Sono preoccupato. Non per la creazione connivente ed inciucica del nuovo (?) governo. Né della scelta dell'"ALTA" personalità che salirà al Colle: sarà comunque uno/a di loro.
Quello che mi preoccupa è la visione dei volti distesi e compiaciuti della banda B - B. |Per me hanno trovato l'accordo sul come spartirsi le briciole. Le briciole dell'Italia.
Fingevano di litigare sul come fare lo scempio. Ora hanno capito che il tempo è scaduto.
L'ordine che viene perentorio d'oltre Mediterraneo e d'oltre Atlantico è chiaro: svendere quanto resta appetibile della nostra "Faterland", della nostra Terra dei Padri, della nostra Italia.
"Poi spartitevi pure le briciole".
Le facce distese di B e B, la ritrovata arroganza e supponenza, le viscide, squallide, false, torbide parole d'ordine sbandierate dai media stanno a dimostrare che le due bande sono arrivate all'accordo: aggredimus aggerem, finalmente!
Di contro aumentano i suicidi: dopo i tre delle Marche, quattro ieri a Treviso. Silenzio mediatico.
Come silenzio sul Monte Paschi: non disturbare il manovratore.
Un mese fa avevo preannunciato una eventuale non imprevista rinascita della stagione delle bombe. Puntuale la prima alla Stampa di Torino.
E la Confindustria si spinge a dichiarare timori di violenza: 40 imprese al giorno chiudono.
Non si vedono figure che possano asfaltare la casta. I migliori
Corpi delle Forze Armatesono state mandate all'estero, guarda caso. Rimangono solo Carabinieri ed Alpini.
Cosa fare?
Subito: uscire dall'Euro (ed anche dall'Unione Europea, nel caso). Tornare alla Lira. Per noi sarebbe un vantaggio. Per l'Euro il terrore è che ne esca la Germania, cosa assai probabile.
Riappropriarsi della proprietà della Banca d'Italia: che torni pubblica, dello Stato.
Congelare il Parlamento: inutile, pletorico, costoso, dannoso, scandaloso, lazzarone, foglia di fico, corrotto e corruttore.
Governo d'emergenza con un perno solo (se sono due, la ruota grippa).
Riduzione drastica delle tasse: e non scopro nulla di nuovo.
Cacciare Goldman Sachs e simili, come indesiderate, criminali, associazioni a delinquere.
Ponti d'oro, tappeto rosso a chi crea lavoro. Che deve essere difeso da politici, mafiosi, extra comunitari, ladroni e puttane (parlo di puttane pubbliche, assai peggiori della libera iniziativa privata).
Via la burocrazia. Autocerificazione come regola (vedansi altri Paesi d'Europa).
Cominciare così vorrebbe dire ripartire in dodici/diciotto mesi con i tamburi che rullano ed i cannoni economici che tuonano.
Non lo faranno: i padroni, i poteri forti non lo permettono.
A meno che.......
Fabrizio Belloni
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Nonostante le
evidenze e la confessione del senatore della lega Garavaglia su come sia salito
il governo Mario Monti, quasi imposto dai commissari della BCE, molti italiani
non solo non hanno compreso l'operazione gravissima sotto il profilo
democratico, pari a un colpo di stato, ma sono pure riusciti a votarlo e farlo
rieleggere. L'articolo 90 della costituzione purtroppo esenta il presidente
della repubblica da responsabilità nel suo operato, quindi di fatto si esercita
una sorta di infallibilità papale che gli permette di fare delle cose che oltre
ad essere contro la democrazia, che sarebbe il minimo, favoriscono il pensiero
unico del neoliberismo facendo inginocchiare un intero stato ai voleri dell'alta
finanza che rimane soggiogata dal ricatto degli spread e dei mercati. Le
elezioni hanno restituito uno stallo che ha praticamente messo tre forse
politiche in una quasi parità che non ha prodotto la nascita di nessun governo.
Tutto ciò ha messo in difficoltà il presidente Napolitano, nell'assegnare
l'incarico definitivo, forse non si aspettava che il M5S uscisse con questa tale
forza. Ma in qualche modo, forse, questo stallo che ha prodotto una fase di non
governabilità, ha fatto comodo al prolungamento del governo Monti (suo diretto
incaricato) affinché portasse a compimento le scelte neoliberiste suicide
operate prima delle elezioni. Naturalmente se non c'è una maggioranza si deve
andare ad elezioni, ma la scelta del Presidente in scadenza si è rivolta a
"dieci saggi", (come si prende questo titolo?) che dovrebbero essere dei
facilitatori, non si comprende per cosa? , ma per lo meno dovrebbero portare il
parlamento alla elezione del nuovo presidente e si auspica anche una nuova legge
elettorale. Certamente tutto questo teatrino è una perdita di tempo e ricchezza
rubata e bruciata, mentre si suicidano ogni giorno imprenditori sotto una
finanza usuraia lasciata operare e legalizzata da una classe politica che ha
perso ogni senso di sovranità e dignità.
In Svizzera sono
cominciati a comparire dei movimenti e dei manifesti contro gli immigrati
sopratutti nel Canton Ticino che è il sud della Svizzera e che è la parte che
confina con l'Italia la quale subisce il più alto tasso di lavoratori pendolari
transfrontalieri. Si noti che quando la crisi morde, il popolo anziché capire le
cause e le origini che l'hanno generata, spesso comincia a fare la guerra con
se stesso, una guerra tra poveri. Questo movimento anti immigrati lamenta che
gli italiani fanno lavori ad un salario più basso di quello che invece sarebbe
corrisposto se fosse uno svizzero a farlo. Una situazione che si ripete ogni
volta che ci sono a confine due nazioni con modelli economici e sociali diversi,
ma è una storia che conosciamo bene anche in Italia con l'invasione straniera
che subbiamo giornalmente dagli immigrati extraeuropei ed europei. La Svizzera
ha un costo della vita decisamente più alto dell'Italia, e parliamo di un
confronto con il del nord ricco dell'Italia, eppure molti italiani tutti i
giorni vanno a lavorare in svizzera e poi tornano in Italia a dove spendono
meno. Chi ci guadagno in tutto questo ? Alla mente viene subito la lotta operaia
contro il padrone che pensa solo al maggior profitto. La Svizzera pur avendo una
economia completamente diversa non è immune dal pensiero unico imperante del
neoliberismo che prevede il maggior profitto a prescindere, di conseguenza se un
imprenditore può aumentare il suo margine abbassando il costo della manodopera
lo farà sempre. C'è un impianto ideologico sulla economia globale che prevede
competizione, profitto, ed interessi e tutto ciò non fa altro che generare tante
frontiere di sud e nord che scaturiscono da invitabili protezionismi che sono
assolutamente giustificati in queste condizioni di mare mosso economico. La
vera linea di demarcazione tra sud e nord purtroppo è solo nella nostra testa,
li è il solo luogo geografico dove comincia ogni sud ed ogni nord.
Si susseguono i
suicidi per la crisi imperante, il rischio è che cominciamo a farci l'abitudine
un po' come la fame nel mondo, si, sappiamo che c'è ma alla fine poiché accade
lontano da me e non mi coinvolge direttamente, salvo un minuto di indignazione,
tutto torna come prima. Lo stato è complice se non addirittura il colpevole per
molte ragioni, in quanto le scelte economiche operate sempre e solo in una
direzione, ossia quella del rispetto dei mercati, ha determinato di fatto una
cessione di sovranità insopportabile verso una Europa fatta da multinazionali e
banche che nulla hanno a che vedere con l'autodeterminazione dei popoli. Ancora
ricordiamo non poco tempo fa da Monti e da Napolitano l'auspicio a cedere
ancora quote di sovranità per il progetto europeo, ma questo progetto ad oggi
sta per avere effetti disastrosi, altro che Nobel per la pace per non avere
avuto più conflitti interni tra nazioni europee. Oggi se non mutano le scelte si
andrà verso il conflitto civile e sociale. Se l'Europa non cambia la sua
strategia di appoggiare gli usurai intenzionali, i sudici non potranno che
aumentare. I fallimenti delle imprese sono suicidi economici. In Europa non
esiste una vera unità politica, ed il parlamento europeo è quasi una farsa,
tutto viene deciso in seno alla commissione fatta da nominati dalle plutocrazie.
Per il cittadino europeo questa Europa fatta quasi esclusivamente per imporre il
dominio dell'euromoneta come euro truffa, ormai è solo un cappio al collo che si
strige sempre di più ed è un cappio anche per i cittadini ed imprenditori che
decidono di emigrare a miglior vita a causa della scientifica e voluta stretta
monetaria. Il suicidio diventa l'ultima scelta di libertà in uno stato che
permette una politica che difende solo i banchieri a scapito dei cittadini.
Ha fatto scalpore
la lettura della costituzione nelle due camere parlamentari da parte del
movimento cinque stelle, certamente in un momento in cui tutta la politica, e
con essa tutti gli apparati statali sono stati trasformati da anni di leggi
neoliberiste, ritornare ad una costituzione, che per quanto partigiana ha uno
stampo nazional-sociale, diventa duro e al limite del paradossale leggerla. I
parlamentari di professione, quelli a cui la stessa costituzione gli da
l'immunità, hanno perfino deriso questo evento, della serie, "non accettiamo
lezioni di costituzionalità da un movimento fatto da un comico". Gli stessi, che
per intenderci, l'hanno tolta dagli insegnamenti scolastici. In uno stato in cui
oltre 40 anni di politiche neoliberiste, che prevedono una dissoluzione lenta,
graduale ed inesorabile di ogni forma di presenza dello stato e con esso anche
ogni sovranità, diventa difficile ritornare alla fonte prima del diritto di una
nazione quale è la carta costituzionale, al punto che fare la cosa più naturale
e giusta che un parlamento dovrebbe fare ossia legiferare tenendo presente
sempre i principi costituzionali in mente per essere coerenti, diventa una cosa
rivoluzionaria e ridicola. Quante volte gli inviati delle iene, hanno colto in
fallo senatori e deputati che non sapevano nemmeno, quanti articoli ha la
costituzione? Ora quella stessa classe politica non vuole lezioni sulla
costituzione? La stessa corte costituzionale dovrebbe leggerla prima di
valutare le leggi che esamina per "anticostituzionalità". Ci sarebbe da demolire
una enorme parte dell'architettura giurisprudenziale anticostituzionale e
ricominciare tutto da capo. La stessa costituzione ha la necessità di un
aggiornamento, ma non come è stato fatto dal governo Monti frutto di un Colpo di
stato e come vorrebbero i neoliberisti con il "fiscal compact" messo in
costituzione, ma esattamente nell'opposta direzione, ossia nessuno stato si deve
indebitare con una banca privata, con l'aggiunta che tale articolo non può
essere oggetto di revisione.
Giuseppe Turrisi
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