La defenestrazione di Ratzinger, l’ascesa di Bergoglio alla testa della Corte Pontificia e l’installazione di Matteo Renzi al posto di Enrico Letta sono tutti indizi che ai vertici della RP si è rafforzato il partito meno ligio all’Unione Europea e al “pilota automatico” di Mario Draghi. Questo aumenterà i contrasti in seno ai gruppi imperialisti europei e tra questi e i gruppi imperialisti americani, ma per le masse popolari italiane cambiano solo le misure concrete con cui viene applicata la stessa politica di immiserimento e di rapina, di eliminazione dei diritti conquistati, di peggioramento e riduzione dei servizi pubblici, di privatizzazione dei beni e delle aziende pubbliche, di inquinamento, di devastazione del territorio e di guerra. Con le masse popolari il “partito americano” non è più benevolo del “partito europeo”: quello che dà (anzi per ora solo promette) a qualcuno, lo toglie ad altri. Se mette dieci da una parte, ne toglie quindici da un’altra e complessivamente, per l’insieme delle masse popolari, proseguono la diminuzione del reddito, la limitazione dei diritti e l’emarginazione sociale. Il “partito americano “ è il partito della moltiplicazione dei teatri di guerra e delle persecuzioni razziali come e più del “partito europeo”. Il corso reale delle cose smentisce le aspettative di chi con le buone (infilandosi nelle istituzioni, candidandosi alle elezioni europee o amministrative, supplicando) o con le cattive (protestando) conta di riuscire a far fare alla Repubblica Pontificia una politica meno ostile alle masse popolari.
Solo mobilitandosi e organizzandosi per soddisfare direttamente le proprie esigenze, solo rendendo la vita impossibile alle autorità della Repubblica Pontificia, solo con la costituzione di un proprio governo d’emergenza e facendolo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia, le masse popolari possono cambiare il corso delle cose. La sincerità dei propositi, la capacità e l’utilità dei candidati per le prossime elezioni europee e amministrative si misura da quanto già ora contribuiscono a mobilitare e organizzare le masse popolari perché costituiscano un loro governo d’emergenza.
Protestare contro le politiche antipopolari del governo Renzi-Berlusconi, dell’Unione Europea e della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti è giusto ma non basta! Bisogna passare dalla protesta alla costituzione di Organizzazioni Operaie in ogni azienda capitalista e di Organizzazioni Popolari in ogni azienda pubblica e in ogni zona!
La masse popolari organizzate possono cambiare il corso delle cose imposto dalla crisi generale del capitalismo. La soluzione non è né la crescita indiscriminata di ogni produzione né la concorrenza con gli altri paesi. Bisogna che sia il governo del nostro paese a regolare la nostra produzione e le nostre relazioni internazionali. Bisogna stabilire rapporti di scambio, collaborazione e solidarietà con tutti i paesi disposti a stabilirli con noi. Bisogna far produrre alle fabbriche e alle aziende del nostro paese quello che serve a noi e ai popoli con cui abbiamo rapporti. Bisogna sviluppare le produzioni e i servizi che ci servono effettivamente e promuovere con ogni mezzo la partecipazione di tutta la popolazione alla gestione della società e al suo patrimonio culturale, all’arte, alla ricerca, allo sport, alle attività ricreative.
Bisogna riorganizzare l’intero sistema delle relazioni sociali. Questo è il corso delle cose che il Governo di Blocco Popolare (GBP) può e deve avviare. Tutto questo è semplice, è possibile, ma per questo bisogna imporre un governo basato sulle Organizzazioni Operaie e Popolari, le istituzioni di un nuovo sistema di potere e di governo.
Bisogna creare le condizioni per costituire il Governo di Blocco Popolare e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia!
Il nuovo Partito Comunista Italiano promuove con tutte le sue forze in ogni angolo del paese le condizioni per la costituzione del GBP: moltiplicare il numero delle OO e OP, coordinarle tra loro, orientarle tutte verso l’obiettivo comune della disobbedienza alle autorità della RP fino a far ingoiare ai suoi vertici la costituzione del GBP.
Il programma del GBP è riassunto nelle Sei Misure Generali:
- Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa).
- Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi.
- Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per partecipare alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato).
- Eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti.
- Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione.
- Stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione o scambio con tutti i paesi disposti a stabilirle con noi.
Gli esponenti più generosi e lungimiranti delle masse popolari devono arruolarsi nel Partito Comunista, costituire ovunque nella clandestinità Comitati di Partito e partecipare alla scuola di comunismo che il Partito promuove.
Nuovo Partito Comunista Italiano
Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/ corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/ corrisp/risp03.html].
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