martedì 22 maggio 2012
Scie chimiche e manipolazioni climatiche - I pareri del Sole 24 Ore, di Bernardino Del Boca e di Paola Botta Beltramo
Caro Paolo D'Arpini potrebbe forse anche essere utile , nel ricordare l'articolo seguente, inserire anche le seguenti affermazioni di B. del Boca:
Il teosofo-antropologo Bernardino del Boca collaborò, dal 1969 al 1978, ad una rivista per soli medici dal titolo “In tema di…..”. Dal suo articolo “Gli Dei dell’aria” pubblicato nel novembre 1971: “L’uomo moderno ha ormai portato ad un livello di autentica scientificità lo studio della meteorologia raggiungendo il sogno secolare della possibilità di previsione e, per quanto lasciano presagire le ricerche più recenti, l’altrettanto secolare desiderio di influire sul clima, determinando a proprio gradimento pioggia e sole. Il futuro operatore dall’aereo meteorologico provocherà con opportuni metodi la caduta di pioggia”
B. del Boca avvertiva quindi la necessità di evidenziare in una rivista per medici tali fatti per aiutare anche la ricerca di possibili eventuali cause di alcune malattie derivanti dall’immissione di dette sostanze.
Sono trascorsi alcuni decenni e coloro che in questi ultimi anni hanno osato diffondere notizie simili sono stati tacciati di becero complottismo.
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Caro Paolo, ho letto le recenti discussioni sull'argomento scie chimiche e mi permetto di ricordare l'articolo che hai già a suo tempo divulgato. Un caro saluto.
Questo servizio è tratto dal quotidiano Il Sole24Ore del 9 novembre 2009 - pagina 19
L’intera pagina del giornale è dedicata a due articoli: “Padroni del tempo e del clima” e “Il sogno di un risiko a colpi di uragano”. Il primo articolo ha come sottotitolo “Oggi si può far piovere o nevicare quasi a piacimento con qualche rischio”:
“Il sogno è antico quanto l’uomo: dominare gli elementi atmosferici, piegarli al proprio volere e bisogno. Ma se il sogno è rimasto tale per millenni, da qualche tempo l’uomo sta imparando a trasformarlo in realtà. Anche se con enormi difficoltà e qualche clamoroso infortunio: Come quello subito dalle autorità cinesi una decina di giorni or sono quando un tentativo di tramutare in pioggia alcune nubi di passaggio su Pechino, afflitta da due mesi di siccità, si è trasformato in disfatta: un fronte freddo ha cambiato la pioggia in neve………Oggi non meno di 40 paesi utilizzano questa tecnica, con 150 progetti in esecuzione e un consumo mondiale annuo di circa 50 tonnellate di sali d’argento –anche se si vanno moltiplicando le denunce sulla loro possibile pericolosità per la salute umana…
Ovviamente può essere ancora più importante limitare le piogge che produrle. Specie nel caos di tifoni e uragani. Per fare ciò è possibile cospargere le nuvole da trattare con un apposito polimero polverizzato in grado di assorbire acqua fino a 1500 volte il proprio peso… la reazione forma una sostanza gelatinosa che cade al suolo, riducendo così l’intensità della precipitazione…
I tentativi recenti:
1° ottobre: 18 aerei attrezzati “trattano” le nubi che minacciano la parata militare che celebra i 60 anni della Rpc: in effetti essa si svolge all’asciutto!
16 ottobre: Il sindaco della capitale russa, Yuri Luzkhov, s’impegna a garantire alla città un inverno senza neve disperdendo le pertubarzioni in arrivo. Costo stimato: 6 milioni di dollari (contro 10 milioni per lo sgombero neve); 2 novembre: Pechino: l’Ufficio per la modifica e il controllo del clima” decide di impiegare 186 dosi di ioduro d’argento per inseminare un sistema nuvoloso in transito allo scopo di limitare i danni di una persistente siccità. Ma un repentino calo della temperatura trasforma la pioggia in un’abbondante nevicata………
LE ONDE CONTROVERSE DI HAARP: La sigla significa High Frequency Active Auroral Research Program, cioè “programma di ricerca attiva aurorale ad alta frequenza”. Il sito è posto presso Gokona, in Alaska, ed è dotato di 180 piloni alti 22 metri l’uno, ciascuno con una doppia antenna, che emette onde ad alta frequenza fino a quote di 350Km grazie a generatori di 3,6 MW di potenza (oltre 70 volte la più potente stazione radiofonica Usa). Scopo ufficiale dell’impianto è studiare la ionosfera per migliorare le tlc militari, ma si teme che onde radio di tale potenza possano raggiungere l’atmosfera di paesi anche molto lontani alterandone i campi magnetici e la meteorologia…….””
Ancora più inquietante il secondo articolo:
“Da che mondo è mondo molte delle maggiori invenzioni sono nate con finalità militari: oppure ne hanno trovata rapidamente una. Non potevano fare eccezione, ovviamente, anche i tentativi di modificare il clima…….A parte alcuni vaghi esperimenti condotti negli anni 40 dalla marina Usa in Nuova Zelanda per provocare tsunami artificiali, il primo tentativo storico di manipolare il clima a fini bellici fu condotto dall’esercito americano in Vietnam. L’operazione “Popeye”, tra il marzo 1967 e il luglio 1972, tentò di rendere impraticabile, allagandola con piogge artificialmente provocate, la cosiddetta pista di Ho Chi Min……………..Più seri e determinati i piani contemporanei di controllo climatico: Il più ambizioso è il programma lanciato nel 1996 dall’Accademia dell’aviazione Usa “Il tempo come moltiplicatore di forza: Dominare la meteorologia nel 2025”. Esso mira a creare le condizioni meteo più favorevoli per effettuare le missioni aeree. “Dalla possibilità di favorire le missioni amiche o di annientare quelle avversarie, fino al potere di assicurare il dominio di comunicazioni globali e controllo spaziale, le modificazioni meteo offrono ai piloti militari un’ampia gamma di opzioni per sconfiggere o reprimere un avversario……………..”: Ricadono in questa casistica le inondazioni artificialmente provocate; le modificazioni delle correnti oceaniche (si sa che El Nino e la Nina possono causare enormi effetti sulla piovosità di vastissime regioni, ma anche la modifica dell’estensione delle calotte polari può avere forti conseguenze militari); la citata deviazione di tempeste tropicali (a una versione pacifica intendono lavorare Bill Gates e la sua fondazione); l’apertura di buchi nella calotta protettiva dell’ozono (ufficialmente per alterare le comunicazioni militari a onde ultra-corte. Di fatto, per poter variare anche qui clima e abilità umana, il prototipo di questo progetto è l’Haarp… E, last but not least, la paventata possibilità di causare terremoti, ipotesi che rasenta la fantascienza, ma che, secondo alcuni studiosi seguaci del grande fisico inventore serbo Nikola Tesla, non sarebbe affatto utopica. Per alcuni organi di stampa cinesi il sisma che l’anno scorso devastò la provincia cinese del Sichuan causando 70mila vittime, sarebbe il risultato di un esperimento Usa.”
Paola Botta Beltramo
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