Per la ministra Cancellieri la costruzione del Muos a Niscemi deve essere imposta con le forze armate!!!
La decisione del ministro dell’interno Cancellieri di dichiarare il sito dove dovrebbe sorgere il MUOS “di interesse strategico per la difesa militare della nazione e dei nostri alleati” è un vero golpe politico istituzionale.
Con questo atto si apre la strada alla repressione manu militari della crescente mobilitazione delle popolazioni e dei comitati No Muos che da tempo si oppongono all’installazione del devastante sistema di morte delle forze armate USA e alla militarizzazione dei nostri territori. Da quasi 50 giorni centinaia e centinaia di cittadini di Niscemi e delle zone circostanti si alternano nel presidio permanente di c/da Ulmo nei pressi della stazione di telecomunicazioni militari Usa per impedire il transito dell'autogru (della ditta Comina Srl di Belpasso) e dei mezzi utili a completare l'installazione delle 3 micidiali parabole. In queste settimane il presidio permanente è diventato un prezioso laboratorio di democrazia diretta e di socializzazione di differenti esperienze politico-culturali e di rapporti umani. Il Presidio ha dato luogo a numerose iniziative (musicali, artistiche,sportive), ma soprattutto, grazie all'eroico impegno degli attivisti NoMuos, si sono messe in pratica vere e proprie azioni dirette di blocco e rallentamento dei mezzi che lavorano nella base della morte.
Secondo il ministro Cancellieri il modo migliore per affrontare una drammatica vicenda che da decenni ha stuprato la riserva Sughereta, danneggiato la nostra salute e contribuito a compiere crimini di guerra contro l'umanità sarebbe quello dell’uso dell’esercito in funzioni di ordine pubblico e per reprimere la legittima protesta popolare. La ministra “tecnica” di un governo ormai dimissionario - a 45 giorni circa dal rinnovo del parlamento - sceglie di violare apertamente la Costituzione (art.11) che ripudia la guerra, impedendo che si accertino nelle sedi istituzionali le innumerevoli violazioni di legge nelle procedure di autorizzazione. E lo fa utilizzando una norma di stampo autoritario-fascista, forse nell’estremo tentativo di impedire che le mobilitazioni popolari contro il MUOS crescano ancora di più, consolidando anche nel martoriato Sud un nuovo fronte di Resistenza come in Valsusa con il movimento NoTav.
A fine d'anno abbiamo avuto un'incontro all'ARS con l'assessore all'ambiente Lo Bello. Il confronto deve proseguire purché sia utile a raggiungere in tempi immediati la revoca da parte della Regione, in autotulela, di tutte le autorizzazioni concesse per i lavori all’interno della Sughereta. Da parte nostra comunque, continuerà la lotta contro il criminale progetto di guerra e di devastazione ambientale. Già a partire dai prossimi giorni lanceremo un calendario di mobilitazioni che si articoleranno a livello locale, regionale e nazionale.
No al Muos, No alla guerra, via le basi Usa dalla nostra terra !
Coordinamento regionale dei Comitati NoMuos
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Lettera di protesta:
Inviato: mercoledì 9 gennaio 2013 20:45
A: 'segreteriausg@governo.it'; 'segreteria.cancellieri@mit. gov.it'; segr.capogabinetto@sanita.it; segreteria.capogab@ minambiente.it; governo segreteria (segreteriadelportavoce@ governo.it); governo ufficio stampa
A: 'segreteriausg@governo.it'; 'segreteria.cancellieri@mit.
Oggetto: NO installazione MUOS
Gentile ministro degli Interni,
Anna Maria Cancellieri
Non ci sembra conforme all’art. 11 della nostra Costituzione la costruzione della base militare americana MUOS, sistemata illegalmente in una riserva naturale nei pressi di Niscemi. Le popolazioni e parecchie amministrazioni siciliane da tempo sono in crescente mobilitazione contro l’installazione del devastante sistema di morte delle forze armate USA, temono giustamente anche per la loro salute esposta alle radiazioni.
La decisione del suo ministero di dichiarare il sito dove dovrebbe sorgere il MUOS “ di interesse strategico per la difesa militare della nazione e dei nostri alleati” ci sembra un vero golpe politico istituzionale.
In nome dell’art, 11 della Costituzione la preghiamo di ritirare questa sua decisione.
L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA
Per Il Coordinamento Nord Sud del Mondo
Amalia Navoni- Milano
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Lettera del Circolo Vegetariano VV.TT. al M5S siciliano sul tema, inviata il 6 novembre 2012:
Cari amici del M5S neo eletti deputati del parlamento Siciliano ora è d’uopo che dimostriate la vostra autonomia dal “potere centrale” istituzionalizzato. Se il vostro messaggio di indipendenza dai poteri forti ma a favore del popolo è genuino, sarà opportuno che come prima richiesta nella nuova assemblea regionale chiediate la liberazione dell’isola dalla servitù militare cui è soggetta.
La battuta solita che si fa sulla Sicilia è che è un’isola “mafio/americana”. La gestione è equamente divisa tra “Cosa Nostra” e “Cosa Loro”. Così si dice dal 1943 anno in cui l’accordo mafio/americano consentì l’invasione -o “liberazione”- della Trinacria. Da allora gli interessi reciproci si sono consolidati, anzi si sono espansi. La Sicilia è la principale base americana off shore del mondo. Basi missilistiche, basi militari, depositi di armi atomiche e chimiche, ogni governo italiano che si è succeduto dalla fine della guerra ad oggi ha fatto a gara per concedere nuovi spazi di extraterritorialità e nuove occupazioni di suolo e persino d’immagine: la “sicul/america” è oggi realtà.
E chi pensava che l’occupazione si fosse per un po’ fermata dopo l’arrivo dei droni a Sigonella si sbagliava di grosso… nuove armi e nuovi impianti vengono installati. L’ultimo, il più necessario, sia pur conteso, è Muos. Il Mobile User Objective System, un potentissimo sistema di comunicazione militare di ultima generazione messo a punto dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Una centrale Muos è in costruzione proprio nella riserva naturale “Sugherata” di Niscemi in provincia di Caltanissetta. Dico “conteso” perché l’ennesima “porcata” ha risvegliato gli spiriti nazionali, con tanto di intervento della magistratura. Ma servirà? Giusto qualche giorno fa, il tribunale della Libertà di Catania ha annullato il decreto di sospensione della procura di Caltagirone ed ha dato di nuovo il via libera ai lavori.
Il Muos nasce da un patto bilaterale tra Italia e Usa del 2001 con il governo Berlusconi, ratificato nel 2006 dal governo Prodi che ha dato mandato alla regione siciliana di occuparsi dei nulla-osta necessari a un’area in cui vige l’assoluto divieto di edificazione. Il Muos è una mostruosità; è pericoloso per l’ambiente ed è pericoloso per la salute dell’uomo. Ma, soprattutto, completa la colonizzazione militare americana della Sicilia, sarà lo strumento con cui si condurranno le future operazioni di guerra.
Visto l’avvicinarsi di un conflitto armato in medio oriente. Eh, sì, poiché ormai avrete capito che la Sicilia funge da “punta avanzata” americana nel Mediterraneo. Da qui debbono partire le offensive per compiere i massacri che un presidente USA, non importa se l’uno o l’altro che adesso si contendono il posto, deciderà al momento dell’attacco.
Dalla Sicilia partiranno i droni, gli aerei, i missili e le navi e dove pensate che giungano le rappresaglie e le ritorsioni del nemico?
Ovviamente in Sicilia… non ci piove!
Paolo D’Arpini
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