Fateci caso. I media-linguetta, obbedienti ed ossequiosi nei confronti dei “poteri forti” che danno loro lo stipendio, e che sono classificati nella classifica mondiale al 74° posto, dopo lo Zimbawe, sono riusciti a dare, della crisi Ukraina, la versione più falsa ed accomodata che si possa immaginare.
Nessuno ha sottolineato come un presidente democraticamente (quanti orrori nel nome della democrazia!) eletto abbia dovuto rifugiarsi nell’est filo russo, sotto la sollevazione della piazza a Kiev. Un po’ come se dal Nord calassimo a Roma e obbligassimo re Giorgio Napolitano a rifugiarsi a Caserta, con il lacchè di turno (Monti, Letta, Renzi….).
Ma i media ci hanno descritto i manifestanti (al soldo di Soros, l’uomo della Goldman Sachs, la banca dei “fratelli maggiori” Rotschild) come belli buoni e bravi, mentre il presidente è stato dipinto come un losco individuo, affossatore della democrazia. Solo perché non vuole e non voleva asservire l’Ukraina alla colonizzazione del consumismo.
Poi, quando Putin si è scocciato e la Crimea (da sempre russa), è tornata fra le braccia della madre naturale, con regolare referendum, i video ed i giornaloni si sono riempiti di foto di soldati senza mostrine o segni di riconoscimento. “Sono reparti speciali russi” squittivano i media. O falsi o incapaci. O tutte e due le cose insieme. Non erano russi. Non ve ne era neppure uno, in Ukraina. Erano i poliziotti di Kiev, licenziati ed epurati per aver tentato di mantenere l’ordine legittimo, che si erano rifugiati in luoghi più civili.
Così come nessuno ha citato le taglie che alcuni satrapi filo occidentali hanno messo sulle spoglie di ogni filo russo ucciso dai filo occidentali-consumisti.
Il nuovo regime a Kiev, guarda caso retto da un “fratello maggiore”, ha armato i ragazzotti della piazza. Di fronte si troveranno i professionisti poliziotti passati dall’altra parte. Saranno massacrati o si arrenderanno come sta succedendo negli sporadici scontri che inconsciamente i ragazzotti esaltati sono andati a cercare.
L’unica speranza che ha l’Ukraina è il senso di moderazione e la pazienza di Putin. Che si sta esaurendo, sottoposto ad una attacco economico dei soliti yankee.
Anche se può sembrare strano, Putin sta difendendo l’Europa.
E, notate, Germania ed Italia hanno assunto una posizione defilata dal resto dell’impero americano. “Trattiamo” hanno detto con lungimiranza.
Fabrizio Belloni
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