martedì 1 gennaio 2013

Il Giappone adora le balene... ma solo nel piatto!


Balenottera in attesa (di morte)

Ma come, una nazione tanto civile ed in parte ecologista, continua con questa anacronistica e immorale caccia alle balene?  Così si chiedono tutti i popoli civili del pianeta. Una contraddizione profonda che in questo momento non dona una bella luce ad un popolo che si è sempre dichiarato in armonia con la natura. Con la solita scusa tanto idiota quanto banale, da far dubitare di sincerità anche il più sprovveduto, si ripropone la caccia alle balene con l'intento di fare ricerca scientifica. Sta di fatto che quest'anno l'obiettivo è quello di catturare 985 balenottere antartiche e 50 altri tipi di cetacei. 

Le baleniere, scortate da guardiacoste d'altura, hanno levato gli ormeggi alla volta dell'Antartide, ma oltre alla flotta nipponica di assassini dei mari si sono mosse dalla Nuova Zelanda e dall'Australia anche le navi degli Eco -pirati e di Greenpeace. Nei mari artici pertanto assisteremo a scontri navali epici per la salvezza dei nostri cetacei.... noi ovviamente stiamo con Greenpeace e, se potessimo, armeremmo un sottomarino per dar manforte ai nostri coraggiosi ambientalisti. 

Lo scorso anno la forte azione di contrasto delle navi ecologiste contro le baleniere riuscì a far sospendere con un mese d'anticipo la vergognosa caccia. Ora però insieme alle baleniere ci sono navi da guerra giapponesi..... quindi non sappiamo come finirà. Purtroppo noi da qui non possiamo fare granché, però nessuno ci vieta di mandare lettere di condanna all'ambasciata giapponese a Roma, dicendo che per protesta non compreremo più prodotti nipponici fin quando non verrà abolita la vergognosa caccia alle balene.

Filippo Mariani - Accademia Kronos

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