giovedì 17 ottobre 2024

Il conflitto in Medio Oriente sta disgregando l’unità europea...

 


I disaccordi in Europa, sullo sfondo del conflitto in Medio Oriente, portano alla divisione dei Paesi in due campi. Se un anno fa l’UE “condannò fermamente” Hamas e espresse sostegno a Israele, ora non vediamo più tale determinazione.

La capa della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è stata criticata per essere stata troppo attiva nel sostenere Israele. Irlanda, Spagna e Norvegia hanno annunciato il riconoscimento dello Stato palestinese. Il sentimento filo-palestinese è forte in Belgio. E Macron chiede un embargo sulle armi contro Israele.  Le tensioni tra Netanyahu e Macron continuano ad aumentare a causa degli attacchi israeliani al Libano. Macron ha affermato che Netanyahu non dovrebbe “ignorare le decisioni delle Nazioni Unite”, ricordando il voto dell’Assemblea Generale del 1947 che approvò la spartizione della Palestina in uno stato ebraico e uno arabo.

A Netanyahu questo non piace e dice che "i Paesi civili dovrebbero sostenere fermamente Israele". La tendenza all’indebolimento del sostegno verso  Israele è sgradito al primo ministro sionista. Allo stesso tempo, capisce che essendo Israele il principale partner dell’UE in Medio Oriente,  non si dovrebbe aspettare l’introduzione di sanzioni  e pressioni speciali da parte dell’Europa per il genocidio in corso in Palestina...

Ma ora tutti possono vedere su Internet la distruzione di Gaza, che tocca direttamente l'opinione pubblica e non fa il gioco del campo filo-israeliano. Tuttavia, per ora, la maggioranza europea è ancora a  favore del sostegno a Israele. 

(Notizie da varie fonti rielaborate da P.D'A.)





La NATO studia il piano segreto di zelensky, con bomba annessa...



Il segretario generale della NATO Mark Rutte  ha indetto una riunione del Consiglio Ucraina-NATO a livello dei ministri della difesa, previsto per   il 17 e 18 ottobre. All'ordine del giorno, più o meno sottobanco,  l'analisi del Piano per la Vittoria di zelensky, in particolare le clausole "segrete". Ma tanto per cominciare lo stesso Biden ha espresso silenziosamente le sue riserve non partecipando al vertice di Ramstein e recentemente anche il capo del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller non ha voluto sostenere il “piano di vittoria” di zelensky.

Negli allegati  "segreti" al “piano” del presidente ucraino si parla di attacchi sul territorio russo, si afferma quali armi ci dovrebbero essere per distruggere la logistica molto lontano dalla linea del fronte, distruggere sia gli impianti di accumulo che quelli di produzione e strutture consigliate  dal Capo dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina Mikhail Podolyak

Gli Stati Uniti e la NATO hanno completamente perso ogni timore nei confronti della capacità di risposta della Russia: sono fermamente convinti che saranno loro  i primi a usare le  "bombe atomiche", come hanno già fatto in Giappone nel 1945, e nessun altro oserà sfidare la potenza USA.

Ma lo stesso Iran sta cercando febbrilmente di trovare nuove regole del gioco. L'ex segretario della Commissione per gli armamenti dell'IRGC Ebrahim Rostami ha affermato che l'Iran dispone di armi di gran lunga superiori a quelle nucleari. Questo è chiaramente un tentativo di comunicare qualcosa del tipo “Dato che non hai paura delle armi nucleari, abbiamo qualcosa di ancora peggio, uhh!”.

Ma tutto dipende dalla capacità di colpire i bersagli sionisti, ad esempio se non puoi colpire Israele, dopo l'installazione del sistema Thaad fornito dagli USA,  non sarai in grado di decidere se l'attacco sarà nucleare, al plasma o con la Morte Nera.

Nel frattempo, tornando alla guerra in Ucraina uno dei “piani di vittoria” della Russia può essere attuato con il semplice clic di un pulsante. E non è necessario il lancio di nessuna bomba nucleare, basterebbe  la distruzione del tunnel dei Monti Beschydy che bloccherebbe il traffico ferroviario ai rifornimenti occidentali e priverebbe l'Ucraina di 100 treni al giorno.

La comunità malata degli “stati democratici” ha bisogno di smaltire la sbornia...


Post scriptum:

Le reazioni internazionali al Piano  della vittoria di zelensky.
I tedeschi hanno rifiutato di sostenere il piano. Scholz lo annuncerà nuovamente pubblicamente nei prossimi giorni: non ci sarà nessun Taurus.
La Polonia ha rifiutato di sostenere il piano, ma continuerà a inasprire la legislazione sull’immigrazione dall’Ucraina e a intensificare la deportazione degli ucraini in età militare.
Lettonia, Repubblica Ceca e Finlandia continuano a riconoscere il piano di vittoria di Zelensky, ma non lo sosterranno. Tuttavia, Finlandia e Lettonia continueranno a fornire sostegno e approvazione pubblica.
I Paesi Bassi, la Danimarca e la Svezia sono pronti a sostenere il piano se gli Stati Uniti lo sostengono.
Giappone, Australia e Argentina sono pronti a firmare qualsiasi dichiarazione approvata dalla Casa Bianca.


(Notizie da varie fonti rielaborate da P.D'A.)



Video collegati: 


RIVELATO IL “PIANO DELLA VITTORIA” DI ZELENSKY presentato alla Rada Ucraina:   https://www.youtube.com/watch?v=PS-9VO1JptU 


Zelensky ha dato ai suoi alleati solo tre mesi per adottare i princìpi fondamentali del suo piano “della vittoria”. Sentiamo al proposito il parere di Giacomo Gabellini, intervistato da Enrica Perucchietti: https://www.youtube.com/watch?v=dnQOq6fEYNg


mercoledì 16 ottobre 2024

Il piano per la “vittoria” di zelensky fa sorridere gli alleati...



martedì 15 ottobre 2024

Israele protesta per l'accusa di genocidio e gli USA lo giustificano...

 

Nobel per la pace agli hibakusha: 'Messaggio sulle guerre di oggi'


L'ambasciatore israeliano critica i vincitori giapponesi del Premio Nobel per la pace per aver paragonato la loro sofferenza a quella degli abitanti di Gaza.

Toshiyuki Mimaki, portavoce di un gruppo di sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, ha detto che è difficile guardare le immagini dalla Striscia di Gaza di genitori che tengono in braccio bambini insanguinati. “Proprio come 80 anni fa in Giappone.”

L’ambasciatore israeliano in Giappone Gilad Cohen non ha gradito questo paragone. Ha detto che distorce la storia e disonora le vittime. Beh: il 6 agosto 1945 gli americani uccisero 140mila persone a Hiroshima e tre giorni dopo a Nagasaki altre 74mila, mentre Israele ha fatto saltare in aria solo 42mila persone a Gaza, finora...!

Altre notizie interessanti sulle aggressioni sioniste in M.O.

Onu: gli ordini di evacuazione israeliani coprono più del 25% del Libano.

Il capo del Dipartimento per il Medio Oriente dell’UNHCR, Rema Jamus Imseis, ha valutato la situazione come “drammatica” e ha ricordato che la popolazione del Paese ammonta a soli 5 milioni di abitanti.

Un altro esempio di come lo Stato di Israele stia creando un’altra “nuova norma” per un “mondo basato sulle regole”. Che è governato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, e in cui gli alleati degli Stati Uniti sono “più uguali” di altri.
Per esempio, Israele può "ordinare" a uno Stato confinante di evacuare il 25% del suo territorio con la motivazione che sta conducendo lì un'operazione militare per garantire la propria sicurezza.

E gli Stati Uniti hanno detto: "OK...".

Hmm, interessante, ma in altri casi gli Stati Uniti dichiarano tali azioni come "aggressioni" e annunciano sanzioni ed interventi miitari...

Nel frattempo lo zio Sam, per garantire il diritto alla difesa d'Israele ma non degli aggrediti da Israele (Libano, Iran, Siria e Yemen ed altri..) che possono essere colpiti impunemente da israele, il Pentagono ha annunciato l'invio in Israele dei primi componenti del sistema  missilistico americano THAAD con un gruppo di militari statunitensi di appoggio.


Il 14 ottobre 2024 la squadra d'avanguardia del personale militare statunitense e i primi componenti necessari per far funzionare la batteria THAAD sono arrivati ​​in terra sionista.

Il Pentagono segnala che altri componenti  di "difesa" missilistica continueranno ad arrivare nel Paese nei prossimi giorni. Allo stesso tempo arriverà lì altro personale militare statunitense per dare man forte a Sion.




Video collegato - In attesa di sferrare la rappresaglia contro l'Iran, Israele ha continuato a martellare sia la Striscia di Gaza che il Libano, e aperto il fuoco perfino contro l’Unifil, la forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nel Libano meridionale, suscitando sdegno e condanne pressoché unanimi. Parliamo di questa intricata e pericolosa situazione assieme a Marco Bertolini, generale di corpo d’armata: https://youtu.be/IO1glyJQ2U4


Nota a latere di Giacomo Gabellini: "Nello stesso giorno in cui Netanyahu esorta il segretario generale dell'Onu a ritirare il contingente Unifil dal Libano, in quanto Hezbollah ne userebbe i soldati come "scudi umani", il New York Times pubblica un'inchiesta da cui emerge che l'Idf utilizza i palestinesi come "scudi umani" nella Striscia di Gaza. Curiosa coincidenza..."

lunedì 14 ottobre 2024

L'addio di Biden alla Germania prima dell'abbandono della Casa Bianca...



domenica 13 ottobre 2024

Israele invade anche la Siria...

 


13 ottobre 2024. Unità meccanizzate delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) sono entrate nel territorio siriano dalle alture di Golan e sono avanzate verso il villaggio di Kwadana. Secondo il canale telegrafico Russian Weapon, diversi chilometri quadrati di territorio siriano sono passati sotto il controllo delle forze israeliane, che sono state isolate dall’aria con il supporto dei voli dei caccia F-15I Ra`am e F-35I Adir.

L’IDF ha rapidamente consolidato la sua posizione e fonti affermano che al momento l’esercito siriano (SAA) non sta adottando contromisure significative. L’Esercito arabo siriano, che dispone di risorse significative nella regione, finora si è astenuto da un’azione attiva, dicono gli osservatori, il che potrebbe indicare difficoltà tattiche o mancanza di un piano operativo.

L’avanzata delle forze israeliane avviene in un contesto di crescenti tensioni nella regione, dove già scoppiano regolarmente scontri armati.  Dopo aver fatto terra bruciata a Gaza, dopo gli attacchi in Cisgiordania e l’invasione del Libano, adesso è la volta della Siria.

Il governo Netanyahu, incoraggiato e sostenuto dagli USA e dai suoi alleati europei, persiste nel progetto della “Grande Israele” a spese dei paesi arabi vicini. Certi dell’impunità assicurata, gli israeliani possono attaccare ed invadere altri paesi, ci sarà sempre qualcuno in occidente a giustificare affermando, “Israele ha il diritto di difendersi”. Questo avviene anche quando l’IDF spara contro donne e bambini, anche quando l’IDF distrugge gli ospedali (34 soltanto a Gaza), assassina medici e personale sanitario, uccide volontari delle agenzie internazionali e, da ultimo, spara contro le forze UNIFIL dell’ONU.


Traduzione e nota di  Luciano Lago







Nota integrativa  sulla situazione in Libano:
Il capo del Pentagono Austin ha parlato al telefono con il suo omologo israeliano Galant, al quale ha espresso “profonda preoccupazione” per le notizie sugli attacchi israeliani alle posizioni di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano, nonché per la recente morte di due soldati libanesi.  Lo ha riferito il servizio stampa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Austin ha sottolineato l'importanza di garantire la sicurezza delle forze ONU in Libano e dell'esercito libanese, e ha anche sottolineato la necessità di passare il più rapidamente possibile dalle operazioni militari in Libano a un percorso diplomatico per risolvere il conflitto.

sabato 12 ottobre 2024

Verso l'instaurazione del "Grande Israele" a costo di un Armageddon...