La no fly zone per il Giubileo violata due volte in meno di quindici giorni. Un drone con tanto di telecamera ha sorvolato il Biondo Tevere fino a sfiorare il Cupolone eludendo per pochi, lunghissimi minuti, il sistema di sicurezza. «Eravamo a Castel Sant’Angelo, dove c’è l’ufficio mobile per il coordinamento delle operazioni nell’area, quando ci siamo visti volare sulla testa quel drone.
Lo abbiamo seguito con gli occhi, lungo il Tevere e poi fino a via della Conciliazione. Ci siamo messi a cercare subito chi lo stesse pilotando, ormai a cinquanta metri dalla Basilica di San Pietro, e a ponte Umberto I abbiamo notato due ragazzi con un telecomando e sequestrato quell’apparecchio molto professionale, con un obiettivo da 12 mega pixel e una risoluzione 4k: insomma, non certo un giocattolo».
L’agente della Polizia Locale, gruppo GSSU, che ieri mattina, 28 dicembre 2015, alle 8,30 ha visto per primo il drone sorvolare il cielo sopra la Città Santa, ha ancora la voce rotta dalla preoccupazione.
È il secondo episodio a distanza di 12 giorni dal fermo del 31enne turco sorpreso in piazza del Colosseo mentre con quattro connazionali manovrava un quadricottero radiocomandato identico al «Phantom 3» sequestrato ieri.
Due israeliani, denunciati per violazione del codice della navigazione aerea e dell’ordinanza prefettizia, hanno avuto modo di trascinare il trolley con il marchingegno all’interno fino a ponte Umberto I. Da lì hanno montato sul parapetto l’apparecchio con la telecamera, facendolo volare per tutta la lunghezza del Tevere fino a San Pietro. All’arrivo degli agenti del reparto «Centauro», i due – 33 e 32 anni, entrambi consulenti finanziari a Tel Aviv e incensurati – si sono mostrati sorpresi ma per niente intimoriti. Sprovvisti di documenti, sono stati portati nell’ufficio della Polizia Scientifica per i rilievi fotodattiloscopici prima di esser rimessi in libertà.
Allertata anche la Digos per gli accertamenti attraverso database, Interpol e Europol, è stata poi disposta la perquisizione nella camera d’albergo dove i due alloggiavano, in via delle Muratte, a due passi dalla Fontana di Trevi. Richiesta anche la collaborazione delle autorità diplomatiche israeliane, non è però emerso alcun elemento di pericolosità e i due sono riparti ieri sera come da programma. Ai due sono stati sequestrati sia il drone super accessoriato da 2mila euro che le sim dei telefoni cellulari sui quali i filmati potevano essere scaricati in tempo reale. Silvia Mancinelli“
Fonte: Il Tempo di Roma - Silvia Mancinelli - 28 dicembre 2015
Drone viola la no fly zone vaticana Denunciati due trentenni israeliani
DOMANDA: se si fosse trattato di due mussulmani anziché israeliani, che titoli avrebbero fatto i media? "Preoccupazione a San Pietro per l’oggetto volante fatto decollare da Ponte Umberto I" (come ha sottotitolato Il Tempo), oppure “Sventato attentato dell’ISIS contro Papa Francesco! Due arrestati! Scoperta e smantellata la cellula terrorista che minacciava la Santa Sede”?
Pensaci....ma non ti sforzare troppo....non ce n'è affatto bisogno!
Adriano Colafrancesco
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