venerdì 21 ottobre 2011

Grecia come la Russia di Eltsin - Il diktat della troika provoca il genocidio in Grecia

"Angelo triste - Dipinto di Franco Farina"


Claudio Martinotti Doria: "quello che i mass media non dicono sulla Grecia e che la Scuola Economica Austriaca contiene nella sua Teoria: Quando il denaro muore la gente muore".


Un articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista medica The Lancet rivela che i greci «perdono la vita» a causa dei tagli al sistema sanitario imposti dall’infame troika (Commissione Europea, BCE, Fondo Monetario Internazionale). Ciò che è stato documentato per la Grecia, tuttavia, è in programma per tutti i Paesi UE, a partire da Portogallo e Irlanda.

Intitolato Gli effetti sanitari della crisi finanziaria: presagi di una tragedia greca, lo studio del The Lancet è opera dei dottori Alexander Kentikelenis e David Stuckler, della Cambridge University, del professor Martin McKee, della London School of Hygiene and Tropical Medicine e di numerosi altri medici. I loro dati provengono dal governo greco e dalle statistiche UE sul reddito e le condizioni di vita, e coprono il periodo dall’inizio della crisi nel 2007 alla prima metà del 2011.

In questo periodo, i bilanci degli ospedali pubblici sono stati tagliati almeno del 40%! Visto che sempre meno persone possono permettersi cure sanitaria private, il numero di accettazioni in ospedali pubblici è aumentato del 24% solo nel 2010, seguito da un altro 8% nella prima metà del 2011. Di contro, le accettazioni a ospedali privati sono diminuite del 25-30%. Molte persone non possono neanche permettersi i 5 Euro di ticket per la degenza in un ospedale pubblico, e molte ditte farmaceutiche, incluso il gruppo svizzero Roche, hanno interrotto le forniture agli ospedali greci perchè non pagavano i debiti.

Médecins du Monde riporta un aumento drammatico (dal 3-4% prima della crisi al 30% di adesso) di greci che cercano cure presso le cliniche volontarie di strada che sorgono come funghi nelle grandi città, principalmente per le migliaia di immigrati irregolari. «Ci sono segnali del fatto che la situazione sanitaria sia peggiorata, soprattutto nei gruppi vulnerabili», scrivono gli esperti. Il numero di greci che definiscono «cattiva» o «pessima» la loro condizione sanitaria è aumentato del 14% tra il 2007 ed il 2009. Molti disoccupati non possono più permettersi farmaci speciali, inclusa l’insulina in caso di diabete.

Lo studio rivela che i suicidi sono aumentati del 17% tra il 2007 ed il 2009, mentre dati non ufficiali del 2010 citati al Parlamento parlano di un aumento del 25% rispetto al 2009. Soltanto nella prima metà del 2011 c’è stato un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo del 2010, come riferisce il ministro della Sanità. Le infezioni di HIV sono aumentate del 52% nel 2010, e la metà dei casi sono da attribuire all’uso di droga con siringhe. L’uso di eroina è aumentato del 20% nel 2009, secondo una stima del Centro Greco di Documentazione e Monitoraggio Droghe. Un terzo dei programmi sociali del Paese è stato tagliato, costringendo molti tossicodipendenti al ricovero negli ospedali pubblici sovraffollati.

Fugando ogni dubbio sul fatto che i burocrati della troika siano degli assassini a tavolino il principale quotidiano greco Kathimerini (12 ottobre) intervista il rappresentante della Commissione Europea Matthias Mors, che in risposta a una domanda sul fatto che la troika abbia dettato queste misure al governo, sostiene che essa abbia solo definito gli obiettivi di bilancio.

«Quali misure prendere è una scelta del governo», ha detto Mors. In altre parole «non diciamo chi uccidere, soltanto quanti». Nel corso dell’intervista Mors chiede altri tagli alla spesa sanitaria.

EIR Executive Intelligence Review
Strategic Alert, Edizione Italiana
anno 20 numero 42 del 20 ottobre 2011

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