venerdì 6 luglio 2018

Lazio, la regione delle bambine e dei bambini



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In attesa della formazione della giunta, della prima convocazione del consiglio e dell'inizio ufficiale dei lavori vorremmo invitare fin da subito il neo eletto Sindaco a predisporsi per partecipare ad una iniziativa della regione dedicata alle esigenze delle categorie più deboli.

In questa ottica invitiamo il Sindaco Arena ad aderire al progetto “il Lazio, la regione delle bambine e dei bambini” che ha come obiettivo quello di trasformare le città con l’aiuto dei bambini rendendole migliori per tutti, più accoglienti, salutari, sostenibili e sicure.

La Regione Lazio con D.G.R. n. 408 del 26/11/2013 ha aderito al Progetto Internazionale “La Città delle bambine e dei bambini”, nato a Fano nel 1991 con la sperimentazione di progetti di mobilità sostenibile e progettazione partecipata. Il progetto pone l’attenzione sullo stato delle città finora pensate unicamente per i cittadini adulti e lavoratori, non tenendo conto delle esigenze delle categorie più deboli, quali bambini, anziani e disabili.

La Regione Lazio con Deliberazione (DGR n.83 del 20/02/2018) ha fatto proprie le premesse ideologiche del Progetto internazionale e ha istituito lo specifico Progetto regionale sperimentale “Il Lazio, la Regione delle bambine e dei bambini”, affidato per la sua realizzazione e coordinamento alla Direzione Regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette della Regione Lazio con la collaborazione scientifica dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTC-CNR).
Il Progetto regionale vede ad oggi la partecipazione di 14 Comuni del Lazio costituenti una Rete regionale in continuo incremento che, coordinata dalla Direzione Regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette, svolge con continuità le attività progettuali: Capena, Casperia, Formia, Genazzano, Latina, Lenola, Oriolo Romano, Rieti, Roma (II e V Municipio), Serrone, Subiaco, Tolfa, Vasanello, Vignanello. Numerosi altri Comuni, inoltre, stanno valutando l’adesione.

In città progettate esclusivamente per le esigenze degli adulti e dei lavoratori, invivibili a chi è più fragile a causa della loro complessità e degrado, prive di spazi di convivenza e di svago per i più piccoli, segnalo questa iniziativa realizzata dalla Direzione Natura della Regione Lazio diretta ai comuni della nostra Regione e finalizzata a proporre un modello alternativo di città, più vicino ai bambini. 

Massimo Erbetti M5S Viterbo


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