venerdì 14 ottobre 2011
Denunzia alla Procura della Repubblica contro le agenzie di rating e le banche...
Quattro amici denunciano alla Procura della Repubblica le agenzie di rating e le banche che creano “debito pubblico” e distruggono l'economia italiana...
“Scrive Orazio Fergnani: “Come promesso… abbiamo mantenuto… Giorgio, Casimiro, Ivan ed io ….. abbiamo depositato la denuncia/querela contro le agenzie di rating e gli amministratori delegati degli “Specialisti delle aste dei Titoli di Stato..”
La notizia del secolo... quattro amici stufi di stare al bar tentando di cambiare il mondo, senza alcun risultato, vanno dai carabinieri e denunciano le agenzie di rating e le banche per truffa fraudolenta nei confronti degli italiani.
Il fatto è avvenuto realmente il 13 ottobre 2011 a Formello, in provincia di Roma, Orazio Fergnani ed altri amici di Alba Mediterranea, un gruppo che si oppone strenuamente al signoraggio bancario e chiede che lo stato riprenda ad emettere in proprio la sua moneta, si sono recati alla più vicina stazione CC ed hanno sporto formale denuncia, indirizzata alla Procura della Repubblica competente, contro le agenzie di rating ed altri enti analoghi per gli atti di guerra economica perpetrati nei confronti dell'Italia.
La lista delle agenzie e banche denunciate è lunghetta, mi limito a nominare le più avanzate nel settore:
1. I responsabili legali dell’agenzia di “Rating” internazionale Standard & Poors, con sede in Milano vc. San Giovanni Sul Muro,1 – 20121 – tel: 02 72111;
2. I responsabili legali dell’agenzia di “Rating” internazionale Moody’s, con sede in Milano Corso di Porta Romana, 68 – 20122;
3. Eventuali responsabili legali di altre agenzie di “Rating” internazionale;
4. Governatore Mario Draghi e direttore generale Fabrizio Saccomanni di “Banca d’Italia S.p.a.” ;
Etc. Etc. (segue sino a 25 denunciati)
Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli articoli:
1) Concorso formale in reato continuato (art.81 c.p.);
2) Pene per coloro che concorrono nel reato (art.110 c.p.);
3) Circostanze aggravanti (art.112 c.p.);
4) Corruzione del cittadino da parte dello straniero (art. 246);
5) Disfattismo politico (art.265 cp);
6) Disfattismo economico in periodo di guerra contro Serbia, Iraq, Libia, etc., etc., (art.267 c.p.);
7) Devastazione, saccheggio e strage (art.285 c.p.);
Corruzione per un atto d’ufficio (art.. 318 c.p.);
9) Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art. 319 c.p.);
10) Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio (art.320 c.p.);
11) Rifiuto di atti d’ufficio (art.328 c.p.);
12) Abusivo esercizio di professione (art. 348 c.p.);
13) Turbata libertà degli incanti (art.353 c.p.);
14) Omessa denuncia di reato da parte del cittadino (art. 364 c.p.);.);
15) Associazione a delinquere (art.416 bis);
16) Devastazione e saccheggio )art.419 c.p.);
17) Distruzione di materie prime o di prodotti agricoli o industriali ovvero di mezzi di produzione
(art.499 c.p.);
18) Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio
(art.501 c.p.);
19) Manovre speculative su merci (art.501 bis c.p.);
20) Turbata libertà dell’industria o del commercio (art.513 c.p.);
21) Istigazione o aiuto al suicidio (art.580 c.p.);
22) Furto (art.624 c.p.);
23) Truffa (art.640 c.p.);
24) Frode informatica (art.640 ter c.p.);
25) Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate, o tendenziose, atte a turbare l’ordine
26) pubblico (art. 656 c.p.);
27) Procurato allarme presso l’autorità (art. 658 c.p.)
28) Abuso della credulità popolare (art.661 c.p.);
29) Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.
LUOGO DI COMMISSIONE : Territorio nazionale ed internazionale
TEMPO DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione;
Con richiesta di arresto obbligatorio in flagranza
L'azione degli amici di Alba Mediterranea è motivata dal fatto che l’Italia da oltre un decennio è perennemente in “istato di guerra” economica… Per di più noi cittadini, per essendo per la massima parte contrari costretti a finanziarne i non lievi costi di circa due miliardi di euro l’anno….. Per questi motivi si deve considerare quanto sotto descritto ed i relativi reati, come commessi in periodo di guerra e come tali considerati e valutati.
Infatti -secondo i denuncianti- sono in corso da molti anni una serie di reati di ogni genere in danno dello Stato e dei cittadini tutti commessi da una innumerevole quantità di personaggi italiani e stranieri di ogni ordine, grado, rango e ruolo sia all’interno delle istituzioni pubbliche e private italiane e altrettanto in istituzioni pubbliche e private estere… A costoro si devono ad esempio le cosiddette “liberalizzazioni”, le “privatizzazioni” e le continue regalie effettuate da numerosi personaggi pubblici già da noi numerose volte denunciati. Ora, sempre nel quadro di una medesima, continuativa e complessiva strategia, siamo qui a denunciare un’ ulteriore serie di atti delinquenziali messi in azione da ben precise ed individuate istituzioni di “Rating” internazionale che da anni, ma sempre più negli ultimi mesi, si muovono con una decisa e precisa volontà di saccheggio, devastazione, turbativa, speculazione, su ogni tipo di risorsa e ricchezza sottraibile sia allo Stato che ai Cittadini italiani"
Ma la denuncia non si ferma qui... nel mirino di Alba Mediterranea appaiono anche le banche private (tutte le banche sono private e anche bankitalia ed anche BCE). “Esiste, come anche sostenuto da diversi economisti, da lungo tempo un meccanismo di falsi contabili e falsi in bilancio (dello Stato, della Banca d’Italia, delle banche commerciali), evasione fiscale, truffa, usurpazione, di diritto e tutta la serie innumerevole di fattispecie di reato tutti tesi ad un fittizio ed artefatto “Debito Pubblico”.
Un meccanismo che porta a creare false, apparenti e indebite passività della finanza pubblica, le quali a loro volta portano alla presente, oppressiva, e conseguente pressione fiscale ed infine alla perdita dei beni dei cittadini e dello Stato ed infine al DEBITO PUBBLICO….. all’improprio, indebito, inventato, illusorio indebitamento di enti locali, di province e di regioni.
Artificio criminoso e criminogeno per la sua perversa intensità e falsità dei suoi presupposti, e soprattutto per l’arbitrarietà realizzato attraverso la costruzione di falsi ed illeciti presupposti giustificativi.
Infatti la contrazione del debito pubblico attraverso l’emissione di titoli del debito pubblico avviene in modo pretestuoso, senza reale corrispettivo, al solo fine di attuare un trasferimento di potere d’acquisto dai contribuenti (dal popolo) ai banchieri privati ed un indebitamento dello Stato e del popolo verso costoro.
In pratica succede così. L’economia dello Stato necessita di denaro come unità di misura del valore e soprattutto quando il prodotto dell’economia cresce le banche private ed anche la Banca d’Italia hanno bisogno di nuove “iniezioni” di valore”… per cui la Banca Centrale di emissione cede allo Stato (direttamente o mediante l’interposizione di SIM in funzione di foglie di fico) banconote contro la cessione di titoli del debito pubblico soggetti a interesse passivo.
I titoli e l’interesse vengono pagati con le tasse, quindi gravano sui contribuenti e sullo Stato, mentre vanno ad arricchire gli azionisti privati delle banche di emissione.
L’indebito arricchimento è grosso modo pari al debito pubblico contratto dallo Stato e dalle P.A. verso le banche suddette, …pure se … e per di più ……. il cosiddetto “debito pubblico” IN REALTA’ non è dello Stato verso le banche, ma delle Banche verso lo Stato ed i cittadini.
Il pallone sta per scoppiare? O riusciranno ancora i procacciatori della rovina economica dell'Italia a sfangarla con l'appoggio di forze politiche corrotte?
Il pallone intanto è passato al centrocampo per il vaglio degli inquirenti... staremo a vedere!
Con le benedizioni di Paolo D'Arpini
Coordinatore del Comitato per una Spiritualità Laica
"Antipapa laico, Paolo D'Arpini, benedicente.."
Testo integrale della denuncia: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/10/13/alcuni-cittadini-italiani-denunciano-le-agenzie-di-rating-ai-carabinieri-ed-alla-procura-della-repubblica/
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