mercoledì 27 giugno 2012

Siria ed il tiranno descritto dai bugiardi venduti a Sion

Guardarsi allo specchio - Affresco di carlo Monopoli

Da qualche mese un tale, il signor Germano Monti, si dedica alacremente a rinverdire, su blog e reti sociali clandestini e su siti pseudo-rivoluzionari, le stesse antitesi complottiste che, quarant’anni fa, servirono al sistema per affossare una solida unità del movimento studentesco, per inventare gli opposti estremismi e per incanalare la protesta generazionale in una cruenta guerra civile tra giovani, fatta di attentati, di piombo e di stragi: in un terrorismo trasformato così in funzionale ai giochi di potere dei grandi vecchi dei partiti di allora.

Tale stratega della tensione, un irriducibile tardo-trozkista che si riscopre alunno dell’Hyperion di Parigi, il noto think-tank della destabilizzazione atlantica nel nostro continente, è assai infastidito dal sostegno di un “fronte comune” di cittadini italiani al popolo e al governo siriano, una nazione vittima delle manovre terroristiche e stragiste confezionate dalla Cia per trasformare la Siria in una nuova colonia dell’Occidente e delle monarchie feudali arabe del Golfo.

Nelle sue sventagliate pro-terroristiche, costui, dichiara Bashar Assad sanguinario “tiranno” e “dittatore” e prende le difese dei “ribelli”.

Senza nemmeno distinguere strani colori “salafiti” ed evitando accuratamente ogni accenno alle – sue - fulgide alleate, le “democrazie” degli emiri e dei monarchi del Golfo infeudati agli anglo-americani.

Ma quello che lo rende visceralmente furioso è la presenza variegata, trasversale, di italiani alle manifestazioni pro-Siria. Raccattando qualsiasi “sentito dire” si produce in castronerie (per esempio indica tra gli organizzatori un Filippo Fortunato Pilato che sarà anche di Forza Nuova oltre a scrivere sul sito Syrian Free Press, ma che certamente non ha né organizzato né partecipato alle dimostrazioni di piazza; evita, al contrario, di indicare la presenza dello scomodo anarchico Fallisi, evidentemente troppo addentro alle vicende oscure di “Freedom Flotilla”; taccia tutti – attingendo a “verità indiscusse” rivelate da Saverio Ferrari, canuto arnese dell’Autonomia milanese - di rossobrunismo o nazimaoismo; parla di “immonda contaminazione”, per la presenza, accanto a Stato e Potenza, o Zenith, o Sempre Domani, o Rinascita, di un Fulvio Grimaldi o di un Giulietto Chiesa).

Le sue esternazioni hanno palesi obiettivi

1) aggredire la mobilitazione pro-Siria per delegittimare in particolare l’unico portavoce, l’italo-siriano, comunista, Ouday Ramadan, detto “Soso”;
2) inserire dosi di “antifascismo” da accatto per cercare di far disertare dal fronte antimperialista pro-Siria quelli che dichiara “compagni che sbagliano”;
3) ridare fiato alla sua gente, quella che si dichiara “pacifista” e plaude alle “rivoluzioni” manovrate dalla Cia e dagli Stati più reazionari de mondo per far fuori l’ultimo baluardo repubblicano, laico e socialista nella regione del Vicino Oriente.

Bel tomo, no? Tipico esempio di rivoluzionario permanente.

Ugo Gaudenzi
direttore@rinascita.eu

(Fonte: Rinascita.eu)

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