mercoledì 16 dicembre 2015

Rinascita Democratica - "Licio Gelli, buonanima! Chi ti ricorda ora? Matteo Gellusconi o Licio Berluschenzi..?"



Sintesi del Piano di "Rinascita Democratica", del Gran Maestro Licio Gelli: chi ti ricorda? Matteo Gellusconi o Licio Berluschenzi?

Il Piano di "Rinascita Democratica" si apre con una premessa di ordine politico generale, seguita da una seconda parte di ordine programmatico.

In premessa
Non si può stare con le mani in mano ed attendere gli eventi. Bisogna favorire il formarsi di due schieramenti politici, uno social-laburista ed uno conservatore”

Nella parte programmatica (ricostruzione basata su dichiarazioni di Licio Gelli, nell’intervista al Corriere della sera del 5 ottobre 1980, fatta da Maurizio Costanzo, giornalista iscritto alla P2)
  • Giustizia: introdurre la responsabilità civile del magistrato.
  • Stampa e informazione: 1) dissolvere la Rai in nome della libertà di antenna, art.21 Costituzione, abolendone il monopolio, 2) legare al progetto giornalisti delle seguenti testate: Corriere, Giorno, Giornale, La stampa, Resto del carlino, Messaggero, Il tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del mezzogiorno, Giornale di Sicilia, Europeo, Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia cristiana e, naturalmente, la Rai-tv . (ai giornalisti bisognerà dare l'indicazione di 'simpatizzare' coi candidati di riferimento).
  • Sindacati: 1) scindere le tre Confederazioni (definite, nell'originale del testo, Trimurti) per costruire un unico sindacato, libera associazione di lavoratori, disposto alla collaborazione per realizzare gli obiettivi della produzione. Nota bene: nell’intervista Gelli afferma: "La normativa e l'applicazione del cosiddetto Statuto dei lavoratori non ha bisogno di commenti. Mi sembra che l'Italia sia l'unica nazione in tutto il mondo ad avere una legge di questo tipo ".
  • Governo e ParlamentoVarare urgentemente, in base all'art.95 della Costituzione, le leggi sulla Presidenza del consiglio e sulla nomina dei ministri, in modo che il Presidente del consiglio sia eletto dal Parlamento, introducendo la norma della sfiducia costruttiva (modifica costituzionale) e che i ministri vengano a perdere la qualifica di parlamentari, diventando collaboratori del Presidente del consiglio, suoi dipendenti, scelti sotto la propria responsabilità.
Alla domanda di Costanzo: "Sbaglio o in più occasioni lei si è espresso a favore di una repubblica presidenziale?" Gelli rispondeva: "Sì, anche in una relazione che inviai al presidente Leone". Più avanti, sempre in materia costituzionale, Gelli affermava: "Ma quando fossi eletto, il mio primo atto sarebbe una completa revisione della Costituzione".

Chi ti ricorda?

Matteo Gellusconi o Licio Berluschenzi?

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