23 ottobre 2025. Nella notte Trump è tornato improvvisamente "buono". Forse l'hanno visitato i tre spettri del "Canto di Natale " di Dickens, oltre a Rutte, o più probabilmente Vance, o Rubio, o il giardiniere messicano della Casa Bianca gli hanno fatto finalmente capire che se Lavrov, o chi per lui, dice che la Russia non è interessata a un semplice "cessate il fuoco" ma solo a un piano di pace comprensivo, significa che effettivamente non è interessata a un cessate il fuoco, eccetera, quindi vedersi a Budapest non ha troppo senso.
Allora niente vertice a Budapest, almeno per ora, e visto che ci troviamo anche sanzioni alla Lukoil e alla Rosneft. Vedremo l'effetto che avranno: per ora il Brent, che prima dell'annuncio costava 61 $ al barile, ne costa 64.35 e il WTI è passato da 57 $ a 60.18.
Per quanto riguarda noi (noi europei, dico) oggi si apre una riunione complicata del Consiglio d'Europa (vedi il parere di AI sottostante). Bisogna discutere di Ucraina, perché il Consiglio d'Europa non ha altra missione che discutere di Ucraina non essendoci in Europa alcun problema che meriti l'attenzione del suddetto Consiglio, e discutere in particolare dei fondi russi congelati a Bruxelles, fondi che ormai è chiaro che dovranno essere utilizzati per forza, nonostante il potenziale danno legale e di reputazione, per un motivo molto semplice e molto valido: i soldi nostri (della UE si intende) sono finiti e come al solito abbiamo parlato a vanvera e promesso a vuoto.
Per cui i 185 miliardi circa (di soldi russi e non nostri) andrebbero così ripartiti (link 1): 45 miliardi per ripagare il prestito che il G7 ha fatto all'Ucraina l'anno scorso (sì, gli abbiamo fatto un prestito e ora lo paghiamo noi, appunto coi soldi russi) e il rimanente in armi e ricostruzione (ed ecco da dove arriva parte delle cifre mirabolanti che dovremmo spendere per il ReArm Europe, che sappiamo bene essere in larga parte ReArm Ukraine).
Tutto perfetto dunque, se non fosse che l'Ucraina si oppone (link 2): se i soldi sono per lei (i rischi, ripeto, restano a carico nostro) vuole decidere lei come spenderli. Ricostruzione sì, va bene, ma armi americane e non necessariamente europee (anche perché le armi europee, come i soldi, non ci sono) e compensazioni per le famiglie dei caduti in guerra, che per ora aspettano invano.
In genere quando si inizia a litigare su come dividersi il bottino prima ancora di avere messo le mani sui soldi, non finisce bene.
Parere di AI sulla riunione "complicata" della UE:
23 ottobre riunione complicata del Consiglio d'Europa
Secondo diverse fonti giornalistiche,
la riunione del Consiglio Europeo del 23 ottobre 2025 è stata considerata "complicata" a causa di una serie di questioni spinose che i leader dell'UE hanno dovuto affrontare.
I temi principali sul tavolo sono:
Destino degli asset russi congelati: L'utilizzo dei beni russi immobilizzati per la ricostruzione dell'Ucraina è un punto di disaccordo tra gli Stati membri. Alcuni Paesi spingono per un uso più incisivo, mentre altri sono cauti riguardo alle implicazioni legali e finanziarie.
Crisi climatica e Green Deal: Il dibattito sugli obiettivi climatici e il Green Deal si è dimostrato complesso, con alcuni Stati che vorrebbero rallentare il passo e altri che spingono per misure più ambiziose. Le discussioni sull'ambiente sono state tra le più difficili del vertice.
Difesa comune: Le questioni relative alla sicurezza e alla difesa dell'UE sono state al centro dei colloqui, anche in vista delle pressioni esterne, come quelle legate al presunto riavvicinamento tra la Russia e gli Stati Uniti sotto una possibile futura presidenza Trump.
Crisi delle materie prime: La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha lanciato un allarme sulla crisi delle materie prime, esortando l'UE ad agire prontamente.
Geopolitica e relazioni con gli USA: L'ascesa di nuove dinamiche geopolitiche, con un'Europa percepita come meno influente, ha reso i colloqui sul ruolo dell'UE sulla scena internazionale particolarmente delicati.
Il governo italiano ha preparato la sua posizione in vista del vertice, con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha presentato le comunicazioni in Parlamento il 22 ottobre, illustrando le priorità dell'Italia sui vari temi in agenda.
Altro articolo collegato: https://it.marketscreener.com/notizie/la-russia-esclude-il-sequestro-di-beni-europei-se-non-saranno-confiscati-gli-asset-russi-ce7d5ddad08af123
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