Gli scienziati sono particolarmente preoccupati per il rapido depauperamento del campo magnetico della Terra. Nel lontano passato ciò è accaduto più volte, ma in un modo graduale, tale da riavviare subito dopo la ricomposizione del campo geomagnetico. Sintomi di questo depauperamento sono stati notati dagli scienziati anche negli strati inferiori dell'atmosfera bombardati da raggi gamma provenienti dallo spazio e non più bloccati dalla Esosfera, dalla Stratosfera e soprattutto dalla fascia di ozono (30/ 25 Km di altezza). Questa rapida diminuzione delle difese intorno alla Terra sono in parte attribuite alle anomalie del Sole che si riscontrano da qualche anno (prima una fase di quiescenza esagerata ed ora una ripresa violenta delle tempeste solari).
Comunque stiano le cose ci siamo chiesti se ciò può comportare rischi per la vita sulla Terra e per questo ci siamo rivolti ai fisici dell'atmosfera
Ma che cosa accadrebbe se il campo magnetico scomparisse completamente?
" Nel corso dei miliardi di anni di evoluzione del nostro pianeta, il campo magnetico è diminuito di intensità molte centinaia di volte, per poi riacquistare vigore successivamente. Sono cambiamenti che si verificano in centinaia di migliaia di anni, molto lenti, graduali, spesso con delle oscillazioni su scala temporale minore. Tuttavia non ci sono tracce di estinzioni di massa causate da questo fenomeno: il campo magnetico è stato nullo o molto minore di oggi per un periodo di tempo fortunatamente troppo breve perché la sua assenza potesse produrre conseguenze perniciose.
Il campo magnetico terrestre, infatti, svolge un ruolo fondamentale per il mantenimento di condizioni ambientali favorevoli alla vita sul nostro pianeta. Grazie al campo magnetico, sia i raggi cosmici, cioè quelle particelle cariche di alta energia che piovono sulla Terra dallo spazio profondo, sia il vento solare, cioè quelle particelle cariche che provengono dalla corona solare, sono in gran parte deviate o rallentate prima di raggiungere gli strati atmosferici.
Se questo non accadesse, i raggi cosmici e il vento solare depositerebbero grandi quantità di energia in atmosfera attraverso gli urti con il gas. Questo causerebbe un riscaldamento atmosferico, che avrebbe come conseguenza la perdita dell’atmosfera stessa per evaporazione. Incidentalmente, questa è proprio una delle ipotesi per spiegare l’assenza di atmosfera su Marte, che è privo, appunto, anche di campo magnetico.
Fra l’altro un’atmosfera molto più rarefatta di quella attuale non sarebbe più in grado di assorbire la radiazione solare di alta energie né gran parte delle particelle di alta energia che costituiscono i raggi cosmici stessi: la superficie della Terra sarebbe raggiunta da dosi di radiazione ionizzante sufficienti per sterilizzarla.
Tuttavia, il fatto che il campo magnetico si stia riducendo non significa affatto che scomparirà per sempre. È vero, invece, che il campo magnetico terrestre ci ha abituato a variazione e oscillazioni di intensità e di direzione su diverse scale temporali. Ben sappiamo che le bussole dei navigatori del ‘700 oggi non sono affidabili: il polo sud magnetico ha vagabondato per 1100 km dall’800 a oggi."
(Fonte A.K.)
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