È uno strano Paese l'Italia.
Un Paese dove durante il cambio della guardia al Quirinale, alla folla è proibito sventolare la bandiera della pace che vuole ricordare che siamo in Guerra alla faccia della Costituzione, ma dove, al contrario, un ministro leghista può impunemente mancare alla sfilata del 2 giugno, non accompagnando tale atto con una coerente rivendicazione pubblica a sancire la volontà secessionista del suo partito, come è scritto nello Statuto della Lega Padana, ma con una scusetta vigliacchetta detta a mezza boccuccia, come vigliacchetti sono tutti questi cazzabuboli che ogni giorno sputano sulle poltrone del Parlamento italiano, prima di appoggiarvici comodamente il loro poco onorevole deretano: che gode di tutti i privilegi goduti dagli altri, per così dire, onorevoli culi parlamentari.
È uno strano Paese l'Italia. Un paese dove persino il capo dello Stato si precipita a stigmatizzare un fallo di gioco su di un campo di calcio, commesso da un giocatore non padano, additandolo al pubblico ludibrio come cattivo maestro razzista; un paese dove le intere forze dell'ordine, il ministro degli interni, quello della guerra, sindacati di polizia, prefetti, servizi segreti, vigilantes, ausiliari del traffico padano, si scagliano contro un calciatore, non padano, che di fronte al comportamento di coloro che dovrebbero essere fulgidi esempi di correttezza democratica - data la divisa che indossano - ma che al contrario hanno preso ultimamente il vizietto di usare armi da fuoco e manganelli, piedi e mani, per dare lezioni esemplari a riottosi tifosi, o presunti tali (e non solo), da lasciarli stesi in cella o all'obitorio, un calciatore dicevamo che, ricordando tutto ciò chiede, a nostro avviso legittimamente, una tessera del poliziotto di idoneità al servizio, come si pretende dare una tessera ai tifosi per entrare allo stadio; un calciatore dicevamo, che diviene per i signori di cui sopra un pericoloso terrorista.
Strano Paese l'Italia. Ora, che i contadini della bassa o alta Padania lo dicano da sempre: “Roma ladrona!”, passi...loro, che in fondo con i loro 12 milioni di mucche e 10 milioni di maiali, si limitano da sempre... ad inquinare aria, terra ed acqua, rendendola così imbevibile...loro, che assieme alle piccolo e medie industrie del Nord hanno ricevuto contributi statali 3-4 volte superiori ai contributi concessi negli anni alla Cassa per il Mezzogiorno e che producono la “ricchezza del Paese”, fatta sicuramente di enormi quantità di anidride carbonica, di piogge acide, di diossina, di sostanze radioattive che poi vengono gettate nei fiumi o più democraticamente condivise con il Sud, che deve gelosamente custodirle nelle innumerevoli discariche abusive gestite dalle mafie locali...che lo dicano loro “Roma ladrona!” passi... dato l'alto tasso di inquinamento in Padania, che sicuramente intorbidisce persino i più limpidi cervelli, e quindi figuriamoci l'effetto che fa sui loro... in fondo noi, che siamo nati a Roma e che a Roma viviamo, loro, ma solo loro però, noi li perdoniamo di buon grado, così come si perdona un bambino che batte i piedi in terra per avere l'ennesimo giocattolo oltre quelli che già possiede.
E gli altri invece, che proprio bambini “innocenti” non sono e che giocano vigliaccamente su più tavoli?
Per loro non so se basterebbe solo una sculacciata...
MASSIMO ANDELLINI – Presidente U.V.A.
Corrispondente di Radio Città Aperta (88,900) - Prossima trasmissione: martedì 15 giugno 20010, ore 14,00.
sabato 12 giugno 2010
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