domenica 31 gennaio 2010

"La legge è uguale per tutti?" - Avvio del nuovo anno giudiziario fra le polemiche

L'indifferenza della "setta" dei politicanti di palazzo, verso i cittadini, si dimostra attraverso tutto il loro operare; ma si è raggiunto il ridicolo in questi giorni, quando dalle modifiche presentate dal PDl, sul disegno di legge che approverebbe il legittimo impedimento, si evince la facoltà dello stesso Palazzo Chili ad auto certificare l'impossibilità del premier a partecipare alle udienze dei processi che lo riguardano.

In pratica, secondo il relatore Enrico Costa, certificare che il presidente del Consiglio sarà legittimamente impedito a presenziare in tribunale, chiaramente quale imputato, sarà prerogativa del (suo) Segretario Generale. In tal caso il magistrato non potrà far altro che rinviare il processo di altri sei mesi, e così per tre volte fino ad un rinvio complessivo di diciotto mesi.

Il reale problema dell'inopportuna carica del Berlusconi a presidente del consiglio dei ministri sta principalmente nel fatto che costui è un ultra liberista, in altre parole economicamente sostenitore della globalizzazione sinarchica interbancaria, e "volenteroso" distruttore dello Stato Sociale che, invece, ha cura dei suoi cittadini meno abbienti. Inoltre, lo stesso berlusconi, è inopportuno con la carica che ricopre per i suoi numerosi interessi contrastanti con lo svolgimento di funzioni pubbliche, e, non ultimo, per le numerose accuse magistrali che si porta appresso. Accuse cui vuole sfuggire con leggi costruitegli addosso da quella maggioranza arrogante che sa che, perso lui, si perderebbe anch'essa! E nemmeno è possibile aspettare come vorrebbe la maggioranza di Governo, perché per la tarda età del berlusconi non potrebbe nemmeno essere condannato per i suoi misfatti. Primo pubblico esempio, post monarchico, di "Nuovo Assolutismo Anticostituzionale" che abbatte quel motto, già spesso sbilenco che si trova nelle aule di tribunale: "La legge è uguale per tutti"!

Insomma, costui e la sua maggioranza sono veramente fuori si sé... e le leggi da loro emanate sono viziate dal: "pro persona (Berlusconi), pro familia (famigghia -in senso siciliano baccagghiu-Berlusconi), pro industris (Berlusconi). Una volta, prima della famigerata 180 (legge Basaglia e moglie), un certificato medico anche non specialistico era sufficiente a portare chiunque in manicomio purché fosse dichiarato: Pericoloso per sé e per gli altri.

Era un'esagerazione, una porcata che nascondeva misfatti di una gravità assoluta, infatti, la rovina della vita di un uomo spesso per eredità fatte svanire, o semplicemente per liberarsi di un coniuge o parente scomodo era affidata all'onestà di persone private.

Che però oggi il malato pretenda, sovvertendo l'antico concetto dell'opportunità giuridica e sociale delle cose, di rilasciare certificati che da se stesso lo dichiarano sano, è maestosamente ridicolo e tragicomico. Questo tipo di pensiero, voglio rilevare, è proprio degli psicotici perché hanno perduto la capacità di critica e di giudizio, così da non ricercare l'aiuto di chi può curarli.

Kiriosomega

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