Se
avete lo stomaco forte, e se non avete cose serie da fare, leggetevi
i giornali di questi giorni, ascoltate le televisioni nei loro
notiziari. Ci sono due reazioni nelle persone normali. La prima è
una forma di stanca abulia, di scoraggiamento diffuso, di nausea
fisica che pervade e fa abbandonare la lettura o la visione. Non
cambia nulla, è sempre la solita storia, non c’è speranza……
Sono i pensieri dell’incauto cittadino che cerca di seguire le
faccende politico-economico-sociali di questo squinternato Stivale.
In
effetti si accendono, di tanto in tanto, dei fuochi di speranza, vi
sono dei balenii di interesse, sprazzi di sorrisi nell’illusione
della novità che si affaccia finalmente alla ribalta.
Ma
poi tutto si colora di polvere, si ingrigisce, ripone le insegne
della carica tumultuosa, e si allinea al solito rapporto stoicamente
sopportato: sfruttatori politici acidi, avidi, indifferenti ed
incapaci da una parte, popolo bue, pecore da tosare vigliaccamente
consenzienti dall’altra.
Di
meteore ne sono passate tante: hanno avuto il loro momento di gloria
pseudo rivoluzionaria e sono finiti nel sottoscala della Storia
italica. L’elenco è lungo: Giannini, l’Uomo qualunque; Nichelini
ed Almirante, i neo fascisti; Pannella e Bonino, con i loro
referendum; Segni (qualcuno lo ricorda?); di Pietro e la fasulla
stagione di mani pulite, che fu una lotta a coltello gestita dai
“poteri forti”; lo stesso Craxi, che ad un certo punto, dopo
Sigonella, capì che non la avrebbe fatta franca e che gliela
avrebbero fatta pagare; Bossi e la sua secessione svenduta per un
piatto di lenticchie; Grillo e la accozzaglia di improvvisati piccoli
Masaniello che credono di poter raddrizzare le gambe dei cani; ……
ora abbiamo il democristiano Renzi, che ha sbagliato palcoscenico:
starebbe meglio a Zelig.
Tremila
anni di civiltà hanno impresso nel DNA degli Italiani scetticismo e
cinismo: si sono abituati a tutto, al contrario di tutto e tutto
hanno metabolizzato. Non si scandalizzano più, e questo è grave,
gravissimo. Non si incazzano più, e questo è anche peggio. Parlano
male della Casta, ma al bar, con le patatine dell’aperitivo. E
quelli che cercano di organizzarsi e protestare cominciano bene,
durano poco e finiscono male, nel dimenticatoio.
Il
sistema si è consolidato ed è “perfetto”: nessuno è
responsabile, se la Magistratura arresta uno dei tanti (tutti?)
parassiti che derubano, la reazione è “eccone un altro”,
rassegnato commento; il diritto civile del cittadino cozza contro un
muro di gomma che non dà risposte e soprattutto nega il diritto al
singolo…..
Tutto
questo ha portato ad una voluta e pianificata assuefazione al
servilismo, all’accettazione della conduzione di suddito messo a
tributo. Esattamente quello che i “poteri forti” avevano
progettato per l’Italia. In sintesi: che la classe politica
parassita faccia quello che vuole, derubi e grassaggi nel modo che
crede, purché obbedisca al piano mondialista e globalizzante. Popolo
cinesizzato a stipendi di affamata sopravvivenza, senza prospettive
né futuro. Tubi digerenti nei limiti voluti. Amen.
(Continuerebbe...)
Fabrizio Belloni
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