giovedì 28 agosto 2014

Spazzatura a peso d'oro.. Ovvero: il potere raffinato della disinformazione



...uno dei primi strumenti della  disinformazione consiste non nel diffondere notizie false, platealmente  o sia pure difficilmente smontabili. La strategia è invece più raffinata. 
Prendete una fonte, se questa viene svelata come diffusore di falsi essa è  bruciata, e le tesi che vorrebbe portare gravemente danneggiate. Pratica comune è quindi far passare una fonte - creata allo scopo,  comprata oppure semplicemente ignara - come buona, per poi usarla per  veicolare i falsi utili. 


Il meglio si raggiunge con i grandi media, che vengono inzuppati di news  vere e false in modo inestricabile. In questo modo, l'opinione pubblica riceve una massa di notizie in media false, perché in media sono  indistinguibili verità e falsi utili, o anche non utili ma semplice  spazzatura.

Perché il fine ultimo non è fornire notizie false, quanto nascondere il  vero corso degli eventi, questa la prima necessità dei burattinai.


In questo modo si raggiunge lo scopo, il non far saper nulla, nella gran  confusione, di ciò che realmente accade - in ogni campo - e, se anche ci  si districa e si cerca di organizzare una qualche risposta, un qualche  polo di informazione 'sana', ci si trova nell'impossibilità di agire. 


A  questo serve il controllo dei media, e della rete, ed anche delle organizzazioni, sociali e/o politiche.

Esempio sono i cosiddetti 'rossobruni', organizzazioni paranaziste  create ad hoc per occupare spazi 'a sinistra', veicolo di messaggi  'nazionalsocialisti' soft, di anti-europeismo identitario, che spesso  inquinano, infiltrano spazi ed iniziative di sincero internazionalismo  (difesa della lotta palestinese contro l'occupazione, resistenza del 
Donbass al governo golpista di Kiev ecc.), per poi nell'occasione  stravolgere manifestazioni pubbliche - vedi presenze ambigue nelle  ultime manifestazioni pro Palestina, o in rete sul sostegno ai 'ribelli'  ukraini - ottenendo mediante sovraesposizioni volute e spesso auspicate  dal potere lo scadimento in partecipazione e contenuti delle iniziative,  e non ultimo il reclutamento nel proletariato meno colto -penso al  popolo degli stadi- di soggetti utili a sostenerne il lavoro sporco.

Da qui viene la necessità di selezionare con attenzione ciò che si  pubblica. Ogni qualvolta si diffonde materiale va considerato il messaggio che porta nel suo complesso. Poco importa se in 100 righe sta  una frase che spiega perché i palestinesi abbiano sacrosanta ragione  nella loro resistenza, se poi il messaggio nel suo complesso giustifica 
il sionismo. 


Non serve una commemorazione di Allende che faccia supporre  che sia morto di cancro, senza spiegare che l'ha invece ammazzato  Kissinger, e per conto di chi. 

Il tutto molto in sintesi, ma spero di essermi spiegato.

Jure - Lista Disarmo Peacelink

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