZIONATI.

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Commento di Paolo D'Arpini:

Non esiste razza, non esiste uomo diverso da un altro, non esistono culture superiori od inferiori esistono solo ideologie e religioni che dividono gli esseri umani. La paura di perdere l'Italianità è secondo me ridicola, gli italiani non esistono, sono solo un'accozzaglia di vari popoli e famiglie umane che nel corso dei secoli e millenni hanno convissuto in un pezzetto particolare del pianeta. Ve ne saranno altri che giungeranno, ve ne saranno altri che se ne andranno.. Così succede e così sarà. L'importanza non è il riconoscimento dell'etnia ma il senso di appartenenza al luogo e la condivisione della società che lì vive. Questo è il concetto bioregionale e questo dovrà accadere se vogliamo che la specie umana ritrovi se stessa...

1 commento:

  1. Condivido in pieno il contenuto di questo post. E non sono "razzista", anzi sono sempre stata politicamente orientata a sinistra (quando una sinistra c'era). Ma il disagio degli italiani di fronte all'ondata inarrestabile di immigrati, sempre più esigenti, spesso arroganti, indifferenti alle nostre tradizioni, ma estremamente permalosi quando vengono "offese" le loro; questo disagio lo si percepisce ovunque, parlando con la gente, soprattutto con chi gli immigrati li conosce, perché magari ci lavora. Sfatiamo il mito che i pregiudizi verso gli immigrati nascono dall'ignoranza. Le persone più allarmate dalle nuove invasioni barbariche sono proprio quelle che li conoscono bene, mentre per chi vive nei quartieri alti e frequenta salotti intellettuali, è facile inneggiare al peace & love senza sapere di cosa parlano.
    Il pericolo di questa forzatura chiamata melting pot, è proprio quell'esplosione di violenza razzista che i benpensanti vorrebbero evitare. Aprite gli occhi, perché i poteri politici ed economici oggi non ve le diranno queste cose. Facendo leva sul vostro senso di colpa e su un concetto di fratellanza che non ha alcun riscontro antropologico e storico, trasformeranno l'Europa in un nuovo quarto mondo, dove sarà più facile reperire schiavi a basso costo e cancellare ogni traccia di democrazia.

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