venerdì 8 giugno 2012
Giuseppe Quartieri: "Piano dell'Olmo?.. Non discarica ma punto privilegiato per la B.A.N.A.N.A."
A proposito di Piano dell'Olmo e delle manifestazioni di Fiano Romano, è il caso di spendere qualche riga sui concetti di contestazione ecologica.
La razionalità impone che non si possa considerare efficiente un sistema energetico che manca di una delle fonti fondamentali dell'energia. Gli pseudo-ambientalisti antinuclearisti hanno coniato due espressioni simpaticamente ridicole:
1. NIMBY (Not In My Back Yard, non costruire -Centrali Nucleari- nel mio giardino).
2. B.A.N.A.N.A. (Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anyone, non costruire nulla in ogni luogo vicino a qualcuno). Questo tipo di approccio è stato raccolto da quasi il 54% del popolo italiano votante nel passato Referendum antinucleare. Così l'efficienza energetica italiana, non mai definita come tale, si basa su un sistema energetico senza nucleare, al contrario di ciò che avviene nella maggior parte dei Paesi del Mondo. Si potrebbe ben dire che siamo nel Paese delle B.A.N.A.N.E.
Una sorta di Repubblica delle BANANE che fa tornare a mente un ritornello di una canzoncina cantata in un film comico “Polvere di stelle” da Monica Vitti ed Alberto Sordi:“…ma ndo' vai si la banana nun' ce l'hai” che, a buon dire, potrebbe essere rifrasata come“... ma ndo' vai si il nucleare nun' ce l'hai!”
Ciò premesso, i Circoli dell'Ambiente ritengono necessario fare presente alcuni concetti basilari sul problema della discarica.
1. La scienza e tecnologia moderna considerano le discariche (a cielo aperto ma anche chiuse) una tecnologia superata, dannosa per la salute umana ed animale, che deve quindi essere eliminata in modo inequivocabile a differenza di centrali nucleari e/o centrali a carbone e/o centrali a gas.
2. In caso di completa impossibilità a trovare soluzioni alternative (quali inceneritori, termovalorizzatori, impiego di macchine a magnegas ecc.) oppure di completa indisponibilità del “potere economico” a raccogliere le istanze del popolo e dei veri ecologisti, allora si suggerisce di condurre una battaglia fino in fondo.
3. Contemporaneamente si suggerisce di imporre la installazione delle discariche in luoghi lontani da luoghi abitati e, se possibile, sulle colline alle più altitudini.
4. Si nota brevemente che i nuovi inceneritori e all'occorrenza i nuovi termovalorizzatori possono impiegare anche tecnologie a torcia laser ad alta temperatura (attorno a 3000°C) oppure tecnologie pirolitiche in ambiente privo di ossigeno che non emettono i soliti inquinanti quali diossina ecc.
5. Si fa presente che in un normale ambiente di centro città ogni automobile, a cominciare da quelle a bassa cilindrata, emette qualche molecola di diossina. Tutto ciò è confermato dall'incremento di “cancerogenesi” (numero medio di ammalati di cancro al mese nei centri delle grandi città) prodotta da gas di scarico delle automobili e dagli scarichi di delle caldaie di riscaldamento.6. Per concludere, sarebbe il caso di ricordare la regola elementare di giustizia sociale che impone che chi produce le scorie deve provvedere al suo smaltimento e relativa depurazione.
Prof. Giuseppe Quartieri, Presidente del Comitato Scientifico dei Circoli dell’Ambiente
segreteria@icircolidellambiente.it +39 393 1031722
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