sabato 19 maggio 2012

Scie chimiche e scie blù, sempre più blù... finchè diventano nere

Scie chimiche

Sulle scie chimiche, conferme e dubbi – Scrive Enrico Galoppini: “Avevo mandato un mio articolo sul tema... nel quale avanzavo l'ipotesi la più inquietante, ma la più verosimile (le altre sono elencate nel collegamento all'interno dell'articolo stesso), alla luce dei "tempi ultimi" che stiamo vivendo... Non so se è arrivato, pertanto lo ripropongo. Non è questione di essere "scettici"... è un fenomeno osservabile da chiunque! Ma non mi ripeto e v'invito a leggere l'articolo...


Che cosa penseremmo di chi ci governa se - oltre a tutto quel che già sappiamo dalla diretta esperienza quotidiana o sospettiamo sulla base di più d’un indizio ricavato anche dalle nostre letture - venissimo a sapere che permette a della gente senza scrupoli di avvelenare l’aria che respiriamo? Più esattamente, di infestare i cieli con ogni sorta di porcheria? Ne penseremmo tutto il male possibile, che sono dei delinquenti, no?

Bene, cominciamo a entrare in quest’ordine d’idee, perché questo è esattamente ciò che accade ogni giorno nei cieli italiani. Mi riferisco a quelli italiani perché vorrei che nella mia terra, l’Italia, a prescindere da una farsa che si chiama “Repubblica Italiana”, non esistessero cose simili, ma il fenomeno interessa almeno tutte le nazioni sottoposte al dominio della Nato. E sottolineo “nazioni”, perché qua è anche l’ora di piantarla col chiamare la terra degli avi “il Paese”. Sì, il Paese di Pulcinella!

Per capire il livello delinquenziale di chi sarebbe invece preposto ad incoraggiare e tutelare la salute dei propri connazionali, ci si può informare sul fenomeno noto come quello delle “scie chimiche”, sul quale, in rete, esiste un’abbondante messe di materiale. Qua, ad esempio, può essere consultata una cernita degli interventi più significativi: http://www.facebook.com/note.php?note_id=198103840208321

Che cosa stiano combinando realmente certi individui senza scrupoli con le “scie chimiche”, ciascuno lo deduca, si faccia un’idea, dalla lettura dei suddetti materiali. Ce n’è per tutti i gusti: dalle modificazioni climatiche all’impoverimento dei terreni attraverso il rilascio di agenti tra cui bario, torio ed alluminio; fino a chi si spinge ad ipotizzare un programma di condizionamento/indebolimento mentale di masse sempre più ridotte ad uno stato catatonico, indotte così a sentirsi sfasate e “depresse”; altri, poi, ipotizzano scenari da incubo, ponendo in relazione tali scie con la diffusione di un terribile morbo. Il quadro, solo soffermandoci a queste prime ipotesi, già delinea chi potrebbero essere i beneficiari della turpe operazione: chi intende ingozzarci di cibo artificiale (ogm) e medicine. Ma con tutta probabilità c’è dietro ben di peggio… o meglio, di qualitativamente diverso da quello che a prima vista può considerarsi un “crimine ambientale” o un “danno alla salute”.

Le obiezioni da parte delle “autorità” a tutta quella mole d’informazioni e d’ipotesi sviluppate da chi s’è messo in testa di vederci chiaro, praticamente, non esistono. Tacciano di “esagerazione”, “paranoia” e di “complottismo”. Niente di nuovo: sono sempre le solite accuse scagliate per evitare d’intavolare un qualsivoglia confronto con chi s’è ammoscato ed ha addotto argomenti che non ripugnano alla ragione. La “consegna del silenzio” fa il resto: se la tv e giornali non ne parlano, il problema non sussiste. E se proprio non basta, si sguinzagliano dei provocatori per spararle grosse, incredibilmente grosse, onde svalutare la credibilità di chi denuncia seriamente il fenomeno, che per associazione verrà considerato un povero “pazzo”: è una tecnica collaudata quella di mandare avanti personaggi poco preparati, farseschi o ambigui, legati ad ambienti o adusi ad atteggiamenti squalificanti, per il timore che in troppi si rendano conto che il potere mente su questioni troppo importanti, d’interesse davvero generale (ad esempio, ricordo d’aver sentito dei “controinformatori” che asserivano d’aver fotografato degli Ufo accanto alle Torri gemelle!). C’è anche un’altra tecnica, che serve allo stesso scopo, che è quella di far dire a certi personaggi ben integrati nel sistema (un sistema – non lo si perda mai di vista – che è la diretta conseguenza della negazione di Dio e della Verità) alcune “verità” sull’argomento scomodo di turno, cosicché un certo pubblico disposto ad ascoltare solo figure “autorevoli” non presterà la minima attenzione a chi, pur sciorinando fatti inoppugnabili, non è ammantato dall’aura della “autorevolezza”. Questo, per sottolineare che comunque bisogna fare attenzione a cosa viene detto, a chi lo dice, da che “pulpito” lo dice eccetera. Di questi tempi, poi, vi è una differenza fondamentale tra coloro che criticano tutto, spietatamente, lasciandoti praticamente “disperato” perché al fondo sono dei disperati pure loro, e chi invece cerca di offrire un servizio, a se stesso e al prossimo, per “darsi una sveglia”, da intendersi come trampolino di lancio per la comprensione di dove bisogna “orientarsi” e che direzione imprimere alla propria esistenza.

Ma in questa sede non m’interessa entrare nel campo delle ipotesi sugli obiettivi di coloro che rilasciano le “scie chimiche”, né dei dibattiti – come spesso avviene, accesissimi, ma solo su internet perché i media ufficiali hanno la “consegna del silenzio” – tra i fautori di differenti “verità”. Ma un fatto è certo: tutti – per il solo fatto di avere due occhi innestati in una scatola cranica e collegati ad un cervello - possono osservare, a qualsiasi ora del giorno, che il cielo è costantemente scarabocchiato con strisce lunghissime rilasciate da aerei che transitano ad una quota che non è quella degli aerei di linea quando sorvolano una città, né è quella dei medesimi aerei quando sono in procinto di atterrare nell’aeroporto cittadino. Difatti, né i primi né i secondi lasciano alcuna lunga scia dietro di sé, e pure questo banale fenomeno è osservabile da chiunque!

Se c’è infatti una cosa davvero eclatante in tutta questa storia delle “scie chimiche”, è che non si tratta di un argomento da “grandi esperti”, almeno nel momento della rilevazione ad occhio nudo: ripeto, basta guardare in aria per rilevare quantomeno una clamorosa anomalia rispetto alla normalità, che non prevede un cielo ridotto ad una partita a “tris” tra aerei!

Il cosiddetto “uomo della strada” - quello completamente beota che crede praticamente a tutto quello che gli viene raccontato dalle “autorità” - se interpellato risponde in due modi: “Sono i voli di linea, che ora sono sempre di più”; oppure: “Sono gli aerei supersonici”. Una risposta, la seconda, sentita con le mie orecchie, eppure tanto basta per rassicurarsi. Ma chi si dà questa spiegazione forse non è mai stato ad una manifestazione delle “pattuglie acrobatiche”, dove le strisce di fumo colorato escono solo se azionate dai piloti, altrimenti dall’aereo, anche quando risale di quota, non esce un bel niente. Per di più, essendo il medesimo “uomo della strada” completamente illogico, quand’anche ritenesse che tutti gli aerei a reazione militari rilascino delle lunghe scie visibili dovrebbe porsi la seguente domanda: “Come mai tutti questi aerei in circolazione? C’è una guerra in corso sui cieli della mia città?!”. E, al colmo dell’assurdità, ch sostiene questa spiegazione di comodo non si pone nemmeno il dubbio che se un aereo è “supersonico” deve per l’appunto fare un gran rumore… E, al fondo dell’abbrutimento, dell’attitudine a farsi manipolare come un pollo in batteria, vi è persino chi vede queste strisce nel cielo e perentorio afferma: “Ci sono sempre state!”.

Si potrebbe andare avanti parecchio a prendere in giro la massa di rincitrulliti che trangugia ogni fesseria per non dover mettere in discussione la propria esistenza, il modo in cui accetta di essere un “suddito” perfetto, una pecora da tosare, ma insisto sull’esigenza di focalizzare l’attenzione su un elemento che, al di là delle varie ipotesi, costituisce un fatto osservabile da chiunque: a tutte le ore, il cielo viene scarabocchiato con lunghe scie rilasciate da aerei che non riportano alcun segno distintivo.

“A tutte le ore”: ci si può alzare all’alba, ed il “reticolato” è già bell’e pronto (e dà sul rosaceo); al mattino o al pomeriggio, col cielo azzurro, può accadere l’incredibile: nel blu, dipinto di blu, voilà una striscia lunghissima disegnata col bianchetto! Oppure un cielo bellissimo che a forza di scarabocchiarlo pian piano diventa lattiginoso, a causa del progressivo espandersi delle scie, che prima prendono una tipica forma “a vertebre” e poi si spandono mescolandosi l’una con l’altra.
“Scarabocchiato”: va detto perché c’è addirittura chi, tra i suddetti beoti, vi è chi scambia queste strisce nel cielo per delle nuvole! In attesa che qualche metereologo da strapazzo s’inventi pure una nuova classe di nembi…
“Rilasciate da aerei”: sì, perché basta stare per qualche minuto col nasetto per aria (e talvolta anche meno) per vedere un aereo intento ad irrorare il cielo con questi ‘misteriosi vapori’. Nota importante a proposito della quota di volo: se il tempo è nuvoloso l’aereo in questione passa tra le nuvole, apparendo e scomparendo, cosa che non fanno gli aerei di linea di passaggio su un territorio… tutti noi siamo stati in aereo e sappiamo che lungo la rotta le nuvole le vediamo dal finestrino sotto di noi.
“Con nessun segno distintivo”: si faccia caso al fatto che tutti questi aerei sono bianchi, più bianchi che non si può, quindi non appartengono ad alcuna compagnia. Sono forse aerei cisterna?

Si può anche aggiungere qualche altro elemento tratto dall’osservazione ad occhio nudo: il movimento nient’affatto rettilineo dei suddetti aerei, il che non è propriamente il tragitto seguito dai voli di linea, i quali non cambiano direzione così spesso... Se si è fortunati, capita di vedere simultaneamente uno di questi allegri ‘graffitari del cielo’ all’opera e un normalissimo volo di linea, senza alcuna scia, o al massimo quella che conosciamo sin da bambini, cortissima e subito dissolta, se transitante ad altissima quota. Oppure è possibile osservare due, tre aerei che rilasciano queste scie: capita di vederne due che all’inizio compaiono all’orizzonte piuttosto vicini, per poi divergere; oppure la scia lasciata dall’uno, poco dopo viene intersecata dalla scia lasciata dall’altro: beh, non mi sembrano esattamente le procedure di sicurezza seguite dai “voli di linea”!

A questo punto però bisogna porsi una domanda importante: chi ci comanda (intreccio d’interessi finanziari, industriali, politici e militari) è evidentemente implicato in un’operazione che ci vuol tenere segreta nelle sue finalità (e chissà quanto ci costa con tutto questo via vai di aerei che consumano quantità pazzesche di carburante!), perciò è normale che non fiati… Ma la famosa “gente”, com’è possibile che non s’accorga di nulla? O, peggio, che non si domandi perché mai il cielo viene deturpato in questo modo così plateale? Evidentemente Lorsignori sanno con quali livelli di passività hanno a che fare, quindi stanno elevando progressivamente i livelli di manipolazione e di raggiro, convinti come sono di avere a che fare con una massa amorfa abituata ad “abbassare la testa” (e non solo metaforicamente!). Non fanno un colpo di Stato e lo chiamano la “salvezza della Patria”? Non mettono a strozzo nazioni intere e si presentano come dei “benefattori”? Non rubano tutto e lo chiamano “riforme” e “privatizzazioni”?

C’è poco da fare, sono convinti di avere di fronte dei “sudditi”, della gente prostrata internamente, senza dignità né spina dorsale, e gli va bene così. Ci sono state alcune giornate in cui, se vivessimo in un mondo normale, visto che uno dei classici argomenti di conversazione è il tempo atmosferico, la prima cosa che ci si direbbe tra vicini di casa sarebbe: “Ehi, hai visto che bella giornata?”; “Sì, che cielo azzurro!”; “Ma cosa cavolo è questa striscia bianca rilasciata da quell’aereo!?”. A quel punto, sempre in mondo normale, cercheremmo di capirne qualcosa di più, chiamando una delle “agenzie di rilevamento ambientale” (a cosa servono, sennò, a dargli lo stipendio?); poi potremmo provare a telefonare alla torre di controllo del più vicino aeroporto… Ma anche queste cose sono tutte state già fatte da chi da anni denuncia la cosa… e non si riceve mai uno straccio di risposta esauriente: con tutta evidenza vi è l’ordine di non parlare di quest’operazione, che deve procedere indisturbata, per fini che molto probabilmente vengono tenuti all’oscuro anche della stragrande maggioranza degli “addetti ai lavori”, forse addirittura di quelli che pilotano gli aerei che rilasciano le scie.

E qui veniamo alle note davvero dolenti. Che lo stesso pilota non si ponga troppi dubbi non deve sorprendere. C’è in giro un sacco di gente che per il solo fatto di dover “eseguire degli ordini” fa delle cose ripugnanti e nocive. La domanda sorge spontanea: “Ma non pensa che là sotto c’è anche la sua famiglia?”. No, non c’è niente da fare: la forza del condizionamento e della paura di “rimetterci” è troppo forte. Se poi pensiamo che con ogni probabilità questi piloti sono dei “militari” (metto le virgolette perché ormai sono sempre più a difesa d’interessi privati), si capisce che si è di fronte a persone che per deformazione professionale devono “obbedire” e zitti. Che eseguano tutto ciò per conto di qualcosa che va al di là delle “autorità italiane” non rappresenta infine alcun problema, poiché è stato fatto un lavaggio del cervello per inculcare il concetto della nostra “grande patria da New York a Tel Aviv”. E i metereologi non fiatano perché sono anch’essi dei militari: non a caso hanno eliminato le classiche “immagini dal satellite” per sostituirle con delle coloratissime e accattivanti “grafiche” che ormai occupano tutta una sezione dei notiziari, dove un citrullo-giornalista che giochicchia con una specie di ‘meteovideogioco’ occupa provvidenzialmente del tempo da dedicare altrimenti alle notizie vere.

Ma in fondo, anche questo aspetto non ci deve sbalordire eccessivamente, poiché, ripeto, è pieno di gente che per “portare la pagnotta a casa” deve eseguire dei compiti abominevoli tutti i giorni. E che la “gente” non si scandalizzi per il deturpamento e l’avvelenamento dell’ambiente non è certo una novità: la maggioranza delle persone ha forse smesso di prendere l’auto per ogni minimo spostamento per il solo e decisivo fatto che l’aria delle città è irrespirabile? Ha capito che non si può tenere il riscaldamento domestico “a palla” per stare smanicati anche d’inverno, altrimenti ci avveleniamo tutti? Ha compreso che non ha senso dolersi, da una parte, per i “danni all’ambiente” e, dall’altra, riempirsi i carrelli di prodotti superconfezionati? Se si pensa inoltre che in giro per il mondo, nei “Paesi in via di sviluppo”, nelle “potenze emergenti”, ci sono legioni di individui che bramano solo il “benessere”, c’è di che inorridire...

Alla fine, l’uomo “moderno” se ne frega altamente di tutto quel che esula illusoriamente il proprio ego; se a casa sua, sulla terra degli avi, non comanda un fico secco ed è, anzi, diventato, uno schiavo; se la sua attività è del tutto controproducente, anche a livello “morale”, per sé e per gli altri; se… gli scarabocchiano il cielo con queste “scie chimiche”! A questo uomo crepuscolare interessa solo la sua panza, il soddisfacimento dei suoi bisogni corporali, il “benessere” materiale, e tutt’al più pretende che tutto questo gozzovigliare risponda a moralistici ed ipocriti “criteri etici” fissati in qualche “bollino” o “certificazione”!

E per ridursi in questo stato l’uomo “moderno” deve dimenticarsi soprattutto una cosa, un’unica cosa: Dio e la Verità.

Il Creatore di tutte le cose, se ha posto i cieli dove sono un motivo ci sarà. Non li ha creati con le “scie chimiche”. Tutti i libri sacri declamano la maestà implicita nei cieli fissati da Chi ha creato questo mondo affinché Lo conoscessimo… E qua si erge in tutta la sua tronfiezza l’uomo “moderno”, dimentico di Dio e dunque in preda alle manipolazioni del Maligno: “Sì, è vero, nessun uomo può creare i cieli (né creare alcunché), però… i cieli possono essere migliorati! Migliorati per questo e quest’altro motivo…”, sempre al servizio del “Progresso”.

Ecco, questo è un punto fondamentale da capire. Che nella Creazione non c’è nulla che non sia già “perfetto”. Quindi, che l’uomo s’incaponisca di “migliorarla”, oltre che essere illusorio, può condurre solo ad un disastro e alla perdizione di sé. Ammettiamo infatti che uno dei motivi per cui i cieli vengono continuamente irrorati da questi aerei sia la facilitazione delle telecomunicazioni, dello sfruttamento delle frequenze e delle onde elettromagnetiche, nell’era della cosiddetta “comunicazione globale”. Perseguire un obiettivo simile non pone però alcuno scrupolo solo se si postula un essere umano estremamente semplificato (che è poi lo stesso della medicina ufficiale: non a caso si fanno vaccinare dei bambini appena nati, per “migliorarli”, quando sono invece nati già “perfetti” col loro sistema immunitario che ha bisogno solo delle poppate dalla loro mamma). Peccato per questi dr. Frankestein da strapazzo che l’uomo sia invece estremamente complesso, al punto che conosce se stesso, il suo Sé, solo chi è pervenuto alla “Realizzazione”: gli altri, invece, non sanno esattamente quali potenzialità contenga in sé l’uomo, che dispone, guarda un po’, pure di un suo campo elettromagnetico.

E se rilasciare sostanze nocive del tipo esposto da chi denuncia le “scie chimiche” avesse uno scopo davvero diabolico? quello di depotenziare l’essere umano, ovvero mandarlo “in confusione”, letteralmente “dis-orientarlo”? Non permettergli una “connessione”… creargli dei problemi di “sintonizzazione”…

I tempi stanno stringendo, prima di un “diluvio”. Più di quanti si pensa stanno cercando posto sulle ‘scialuppe di salvataggio’, ma per farlo si deve disporre di una Guida (infatti se il capitano della nave se la dà a gambe, come abbiamo visto di recente, i passeggeri naufragano) che dà le istruzioni su come “orientarsi”, “connettersi” con l’unica Realtà e giungere a destinazione sani e salvi. Nel frattempo, si assiste ad una “fretta” estremamente sospetta, quella di chi sa di “non avere tempo” per portare a termine il suo criminale disegno, mirato a rendere le vite degli uomini una “occasione sprecata”, “carbone per l’Inferno”. Nel frattempo, tutto l’andazzo, dalla propaganda all’esistenza pratica, incita all’”attaccamento”, ad illudersi sul “mondo”, a scambiarlo per l’obiettivo e non per un mezzo, un provvidenziale – e “perfetto”, al suo livello - mezzo quale esso è.

È un problema di “connessione” col divino, con la fonte dell’Essere, che alcune forze cercano di ostacolare in ogni modo. E di consapevolezza, di conoscenza. La conoscenza è il contrario dell’ignoranza, e cosa può essere se non l’ignoranza a manovrare i servi sciocchi del Maligno? Se uno conosce ama, perché “conoscere” per davvero implica l’identificazione con la cosa conosciuta. Quindi non puoi non amarla, e non puoi deturparla, anche con la scusa di “renderla perfetta”…

C’è qualcosa di effettivamente sinistro in quest’operazione “scie chimiche”. Se si guarda al cielo e si vedono all’opera questi aerei, il cuore si sente immediatamente oppresso. Dopo un po’ che le si guarda viene spontaneo non curarsene più perché mettono l’angoscia al solo pensiero del crimine in corso. Il cuore degli essere umani, in questo mondo oramai alla fine, ha bisogno invece di “connessione”, di nutrimento… Ha bisogno di Bellezza: “Allâh è bello e ama la bellezza”! La Creazione, per la sua “perfezione”, è “bella”, e solo l’uomo, che è stato dotato di intelletto, tra tutte le creature ha la facoltà di scelta tra l’essere “bello” o “brutto”. I “brutti”, persi nel loro ego, rigettano l’amore divino, rovinano se stessi e, di conseguenza, intorbidano tutto il Creato: hanno la sensazione di agire su qualche cosa che è esterno da sé, come se non li riguardasse. Non si “amano” perché non si conoscono, e senza rendersi conto della corrispondenza tra il Sé e il Tutto finiscono per non amare la Creazione che invece è stata posta dov’è provvidenzialmente. Ma Allâh ama solo i “belli”, bisognerebbe sempre ricordarlo… e può essere considerato “bello”, frutto di “bellezza”, un cielo scarabocchiato in questo modo?

Enrico Galoppini

(Fonte: http://europeanphoenix.com/it)



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Commento di Maurizio Barozzi:

Ne abbiamo parlato tante volte, ma ripeterlo non guasta.
Personalmente ho dato uno sguardo alle preoccupate versioni dei cosiddetti “complottisti” che assicurano un inquinamento e un traffico illecito e pericoloso dietro queste scie chimiche e al contempo ho dato uno sguardo alle tesi opposte, quelle dei debunkers, che affermano trattasi di una bufala. Devo dire che le versioni dei “complottisti” non mi hanno convinto, sia tecnicamente e scientificamente che praticamente, per la complessità di una asserita e reiterata esecuzione segreta di queste “scie chimiche”. Mi sembra altresì che i debunkers, in questa diatriba abbiano buon gioco.
Per rendersi conto di questo basta documentarsi, anche attraverso internet e far lavorare il cervello senza forzarlo a credere quello che si vorrebbe credere.

In ogni caso, però, dobbiamo sempre aver presente che interessi di ogni tipo, sia di Intelligence, che di industrie, soprattutto farmaceutiche, sperimentazioni e altro, portano spesso a praticare attività ed esperimenti segreti mettendo a rischio la salute delle persone. Questo tanto più quando c’è di mezzo la ragion di stato, interessi militari o mega interessi industriali. Non dobbiamo quindi escludere, anzi potremmo anche darlo per scontato, che grazie alla possibilità di solcare il cielo possano praticarsi, di tanto in tanto, inquinamenti o esperimenti criminali. Ma questo è a prescindere delle scie chimiche e riguarda i cieli, i mari, i fiumi il territorio e altro.

Detto questo, vi è poi un altro aspetto di opportunità: se non si hanno un minimo di certezze razionali e concrete o un minimo di prove oggettive, bisogna stare molto attenti, in particolare quando su una qualsiasi questione, vuoi che sia un aspetto storico o vuoi che sia un sospetto di attività criminali, a partire lancia in resta propagando a tutti polmoni il “complottismo”.
Questo perchè, così facendo, intanto, si forniscono facili argomenti di contestazione e confutazione alla schiera dei cosiddetti “debunkers” o cacciatori di bufali, soggetti che, tranne qualche caso di studiosi scettici per natura e per hobby, sono individui al servizio del potere, preposti a smontare, con argomenti scientifici e logici, ogni denuncia di malefatte del potere stesso, ottenendo se non altro di creare una bagarre e di far sorgere dubbi.
Secondo poi si rischia di coinvolgere nella bagarre e quindi farle passare sotto silenzio, molte denunce ben più serie e comprovate.
Quindi prudenza, studiare il problema sotto tutti gli aspetti possibili, essere circospetti e dubbiosi anche rispetto ad eventuali pareri tecnici o degli stessi addetti al settore perchè, a volte, sono pareri “interessati” e oltretutto spesso consulenze e perizie non sono esaustive oppure potrebbero anche leggersi in altri modi. Nei processi, per esempio, gli avvocati sono abilissimi a interpretare o forzare pareri tecnici o perizie, per volgerle a favore del loro assistito anche quando sembrano a questi sicuramente contrarie.
Il metodo del dubbio e della continua verifica è una attitudine che mi sono dato nel mio hobby di ricercatore storico dilettante, quando mi sono reso conto che tante cose potevano leggersi in modi differenti, che la letteratura in argomento non era affidabile, che le testimonianze lo erano ancor meno, che spesso dati e testimonianze erano state “lavorate” in redazione per opportunità politiche o di guadagno editoriale, che anche le testimonianze serie e oneste su un dato avvenimento possono essere discordanti perchè l’occhio e il cervello umano, specialmente in eventi improvvisi e cruenti, può vedere e memorizzare in modo difforme, che le perizie vanno sempre analizzate in ogni aspetto e controllate se hanno preso in considerazione tutto quello che dovevano prendere in considerazione e soprattutto se, eventualmente, non sono anche leggibili in modo diverso. E altro ancora.
E badate bene, dico tutto questo, pur essendo un convinto “complottista”, dando a questo termine l’errato significato di colui che vede complotti in ogni angolo e questo per il semplice motivo che la natura umana e tutto un “complotto, tutto un simulare, nascondere, procedere per vie traverse e altro, sia a livello personale che soprattutto a livelli di grossi interessi. Figuriamoci a livello di Stati e Nazioni. Ho detto tutto.


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Commento di Giorgio Vitali:

NON MI SEMBRA CHE MAURIZIO ABBIA DETTO TUTTO. MANCA L'ESSENZIALE. (Cioè manca l'opportunità politica di far sapere che NULLA di quanto appare è INCLUSIVO di quanto si fa nel segreto!)DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LE SCIE CHIMICHE SONO L'ESEMPIO DI QUANLCOSA CHE "TRAPELA" non potendo NON ESSERE VISTE, fra le centinaia di migliaia che sono TENUTE SEGRETE PER OVVIE RAGIONI ( anche di concorrenza). UN esempio: quando entrai a lavorare per una grande multinazionale del farmaco, si parlava in giro di VIVISEZIONE. Anche perchè già si sapeva che esistevano mezzi alternativi agli animali ( del tutto inidonei, peraltro) per conoscere quello che si può conoscere sperimentano sull'animale. TUTTAVIA, chi ne parlava, ERA ASSOLUTAMENTE IGNARO DI QUELLO CHE DI FATTO AVVENIVA. Entrato nella grande multinazionale,fui portato a visitare i laboratori di ricerca, situati in un intero quartiere di Basilea. allora, e solo allora, ebbi la possibilità di constatare cos'era la vera vivisezione praticata dall'industria. si trattava di migliaia di animali sacrificati AL GIORNO! Ecco un esempio di come la verita' non è conosciuta nè immaginata!

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Commento di Joe Fallisi:

Joe Fallisi
è una cosa talmente pazzoide e idiota che mi meraviglio come non appaia chiara in quanto tale agli occhi della ragione (di chi ancora ha un cervello funzionante)... ahahhahah... di grazia, qualche sciachimista mi potrebbe spiegare perché verrebbero i cieli irrorati di terribili sostanze velenose persino sulla patria dei banchieri?!... di qua, di là... random... anche, presumibilmente, sopra le località degli stessi irroratori... senza poi contare l'azione dei venti che, com'è ovvio, renderebbe vano ogni impestamento mirato... per finire: è stato proposto a qualche devoto prete-falsario delle fantascie, tipo Marcianò, di salire su un aereo e di fare le debite rilevazioni... si è rifiutato con sdegno... io non ho nessuna simpatia per Paolo Attivissimo in relazione al suo lavoro (conformista e apologeta dei criminali anglogiudamericani) sull'11 settembre... ma NON POSSO CHE ESSERE D'ACCORDO CON LUI riguardo alla critica di 'sta scemenza (cfr. http://attivissimo.blogspot.it/search/label/scie%20chimiche, http://sciechimicheinfo.blogspot.it/)

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Commento di Marco Bracci:

Ho letto l'articolo linkato da Joe Fallisi.
A parte tutte le considerazioni che lì vengono fatte da un "esperto" (largo ai giovani!), mi domando: MA NESSUNO MAI GUARDA IL CIELO? SEMPRE CON LO SGUARDO A TERRA?
Io vivo fra Milano e Lecco e vi assicuro che non passa giorno in cui il cielo, se terso o quasi e che il Manzoni definì "come è bello quando è bello!", non sia irrorato di scie di aerei in ogni direzione (ammazza de' oh quanto viaggiano 'sti umani!), nelle prime ore del mattino, E verso le dieci la caligine ricopre uniformemente l'ex-azzurro di un colore biancastro-grigiognolo. La natura fa questo? Qualche sparuto aereo di linea che se ne sta ben alto sulla nostra testa ? Cosa spruzzino non lo so, anche se mi preoccupa alquanto, ma dire che, siccome se ne son sentite di tutti i colori sulle scie chimiche, queste non sono vere, ci vuole una bella fantasia (o una bella paghetta). Mi è sembrato di leggere gli articoli che scrivevano i detrattori (pagati dalla FDA, sponsorizzata dalle case chimico-farmaceutiche) della canapa e delle cure anti-cancro naturali.
Ai posteri (se ne rimarranno) l'ardua sentenza.

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