Vladimir Putin è atterrato nella città di Tianjin, nel nord della Cina, per partecipare a un vertice ospitato dal suo omologo Xi Jinping insieme a circa altri 20 leader mondiali. Il vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco) si tiene nella città portuale fino a lunedì, primo settembre 2025. Il 3 settembre ci sarà una grande parata militare su piazza Tienanmen a Pechino per celebrare gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Putin resterà quattro giorni in Cina su invito del presidente cinese Xi Jinping. Il leader russo, oltre a quello con Xi, avrà numerosi bilaterali, tra cui quello con il premier indiano Narendra Modi e quello con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Mentre è in corso di definizione un faccia a faccia a Pechino con il leader nordcoreano Kim Jong-un.
Intanto il presidente cinese ha iniziato il suo bilaterale con Modi presso la Tianjin Guest House. E' quanto riferisce il network statale Cctv. Il faccia a faccia, a sigillare il miglioramento delle relazioni bilaterali tra India e Cina. "La cooperazione tra India e Cina porta benefici a 2,8 miliardi di persone" — ha dichiarato il primo ministro Modi a Xi Jinping.
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
Dopo il vertice, Putin resterà in Cina per altri due giorni. Mercoledì sarà a Pechino per la parata in occasione dell'80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale e "della vittoria del popolo cinese nella guerra di resistenza contro l'aggressione giapponese e della vittoria nella guerra mondiale antifascista".
Le relazioni tra Cina e Russia sono al "miglior livello della storia", ha dichiarato il canale televisivo statale cinese CCTV in un servizio sull'arrivo del Presidente russo.
Il leader della RPC ha sottolineato la necessità di sostenere il multilateralismo, un mondo multipolare e la democrazia nelle istituzioni internazionali: «Dobbiamo lavorare insieme per la pace e la prosperità in Asia e in tutto il mondo».
Modi, a sua volta, ha evidenziato l'impegno dell'India a sviluppare le relazioni con la Cina basate sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Durante i colloqui è stato anche annunciato il ripristino dei voli diretti tra i due paesi. Il primo ministro indiano ha sottolineato che sull'atmosfera di «pace e stabilità» al confine dell'Himalaya, dove ancora nel 2020 si è verificato uno scontro militare che ha congelato la maggior parte delle aree di cooperazione tra RPC e India.
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