martedì 17 dicembre 2013

Il menù rivoluzionario di Michele Bonatesta: "Forconi e non forchette..."

Essì, è proprio questo che - a nostro avviso - gli italiani si aspettano dal movimento dei cosiddetti ‘ forconi ‘.


La… RIVOLUZIONE !

Una rivoluzione culturale che rimetta l’uomo, la persona, al centro del sistema.
Una rivoluzione culturale che rimetta la famiglia, quella vera, al centro della società.
Una rivoluzione culturale che riconosca alle ‘famiglie’ che famiglie non sonoquegli ulteriori diritti che - eventualmente - si ritenga di poter riconoscere loro senza compromettere il sistema etico-sociale garantito dalla nostra Costituzione.
Una rivoluzione culturale che privilegi il lavoro per tutti ma in particolare il lavoro per i giovani.
Una rivoluzione culturale che garantisca la vecchiaia a chi, dopo una vita di lavoro, ha diritto a che la sua vecchiaia sia serena.
Una rivoluzione culturale che tuteli chi è più debole ed ha bisogno di maggiori tutele rispetto a chi ha la fortuna di essere più forte.
Una rivoluzione culturale che garantisca il diritto alla salute in maniera uguale per tutti e su tutto il territorio nazionale.

Epproprio, quello che gli italiani si aspettano dai cosiddetti ‘ forconi ‘ è una vera e propria… RIVOLUZIONE.
Una rivoluzione che spazzi via tutti I FORCHETTONI e che dia spazio ai FORCONI.
Una rivoluzione culturale che non può non passare, ovviamente - come sta facendo - dalla…RIVOLUZIONE NELLE PIAZZE, nelle strade.

Anche se gli italiani, quelli che ragionano, rifuggono dalla violenza.
La rivoluzione nelle piazze, pertanto, non potrà che essere una rivoluzione pacifica.

Una rivoluzione che non colpisca gli interessi di chi non centra, di chi lavora, di chi subisce come subiscono gli italiani che si ribellano, Gli interessi legittimi anche di quelli che non scendono in piazza o perché hanno paura della piazza o perché non hanno più l’età per fare la rivoluzione in piazza.

Una rivoluzione in cui il nemico non siano le Forze dell’Ordine.

Eccerto: in piazza ci sono anche quelli che la rivoluzione la fanno con le idee ben sapendo che le idee - se si propagano, se vanno avanti, se fanno presa - sono molto più pericolose di qualsiasi altra cosa.

E allora… allora, che… RIVOLUZIONE SIA.

Rivoluzione delle idee ma nelle piazze, per le strade.,
Rivoluzione culturale, appunto.

Mandiamoli tutti a casa, urlano nei cortei.

Evvero: basta con I FORCHETTONI, evviva I FORCONI.

Mandiamo tutti i forchettoni a casa, ma… per fare cosa ?

Eggià: è questo che manca - a nostro avviso -  ai FORCONI perché la loroRIVOLUZIONE diventi una rivoluzione culturale seria.
Mandiamo a casa tutti I FORCHETTONI ma… per fare cosa?
Per sostituirli on altrui forchettoni ?
Sicuramente no !
E allora?
Per fare cosa ?
Magari… magari… per uscire dall’Euro?

Per uscire dall’euro e cercare di costruire un’Europa differente da quella realizzata oggi?
Ben vengano - dunque -  I FORCONI se il loro obiettivo, tra gli altri, è anche questo.
Ben vengano I FORCONI e a casa tutti I FORCHETTONI della politica.

Della politica degli affari.
Della politica dei privilegi.
Della politica dei parenti e degli amici degli amici.
Della politica della gnocca.

Essì, anche noi siamo dalla parte dei Forconi.

Anche noi siamo con chi vuole la rivoluzione, la rivoluzione culturale.
Basta con I FORCHETTONI della politica, evviva I FORCONI purché non abbiano nulla a che fare con la politica, con i partiti.
Né di centro né di destra né di sinistra visto che, tanto, oggi sono diventati tutti uguali.
Sono diventati tutti uguali e sono sempre gli stessi che vorrebbero dettare le ricette per uscire dalla crisi.
Da quella crisi nella quale ci hanno gettato loro stessi.
Da quella crisi che si sapeva benissimo che sarebbe arrivata sin da quando, con leggerezza inaudita e - si dice - per alcuni aspetti anche ‘ fraudolenta ‘, I SOLITI NOTI ciVENDETTERO ALL’EURO.

Epproprio: VENDUTI ALL’EURO.

La sovranità monetaria dell’Italia  fu svenduta all’Euro che immediatamente dimezzò la capacità di spesa di ogni singolo italiano.

E’ li che iniziò la crisi.ì
E’ lì che iniziò la rapina.
La rapina sui salari.
La rapina sugli stipendi.
La rapina sulle pensioni.
La rapina delle tasse.

Ben venga, dunque, la rivoluzione: basta con le RAPINE .

Riprendiamoci la nostra sovranità monetaria.
Riprendiamoci la nostra vecchia lira con la quale riuscimmo a suo tempo a venir fuori dalla tragedia di una guerra.
Non si può avere una moneta unica in Europa quando in Europa esistono  realtà sociali diverse.
Non si può avere una moneta unica in Europa quando in Europa  esistono modelli di sviluppo differenti.
Non si può avere una moneta unica in Europa quando in Europa si hanno territori con economie diverse.

La moneta unica, in queste condizioni, serve solo a fare diventare più ricchi quelli che ricchi già lo sono, a spese dei poveri.
La moneta unica, in queste condizioni, serve solo a fare diventare nuovi poveri quelli che prima poveri non erano.
La moneta unica, in queste condizioni, serve solo a fare diventare più poveri quelli che poveri lo erano già prima.
La moneta unica, in queste condizioni, serve solo a fare chiudere le imprese perché diminuiscono i consumi.
La moneta unica, in queste condizioni, serve solo a fare aumentare la disoccupazione dato che le imprese non assumono a fronte della diminuzione della domanda da parte del mercato.
La moneta unica, in queste condizioni, serve solo a fare aumentare i suicidi.
La monta unica, in queste condizioni, in realtà fa comodo solo… alla Germania.

Ecco perché noi siamo dalla parte dei Forconi che dicono ‘BASTA CON L’EURO ‘.

Essi, anche noi siamo per la rivoluzione nelle piazze, per le strade.

Quella rivoluzione culturale e non violenta che ci porti ad abbandonare finalmentel’EURO.
Che rimandi a casa tutti I FORCHETTONI della politica.
Che mandi a casa anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
Che ci restituisca la Costituzione Italiana.
Che ci restituisca tutti quei diritti che I PADRI COSTITUENTI vollero sancire per tutti noi.
Per le nostre famiglie.
Per i nostri nipoti.

Evviva la rivoluzione, dunque.
Evviva la rivoluzione culturale, allora..

FORCONI avanti tutta.
FORCHETTONI indietro tutta.
E per sempre.

Purché anche questa volta non si tratti di un sogno.
Purché anche questa volta, terminato il sogno, non ci sia il dramma del risveglio.
Un risveglio  pieno di… NUOVI FORCHETTONI.

Essì.
Eggià.
Epproprio.

DAJE CO’  ‘STA… ‘ RIVOLUZIONE ‘.

Damoje  co’ ‘sta’ rivoluzione de li forconi.

Forconate per tutti, cazzo !


O no ?


Sen. Michele Bonatesta

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