martedì 8 maggio 2012
Aviaria inventata in laboratorio... la soffiata di Nature
Ante Scriptum: Anche la trasmissione televisiva "Leonardo" del 7 maggio 2012 in onda su Rai3 , ha divulgato la seguente notizia confermando che il virus è stato reso trasmissibile per via aerea tra gli umani al fine di produrre un adeguato preventivo vaccino. (Paola Botta Beltramo)
Aviaria, Nature pubblica la ricetta del supervirus letale
Così, dopo 5 mesi di consultazioni tra la comunità scientifica, organismi governativi e, perché no, anche servizi segreti, l'identikit del supervirus dell'influenza, la variante dell'H5N1 è accessibile a tutti.
La rivista Nature ha svelato infatti i sistemi utilizzati da un laboratorio ad altissima sicurezza dell'università del Wisconsin per ottenere un mix fatale che mette insieme la capacità letale dell'aviaria con la rapidità di contagio della suina.
A dicembre dello scorso anno il National Science Advisory Board for Biosecurity (Nsabb) aveva chiesto il blocco della pubblicazione, circostanza che aveva suscitato un vespaio di polemiche alimentate da una parte della comunità scientifica che considerava l'intervento come una vera censura.
Il supervirus, secondo i ricercatori che lo avevano prodotto, aveva lo scopo di consentire lo studio dei punti deboli per poter successivamente individuare un vaccino. Yoshihiro Kawaoka dell'università del Wisconsin e Ron Fouchier di Rotterdam, convocati proprio dal Nsabb assicurarono che microrganismo era protetto in un laboratorio fornito di una sicurezza straordinaria.
Quello che maggiormente preoccupava i "censori" era la facilità con cui il virus killer era stato prodotto. Negli esperimenti condotti nel Wisconsin furono sufficienti solo quattro mutazioni del genoma, cinque in quelli di Rotterdam.
Già nel governo statunitense e nei servizi segreti si paventava la possibilità che bioterroristi potessero venire a conoscenza del procedimento, ma qualche mese dopo, ad Aprile, gli 007 americani hanno rassicurato le autorità statunitensi riferendo sulla scarsa competenza scientifica dei terroristi, almeno per il momento.
Così, sulla base di queste informazioni, e spinti dall'esigenza di arrivare alla realizzazione di un vaccino, sia il governo americano che il Nsabb sono tornati sulle loro posizioni. Circostanza che deve evidentemente persuaso anche le autorità olandesi.
Così, sia il lavoro dell'università del Wisconsin che quello di Rotterdam hanno ricevuto il benestare per la pubblicazione. Nature lo ha già fatto, ma anche l'altra autorevole rivista, Science, pubblicherà lo studio di Rotterdam.
(Fonte secondaria: http://www.vitadidonna.it/news-salute/"
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