Cominciamo finalmente ad avere chiaro il reale scopo
delle conclamate visite nel 2015 delle delegazioni cinesi a Viterbo. A quanto
pare il fine ultimo era quello da parte dei nostri amministratori, di
apprendere sofisticate tecniche di martirio come la fantastica tortura della
goccia cinese, con l’obiettivo di scatenare nel cittadino viterbese un graduale
susseguirsi di malesseri che partendo dalla labirintite acuta avrebbero
culminato poi con la perdita totale del senno.
La storia della goccia cinese è
più fantastica che reale, ma le schizofreniche pantomime che la giunta
viterbese in questi 2 anni e mezzo ci ha inflitto con i suoi rimpasti, i suoi
malumori, le sue scissioni, i suoi rocamboleschi cambi di casacca, i suoi
crucci, i suoi vezzi, i suoi lazzi, i suoi dispettucci e soprattutto con la sua
evidente inadeguatezza alla gestione della cosa pubblica, a cosa servivano se
non a logorarci i … nervi?
Si auspicava che dopo le feste, a pancia piena, gli
umori della maggioranza fossero migliorati, magari rabboniti o rinvigoriti
dalla bontà dei maccheroni con le noci e dei pangialli, invece la situazione è
peggiorata ed ha portato allo stallo completo dell’attività amministrativa
comunale con consequenziale ennesimo danno inflitto alla cittadinanza tutta. A
tal proposito giusto per conferma, se mai ce ne fosse bisogno, gli ultimi eventi
verificatisi nella riunione dei capigruppo del 14 Gennaio 2016, dove non si è
neppure riusciti a mantenere il numero legale per fissare le date per i prossimi
consigli comunali a cui sono seguite le dimissioni del presidente della prima
commissione Mongiardo, di quello della quarta commissione Troili, e, dulcis in fundo, la letterina di
sfiducia post natalizia, inutile, del capogruppo PD Serra al sindaco.
E dire
che noi del M5S da mesi segnalavamo al sindaco ed alla maggioranza che le loro
scaramucce stavano arrecando un danno concreto alla città accumulando ritardi
notevoli nell’affrontare temi urgenti per tutta la comunità; addirittura a
Novembre si discusse anche la mozione di sfiducia al sindaco (di cui fummo
promotori) firmata da tutta l’opposizione e che altro non era che un’opportunità
di mettere un punto a questa nefasta esperienza politica.
Assistemmo invece in
quell’occasione alle dichiarazioni di voto più incredibili da parte della
maggioranza, che forse Italo Calvino avrebbe riassunto così: “Finirono in vaghi discorsi caritatevoli
disapprovando ogni violenza ed ogni eccesso. Tutti d’accordo, ma l’insieme fu
un po’ freddo” (Il Visconte dimezzato).
Intanto però i disservizi ed i
ritardi amministrativi si accumulavano e la goccia d’acqua cinese continuava a
scavare sulla fronte di tutti noi cittadini corrodendo profondamente la nostra
pazienza e la nostra dignità. Dal nostro punto di vista riteniamo
immotivatamente irriguardoso nei confronti di tutti i viterbesi questo modo di
amministrare la cosa pubblica e crediamo che la condotta degli amministratori
attuali sia irresponsabile ed inconcludente.
Per questo nella certezza che il
bene della città e dei cittadini viene prima di tutte le impietose baruffe e le
incomprensibili dinamiche partitocratiche, ci rivolgiamo ancora una volta al
sindaco Michelini chiedendogli l’atto più logico, quello di fare un passo
indietro e di chiudere questa parentesi politica, per ridare dignità alla città.
Sindaco, per l’amore che dice di avere per Viterbo, si faccia da parte.
Movimento 5 stelle Viterbo
grilliviterbesi@gmail.com
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