Care amiche, cari amici,
alla
vigilia della tornata elettorale per rinnovare il consiglio comunale di Viterbo,
dopo aver a lungo riflettuto, ho deciso di entrare a fare parte della
lista civica di “Insieme per il Territorio con Bonatesta” guidata dal
senatore omonimo.
La lista
alla quale ho aderito non è di destra, di centro e neanche di
sinistra, è alternativa. Infatti, tra i miei colleghi di lista c’è
gente che ha una cultura politica di sinistra, altri che vedevano con
simpatia i Grillini e altri che hanno votato a destra. Ci
siamo messi insieme perché per risollevare Viterbo, non serve un
partito ma solo persone di buona volontà che amino questa città.
Devo riconoscere che non è stato semplice prendere questa decisione,
ma la mia esperienza nel settore termale viterbese e la necessità
che ha Viterbo di vedere decollare il termalismo, sono stati
determinanti e mi hanno convinto.
In qualità di presidente
dell’Associazione “Il Bullicame” ho studiato per anni i
problemi legati al nostro settore termale e ho acquisito una
competenza unica a Viterbo.
Ora più che mai Viterbo ha bisogno di
uomini che si prendano a cuore le sorti di questo territorio. Avendo
scritto otto libri sulla storia di Viterbo, mi sono innamorato di
tutti i monumenti. L’incuria in cui giacciono le nostre fontane e
la sporcizia che regna sovrana nella città, mi hanno fatto capire
che non posso abbandonare le bellezze di Viterbo in mano a persone
che non conoscono la nostra meravigliosa storia, e molto spesso non
sanno neanche come si chiama un monumento.
Viterbo oggi è in
ginocchio e per rimettersi in piedi ha bisogno soprattutto di persone
che la amino e la rispettino.
Il bacino termale del Bullicame, che
ho avuto modo di battezzare “Il Tesoro dei Viterbesi” e lo
sviluppo del termalismo saranno il mio cavallo di battaglia.
Mia
nonna, Giuseppa Naticchioni, era una delle socie lavoratrici della
Cooperativa Terme, che iniziò a lavorare a Viterbo negli anni del
primo dopoguerra (1955). La nonna Peppa aveva la responsabilità del
settore fanghi che vantava due reparti, (prima classe e seconda
classe). E’ a lei che devo l’amore che nutro per il Bullicame,
perché m’insegnò pazientemente tutti i pregi terapeutici di
questa sorgente.
Dunque m’impegnerò per la Viterbo Termale e per
la Viterbo monumentale. Lavorerò senza sosta per vedere fiorire
tanti punti di accoglienza termale. Dobbiamo riuscire a creare una
moltitudine di nuove offerte: dalle Terme Free Time alle vasche del
Bacucco, passando per l’albergo termale ex Oasi Hotel e dallo
stabilimento ex Terme Inps. Viterbo Terme (sarà questo il nuovo nome
di Viterbo) dovrà potere rispondere a qualunque richiesta di relax
termale, dalla più costosa alla più economica, oltre alle vasche
libere e gratuite.
Poi c’è la Viterbo monumentale legata al flusso
turistico.
I turisti dovranno trovare una città pulita e
accogliente. La prima accoglienza saranno i bagni pubblici che oggi o
sono chiusi, come quelli del sacrario, o sono inguardabili come
accade a Piazza della Rocca. Dovremo inserire Viterbo nei circuiti
delle agenzie di viaggio più importanti, dovremo diventare un
richiamo irresistibile, perché abbiamo la materia prima per farlo:
un insieme di monumenti e di posti da visitare, degni di una grande
capitale del turismo. Questo il mio impegno primario.
Il mio amore per Viterbo è documentato da otto
libri che ho scritto in 11 anni. Tutti che riguardano Viterbo, la sua
storia, le sue tradizioni. Di più non aggiungo.
Giovanni
Faperdue
.........................
A titolo personale, avendo conosciuto ed apprezzato l'opera di Giovanni Faperdue, non posso far altro che auguragli di riuscire nel compito importante che si è assunto.
(Paolo D'Arpini)
Qui potete leggere alcuni articoli ed interventi di Giovanni Faperdue: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/search?q=giovanni+faperdue
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