mercoledì 16 giugno 2010

Calcataonline News: "Lo sport... in Sabina Romana e la presenza documentata di Venere a Calcata"

CARI AMICI E LETTORI DI CALCATAONLINE NEWS, ABBIAMO FATTO UNA BELLA SCOPERTA! CALCATA ERA CARA A.... VENERE!
(Non queste veneri di cartongesso, silicone e botulino, che ci sono giornalmente, con mancanza totale di senso dell'orrore, imposte dalla televisione, Kali è più bellassai...) ma Venere, proprio Lei, la Dea dell'Amore e della sana Generazione!

Ecco infatti cosa scrive un Grande della letteratura, nientemeno che Montesquieu, nel 1724.

Venere preferisce il soggiorno di Calcata a quello di Pafo e di Amatunta. Non discende mai dall'Olimpo senza venire tra gli abitanti di Calcata. Ha talmente accostumato questo popolo felice alla sua vista, che esso non prova più quel sacro orrore che incute la presenza degli Dei. A volte si copre con una nuvola, e la si riconosce dal divino odore che emanano i suoi capelli profumati d'ambrosia.

La cittadina di Calcata è nel mezzo di una contrada su cui gli Dei hanno profuso a piene mani i loro favori: vi si gode d'una eterna primavera e la terra, felicemente ricca, previene ogni desiderio. Gli armenti vi pascolano innumerevoli, i venti paiono non regnarvi che spandere ovunque lo spirito dei fiori, gli uccelli vi cantano incessantemente. Si direbbe che i boschi sono armoniosi; i ruscelli mormorano nei piani, un dolce calore fa sbocciare tutto, l'aria non vi si respira che con la voluttà.

Vicino alla cittadina è il Palazzo di Venere, (ora Ufficio del Centro Visite del Parco del Treia, ove si terrà la tavola rotonda sulla sessualità naturale il 29 giugno 2010. N. d.R.).

Vulcano in persona ne ha costruito le fondamenta; lavorò per la sua infedele quando volle farle dimenticare il crudele affronto che le fece dinnanzi agli Dei. Mi sarebbe impossibile dare un'idea delle attrattive di questo palazzo: solo le Grazie potrebbero descrivere le cosa che hanno fatto loro. L'oro, i lapislazzuli, i rubini, i diamanti vi brillano in ogni dove..... (essi furono asportati dal Sannt'uffizio in quanto espressioni ereticali... N. d. R.).

Ma ne sto dipingendo i tesori, non le bellezze.

I giardini sono incantati: Flora e Pomona se ne son prese cura, le loro Ninfe li coltivano. I frutti rinascono sotto la mano che li coglie ; i fiori succedono ai frutti. Quando Venere vi passeggia, circondata dagli abitanti di Calcata, si potrebbe temere che i loro gai giochi distruggano questi giardini deliziosi: ma grazie ad una segreta virtù, tutto si ripara in un istante. Venere ama guardare le semplici danze delle giovani di Calcata. Le sue Ninfe si confondono con loro. La Dea prende parte ai loro giochi, si spoglia della sua maestà; seduta in mezzo a loro, veder regnare nei cuori la gioia e l'innocenza.

Si scorge di lontano una grande prateria, tutta ornata dallo smalto dei fiori. Il pastore va a coglierli con la sua pastorella, ma quello che trova lei è sempre il più bello, e crede che Flora l'abbia fatto appositamente. Il fiume Treja bagna questa prateria e vi fa mille anse. Ferma le pastorelle fuggitive: occorre che diano il tenero bacio che avevano promesso. Quando le Ninfe si avvicinano alle sue sponde, si ferma; ed i suoi flutti, che prima fuggivano, s'imbattono in flutti che non fuggono più. Ma quando una di esse si bagna, è ancora più amorevole: le sue acque girano intorno ad essa; a volte si sollevano per abbracciarla meglio; la rapisce, fugge, la trascina con sé. le compagne, timide, iniziano a piangere, ma lui la sostiene sui flutti e, incantato da un sì caro fardello, la porta a passeggio sulla sua piana liquida: infine, disperato di doverla lasciare, la depone lentamente sulla riva e consola le compagne.

A fianco della prateria è un bosco di mirto, i cui sentieri fanno mille giri. Gli amanti vi vengono a raccontarsi le loro pene: l'Amore, che li distrae, li conduce per i sentieri sempre più segreti. E' questo, in verità, il Regno del gran DIO PRIAPO! Qui egli mostra alle vindanti i suoi attributi mostruosi, ed è qui che le dodici vergini dodici, su indicazione dei Grandi Sacerdoti Vegetariani, portano nei giorni sacri l'Olio purificatore e lubrificatore, ottenuto da olive vergini ed incontaminate delle colline circostanti.

Georgius Vitalicus

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Ed ora dalla corrispondente Antonella Pedicelli.

Caro Sauro, stasera, tornando a casa, ho un po' giocato a fare la
giornalista "pazza" e così ho intervistato alcuni personaggi del mio
condominio in merito a.."Cosa pensi del gioco-calcio in Italia?", Il
tutto legato alle partite e al voler "per forza" sembrare "uniti", quando non lo siamo per niente.. comunque ciascuno manifesta la propria convinzione in merito.. La signora Giada ha preso la "palla al balzo" e si è sfogata ben bene su tutt'altro argomento.....

Ti abbraccio e poi con calma ti racconto altre news!

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"Siamo una nazione di imbecilli rincretiniti da una manica di ragazzi
viziati e per niente bravi; ci rendiamo conto di essere italiani una
volta ogni quattro anni e poi....ognuno a "casa sua"! Andassero a
"cavar patate" invece di muovere le zampe su un campo di calcio.."
(Signora Lucia)

"Il gioco del calcio in Italia, riflette ciò che emaniamo come popolo;
nel corso dei secoli poco è cambiato,l'umanità è sempre la stessa,dove
c'è potere e denaro c'è inganno e corruzione e l'animo soffre e dai
miei occhi sgorgano lacrime amare perchè mai vorremmo rammaricarci
dell'infedeltà e della malignità scoperta in alcuni individui che
vogliono la nostra morte e distruzione per partito, per macchinazioni
loro, per scopi che a noi sfuggono e che vanno oltre la nostra
nobiltà,la quale non ci permette di comprendere ideali tanto meschini
e perniciosi. E allora io ti dico: staccatemi pure la testa ma a testa
alta camminerò fino alla morte e voi conservate pure la vostra ma ad
occhi bassi camminate strisciando,miserabili che siete nella vita
mediocre e sporca che vi costruirete. Un mondo siffatto non mi
appartiene e non voglio, è tutto vostro. Non è a questo regno che voglio
essere degna d'appartenere bensì mi fregio di essere degna
dell'altro, laddove solo i giusti possono entrare. Un regno incotaminato
e garantito in questo da Dio"
(Signora Giada)

"Quando guardo una partita di calcio sul divano di casa mia sto bene e
trascorro piacevoli serate. Cara Antonella dobbiamo cercare di essere
felici, comunque vada e in qualsiasi circostanza. Il creato è
bellissimo e pieno di meraviglie, anche per quel che riguarda il gioco
del pallone!"
(Francesco di via Tamigi)

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Presentazione editoriale di Calcataonline News:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/06/15/calcataonline-news-finalmente-l%e2%80%99inserto-che-proprio-ci-mancava-per-la-prima-e-forse-ultima-volta-a-reti-unificate-su-questo-schermo/

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