mercoledì 9 giugno 2010

"Giustizia malevola e finta... quale garanzia per i cittadini vessati?" - Lettera di protesta della Rete dei Cittadini

Fra i tantissimi problemi esistenti in questa n/s Società, uno ve né più assurdo e più pesante di tanti altri, ed è quello legato alla Giustizia (ovvero alla Malagiustizia) e a tutte le negatività che ad essa si interconnettono, ovvero la mafia, la corruzione, il lavoro nero, le evasioni fiscali, e le vergognose inefficienze, le superficialità e le tremende situazioni negative che nascono e si sviluppano in tutti i settori, e in particolar modo in quello sanitario, che dal dopoguerra ad oggi è andato via via peggiorando senza che sia stata realizzata - fino ad ora - (anche aldilà dei grandi passi tecnici e s cientifici) una vera forma di garanzia per il Cittadino, che deve entrare in una sala chirurgica per farsi operare al rene sinistro e molto spesso gli tolgono il destro...

E le domande di Giustizia, nel frattempo, si sono moltiplicate in maniera esponenziale, anche per questioni di poco conto, per questioni di cui, in nessun Paese al mondo ci si sognerebbe di rivolgersi ad un Giudice! E per peggiorare ancor più le cose, i n/s Codici e le n/s leggi sono una vera e propria foresta di sofismi, nei quali e grazie ai quali possiamo trovare tutto e il contrario di tutto. E non ve chi non veda, come si possa comprendere poi quale sia la vera strada per poter uscire da questo ginepraio, (Seneca, più di 2000 anni fa disse: "IN UNA REPUBBLICA CORROTTA LE LEGGI SONO TANTISSIME"!) e viste queste premesse, la lentocrazia ci sguazza e aumenta a vista d´occhio.

Ma non è solo questo il problema, che condiziona il diritto del Cittadino ad avere una più reale Giustizia, anzi a peggiorare e ad aggravare ancor più e in maniera entropica questo universo del nonsenso, vi sono ulteriori ed incredibili questioni da considerare e da analizzare, e fra queste dobbiamo notare le numerosissime furbizie giuridiche (utili a portare alle calende greche una temuta sentenza) la temerarietà di coloro che non avendo problemi economici e avendo appoggi o amicizie importanti pensano di poter vivere di arroganze e di sopraffazioni, all´interno di questo sistema (la terzietà infatti, è garantita ma solo sulla carta) ed è così che possiamo verificare, ove avessimo ancora qualche dubbio, come possa essere mistificante ed impossibile affermare che in questo Paese, LA LEGGE E´ UGUALE PER TUTTI ...!

Ma dove? Ma quando ... se vediamo che per uno stesso problema giuridico, possiamo ottenere due sentenze diametralmente diverse e opposte per forma e per concetto; una delle quali per poter essere formulata deve necessariamente calpestare diversi articoli del Codice Civile?

Cosa significa avere e garantire la tutela dei diritti e il principio di imparzialità e di legalità?

E poi come non parlare della grammatica, ovvero del "metalinguaggio arcaico" utilizzato a profusione in questi palazzi, un linguaggio involuto e pesantemente ipnotico, utile a rendere ancora più impercepibile, incomprensibile ed ostativo, al semplice Cittadino (ovvero, a colui in nome e a beneficio del quale si intendono affermare tali questioni) i giusti percorsi logici e semantici, per poter comprendere il senso, di tutto quello che si intende affermare e dichiarare.

Davanti a tutti i rappresentanti del CSM (al primo convegno sulla Giustizia, che si è tenuto alla Fiera di Rimini il 4 Dicembre 2009) ho esposto tutte queste questioni e ho formulato la proposta di realizzare una "camera di compensazione" fra il Cittadino, la Commissione Giustizia del Senato e il CSM, per aprire ad un serio approfondimento, su tutte le anomalie interpretative che inficiano le più elementari norme giuridiche in una sentenza di "prime cure" ... perché si possa cassare e dichiarare immediatamente nulla una simile decisione, evitando di proporre appello, ove si possa notare una grave discrepanza interpretativa, che calpesta in maniera evidente alcune norme di diritto.

E questo mio suggerimento è fondamentale per ovviare a tante altre questioni, fra le quali è evidente il prevenire le molte disfunzioni interpretative e il controllare sistematicamente l´operato spesso incongruo, di tutti coloro che (forse alle prime armi) possono appesantire volontariamente o in buona fede le camere d´Appello. Ma al contempo, con questa semplificazione si verrebbe a riconoscere a priori, il reale diritto del Cittadino, il quale se non possiede una buona posizione economica, difficilmente può pensare di ricorrere in Appello, con tutte le ulteriori lungaggini (ere geologiche) che sono insite in una tale decisione, e con i relativi costi che bisogna saper accettare, per sperare di poter ottenere una revisione alle disposizioni di "prime cure"!

E infine, se si desse corpo a questa mia proposta, si eviterebbero i mille ricorsi a Strasburgo e tutte quelle aspre critiche e tutti quei veleni contro la Magistratura, che come possiamo vedere, non giovano a questo sistema ma vengono quotidianamente sparsi a profusione, in molti siti web e in tantissimi Blog. E al contempo, si darebbe voce a tutti coloro che onestamente e generosamente, desiderano offrire il loro impegno (come ha tentato di dimostrare il Procuratore Generale di Ancona Dott. Gaetano Dragotto ... i cui comportamenti e le cui affermazioni, più che condivisibili, desidero segnalare e applaudire!) per migliorare questo farraginoso e capzioso sistema!

Leggetelo su http://toghe.blogspot.com/2008/03/le-responsabilit-dei-magistrati.html

Questa mia proposta è stata recepita e considerata degna di approfondimento, dal Primo Presidente della Cassazione, Vincenzo Carbone, il quale ha promesso di studiarne la compatibilità...

Nel frattempo, quello che noi (aderenti alla Rete dei Cittadini) possiamo e dobbiamo fare, per tentar di creare questa "stanza di compensazione" e per poter dare una svolta a questo progetto, è quello di discuterne in maniera approfondita, ovvero di analizzare con la dovuta attenzione tutte le possibili implicazioni positive, che si possono realmente ingenerare, nel sociale, a favore di una Giustizia che abbia davvero tutte quelle giuste prerogative, che questo termine intende valorizzare e veicolare e a favore (soprattutto) del povero Cittadino, che attualmente - e non di rado - si vede defraudato dei più elementari diritti giuridici e costituzionali!

Otello Martini,
RETE DEI CITTADINI

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Articoli sulla Rete dei Cittadini:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=rete+dei+cittadini

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